Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.
La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.
Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.
Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo
Ordine d’arrivo
Pos. | Pilota | Team | Tempo |
1. | VETTEL | RED BULL RENAULT | 1h37:39.832 |
2. | BUTTON | McLAREN MERCEDES | +3.261 |
3. | HEIDFELD | RENAULT | +25.075 |
4. | WEBBER | RED BULL RENAULT | +26.384 |
5. | MASSA | FERRARI | +36.958 |
6. | ALONSO | FERRARI | +37.248 |
7. | HAMILTON | McLAREN MERCEDES | +49.957 |
8. | KOBAYASHI | SAUBER FERRARI | +1:06.439 |
9. | SCHUMACHER | MERCEDES | +1:24.896 |
10. | DI RESTA | FORCE INDIA MERCEDES | +1:31.563 |
11. | SUTIL | FORCE INDIA MERCEDES | +1:41.379 |
12. | ROSBERG | MERCEDES | +1 GIRO |
13. | BUEMI |
TORO ROSSO FERRARI | +1 GIRO |
14. | ALGUERSUARI |
TORO ROSSO FERRARI | +1 GIRO |
15. | KOVALAINEN |
LOTUS RENAULT | +1 GIRI |
16. | GLOCK | VIRGIN COSWORTH | +2 GIRI |
17. | PETROV |
RENAULT | RIT |
18. | LIUZZI |
HISPANIA COSWORTH | RIT |
19. | D’AMBROSIO |
VIRGIN COSWORTH | RIT |
20. | TRULLI |
LOTUS RENAULT | RIT |
21. | PEREZ |
SAUBER FERRARI | RIT |
22. | BARRICHELLO |
WILLIAMS COSWORTH | RIT |
23. | KARTHIKEYAN |
HISPANIA COSWORTH | RIT |
24. | MALDONADO |
WILLIAMS COSWORTH | RIT |