Fernando Alonso vince un emozionante Gran Premio d’Europa, teatro dell’ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Lo spagnolo, autore di una grande gara che resterà nella storia del circus come lui stesso ha dichiarato: “la mia più bella vittoria di sempre”, conquista il suo secondo successo stagionale, unico ad esserci riuscito dall’inizio del campionato, proprio davanti al pubblico di casa, fondamentale nell’appoggio al connazionale che, aggiudicandosi 25 punti importantissimi dopo il mezzo disastro della gara di Montreal nel GP del Canada, lo riportano nuovamente solitario in vetta alla classifica del Mondiale.
Sul circuito di Valencia, a differenza delle altre edizioni piuttosto monotone, lo spettacolo questa volta non è mancato. Il pilota della Ferrari infatti, partito 11esimo dopo le deludenti qualifiche del sabato, si è esibito in una rimonta strepitosa recuperando già diverse posizioni alla partenza avvicinandosi alle posizioni di testa a suon di sorpassi. Lo show del ferrarista è partito dopo il primo pit-stop, periodo di gara in cui tutti i piloti che gli stavano davanti non sono riusciti a frenare l’inerzia dell’idolo di casa che per vincere, oltre alla sua bravura, si è dovuto appellare tantissimo anche alla fortuna che ha messo fuori gioco i suoi diretti concorrenti per la lotta al titolo mondiale.
E’ il caso di Sebastian Vettel, fuori al 34esimo giro mentre si trovava meritatamente in prima posizione dall’inizio della gara, per essere stato appiedato di colpo dalla sua Red Bull dopo l’entrata in pista della safety-car per il contatto che ha coinvolto il pilota della Toro Rosso Jean-Eric Vergne e quello della Catheram di Heikki Kovalainen. Eppure la gara del campione tedesco aveva preso le forme di una passeggiata dopo soli pochi giri dall’inizio del GP, aiutato inaspettatamente dal diretto rivale Hamilton, secondo ma in crisi con le gomme morbide, che faticava a tenere il suo passo, veramente indiavolato. Ma la domenica del pilota della Red Bull è stata a dir poco sfortunata e la rottura della sua RB8 lo ha lasciato con l’amaro in bocca.
E la stessa sorte è toccata a Lewis Hamilton che prima, ancora una volta, ha dovuto accusarsi i problemi dei suoi meccanici al pit-stop che hanno faticato a fissare la ruota anteriore sinistra facendogli perdere come al solito molti secondi ma soprattutto la terza posizione a vantaggio di Alonso. Poi, un pò come capitato allo spagnolo nel GP del Canada, i problemi di gomme lo hanno costretto a cedere, dopo una strenua lotta, la posizione in favore di Kimi Raikkonen, e successivamente il contatto con Pastor Maldonando lo ha messo definitivamente fuori gioco, anche se la manovra del venezuelano è apparsa un pò azzardata visto che comunque il sorpasso sull’inglese sarebbe avvenuto sicuramente poche curve più tardi. Due zeri in classifica che pesano tantissimo nell’economia del Mondiale.
Ma la sfortuna colpisce anche Romain Grosjean, in una gara in cui due ritiri per motivi tecnici da parte delle vetture di testa non si vedevano da tantissimo tempo. Il francese dopo essere stato superato magistralmente da Alonso dopo la ripartenza è riuscito comunque a restargli negli scarichi assaporando la possibilità di un sorpasso che poteva regalargi la prima vittoria in carriera. E invece la sua Lotus E20 cede di colpo per un problema all’alternatore vanificando la sua bella gara che molto probabilmente sarebbe culminata con il suo terzo podio stagionale e un altro risultato positivo.
Per cui dietro ad Alonso chiude in seconda posizione l’altra Lotus di Kimi Raikkonen, che comunque ha meritato pienamente il risultato ottenuto, mentre in terza posizione, a completare un podio composto da tre campioni del mondo, ritroviamo il sorriso di Michael Schumacher, che ritorna a festeggiare nella cerimonia post-gara per la prima volta dal suo rientro in Formula 1. Dopo tanti ritiri e altrettanta sfortuna per il kaiser oggi le cose hanno finalmente girato per il meglio consentendogli di ottenere la seconda gioia personale dopo la pole position conquistata sempre sul circuito cittadino, quello più prestigioso di Montecarlo, dimostrando in questa stagione di gareggiare ai livelli che gli competono.
Ai piedi del podio invece Mark Webber, anche lui autore di una grande rimonta dopo essersi qualificato 19esimo nelle qualifiche. L’australiano non ha brillato, nè tantomeno ha avuto spunti degni della sua fama ma lavorando nell’ombra è riuscito comunque a risalire sfruttando anche le disgrazie degli altri piloti e conquistare punti importantissimi per la classifica del mondiale che ora lo vede secondo e diretto inseguitore di Fernando Alonso a 20 punti di distacco.
Ottimo risultato anche per le due Force India di Noco Hulkenberg e Paul di Resta, che chiudono rispettivamente in quinta e settima posizione divisi soltanto dall’altra Mercedes di Nico Rosberg. Ennesima gara incolore per l’altra McLaren di Jenson Button che sta trovando più difficoltà del previsto a trovare il feeling con una MP4-27 che sembra essere più “cucita” addosso al suo compagno di squadra Hamilton, davanti alla Sauber di Sergio Perez e alla Williams di Pastor Maldonando che nonostante l’incidente con l’anglo-caraibico è riuscito a chiudere in decima posizione nella top-ten. Il venezuelano sarà ascoltato dai commissari a fine gara che prenderanno decisioni in merito all’incidente in questione, quindi la classifica potrebbe subire ancora dei mutamenti.
Infine Felipe Massa che dopo essere partito a razzo ha chiuso in 16esima posizione a causa dell’incidente al 33esimo giro con Kamui Kobayashi che lo ha costretto a completare tutto un giro con una gomma forata per rientrare ai box e cambiarla. Il giapponese è invece stato punito dalla Commissione di gara ma ha chiuso lo stesso la sua gara anzitempo per un ritiro.