F1, le pagelle del GP di Corea. Vettel da 10 (vittorie) e lode

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Sebastian Vettel | © Clive Mason

Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Corea 2011 Vettel 10 e lode: il massimo dei voti per aver condotto una gara autorevole e perfetta dall’inizio alla fine. Brucia Hamilton in partenza e come se non bastasse, nonostante sia diventato da poco campione del mondo e non debba dimostrare nulla a nessuno, si concede il lusso di strappare proprio all’inglese il giro più veloce in gara abbassandolo di quasi un secondo. Nulla di strano se non fosse che ciò avviene nell’ultimo giro di Gran Premio con dodici secondi di vantaggio sull’anglocaraibico che solo una tornata prima aveva fatto registrare la migliore prestazione. Ciliegina sulla torta regala il titolo costruttori al team e raggiunge a quota 20 vittorie un altro bicambione del mondo che risponde al nome di Mika Hakkinen. Se qualcuno ha ancora qualche dubbio sulla sua reale forza è pregato di ricredersi.

Sebastian Vettel | © Clive Mason
Hamilton 9: ringraziamo Iddio che ci ha permesso di poter ammirare un talento puro come “Luigino”, che se in giornata dimostra di avere pochi rivali. Innanzitutto interrompe lo strapotere di pole consecutive del binomio Vettel-Red Bull in qualifica con un giro straordinario, e se è vero che in gara resta un pò sorpreso dall’attacco nelle prime tornate di Vettel, è anche vero che oppone una strenua resistenza a Webber per oltre 20 giri. A tratti spettacolare il duello con i due ruota a ruota per diverse curve dopo la seconda sosta ai box, e con il sorpasso e controsorpasso a pochi giri dal termine che ha poi congelato le posizioni. Un buon risultato che gli ridà morale dopo le opache prestazioni delle ultime uscite. Webber 7: è un sette stiracchiato quello dell’australiano perchè nonostante l’evidente superiorità della Red Bull non riesce ad avere la meglio su Hamilton. Non riesce a regalare la doppietta alla Red Bull nel giorno del trionfo della squadra ma sale sul gradino più basso del podio regalando punti (ormai non tanto importanti) al team. Button 5.5: più spento rispetto alle ultime uscite, compie due passi indietro rispetto alla gara di Suzuka. Poco veloce in una gara in cui non ha regalato spunti. Soltanto nel finale cerca una reazione, senza troppa convinzione, provando ad avvicinarsi alla coppia Hamilton-Webber che sta infiammando la gara, ma senza successo. Alonso 7.5: meno brillante del solito, questa volta rimane dietro per troppo tempo anche al compagno Massa, superato solo al secondo e ultimo pit-stop. Ha uno scatto d’orgoglio nel finale riuscendo a rimontare su Button a suon di giri veloci, ma quando il ritardo accumulato era troppo pesante per essere annullato. Allo spagnolo serve più appoggio dalla squadra per poter conquistare almeno il premio di consolazione, arrivare secondo nel mondiale riconfermandosi vice-campione. Massa 6: per la seconda volta consecutiva si qualifica davanti ad Alonso, rispetto alle precedenti gare oppone più resistenza, ma alla fine non cambia e al buon Felipe tocca sempre l’ultima piazza dei top driver. E questa volta non può di certo addossare la colpa della sua scialba prestazione ad Hamilton… Alguersuari 8: prestazione eccellente di quello che per molti è l’erede di Alonso, aiutato anche dalla crescita della Toro Rosso (voto 8). Negli ultimi giri punta, mette alle corse e supera la più ben rinomata Mercedes di Rosberg, portando a casa un ottimo settimo posto. Mercedes-Rosberg 4.5: gara anonima della casa di Stoccarda, che come spesso accade parte bene e poi si perde pian piano durante il cammino. Questa volta anche Nico non può nulla e ci mette del suo quando spalanca porte e finestre alle due Ferrari che lo sopravanzano e alla fine deve cedere anche alla Toro Rosso di Alguersuari. La Mercedes è spinta da un ottimo propulsore ma ha nell’eccessivo e immediato consumo degli pneumatici il suo tallone d’Achille, problema che in vista dell’anno prossimo va assolutamente risolto. Petrov 4: l’omone russo mette fuori causa Schumacher con una manovra senza senso, forse scambiando il pedale del freno con quello dell’acceleratore, rischiando di rovinare anche la gara di Alonso. Il pilota della Renault si becca una penalizzazione di 5 posizioni in griglia nel prossimo GP d’India. Schumacher s.v.: questa volta è proprio “Michelino” a subire l’attentato kamikaze di Petrov, che gli va addosso distruggendo il retrotreno della sua Mercedes. Lui la prende saggiamente, dichiarando, giustamente, che in gara sono cose che possono capitare. D’altrocanto a Singapore e non solo anche il kaiser si era reso protagonista di un episodio simile tamponando ingenuamente la Sauber di Perez. McLaren 10 alla storia: la scuderia di Woking ha festeggiato in Corea i 700 Gran Premi, traguardo tagliato prima soltanto dalla Ferrari; peccato non averli potuti festeggiare con una vittoria dopo la pole position conquistata il sabato. 12 titoli mondiali piloti, 8 costruttori, 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara sono i numeri di una delle più gloriose scuderie di Formula 1 che ha potuto annoverare piloti del calibro di Senna, Prost, Lauda, Mansell, Hakkinen, Raikkonen, Alonso, Fittipaldi, che fu il primo a regalare la gioia dei titoli mondiali alla Freccia d’Argento nel 1974, e ora Hamilton e Button.

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