Le pagelle dei protagonisti del Gran Premio d’Australia
Button 10: capisce che è la sua gara già dall’inizio quando svernicia in partenza Hamilton allontanandosi con un ritmo quasi inavvicinabile. Lo stratega della Formula 1 si conferma tale, perfetta come al solito la gestione della gara, neanche la safety-car entrata a pochi giri dal termine riesce a guastargli la festa e soltanto la pole mancata per un solo decimo in qualifica gli ha impedito di coronare un week-end perfetto, ma si sa, quello che conta alla fine è solo la vittoria. Ed ecco spiegato il perchè molti quotisti già da sabato scommettevano sulla sua.
Vettel 7,5: parte sesto e arriva secondo. Nessun sorpasso in pista e ha la fortuna di aver ritrovato come alleata la safety-car, che gioca uno scherzo ad Hamilton, facendogli guadagnare la seconda posizione. Raggiungere Button era impossibile e ha capito che quest’anno non sarà facile dominare come nel 2011 perchè la McLaren al momento è davanti alla sua “Abbey”, ma gli eventi oggi non gli sono andati certamente contro (chiedere allo sfortunato Schumacher, voto 8 che dopo averci messo del suo in partenza per agguantare la terza posizione viene appiedato dalla sua Mercedes, voto 4 che lo lascia senza cambio nel momento della lotta) e questo è un aspetto non irrilevante.
Hamilton 6,5: la pole position di sabato lo aveva fatto ben sperare e invece Lewis non riesce a ripetere la bella prestazione della qualifica perdendosi sul più bello. Superato sin dal via da Button deve vederselo scappare senza riuscire a tenere il suo passo e alla fine quello che deve mangiarsi le mani per il risultato è proprio Luigino. Sfortunato alla fine quando la safety-car gli fa perdere la seconda posizione ai danni di Vettel, ma l’errore nel ritardare di un giro il primo pit-stop gli è stato fatale. Sarebbe stata una beffa se Webber gli avesse tolto anche la “gioia” del podio ma, fortuna per lui, così non è stato.
Webber 7: neanche lui riesce a spiegarsi come ha fatto ad uscire indenne dallo scontro in partenza con altre due vetture, costrette poi al ritiro. Scivola in nona posizone ma passato lo spavento poi si riprende aiutato anche dalla safety-car che gli permette di sopravanzare Alonso. Alla fine guadagna una posizione rispetto alla partenza chiudendo in quarta piazza e a pochi decimi dal podio, ma di certo nella sua gara di casa ci si aspettava di più.
Alonso 8,5: forse non parte male come lo scorso anno ma poco ci manca. La F2012 è nata male e manca di competitività, ma nonostante questo Nando tira il solito coniglio dal cilindro compiendo un vero e proprio miracolo e di più davvero non gli si può chiedere. La fortuna, che oggi era ospite del box Red Bull, gli gira le spalle a favore di Webber nel finale, con la safety-car che nel walzer dei pit-stop gli fa perdere la quarta posizione a favore dell’australiano. Ma in Ferrari resta senza dubbio l’unico punto fermo.
Ferrari 5: distante anni luce al momento da Red Bull e soprattutto McLaren, che ha recuperato tutto il gap nei confronti della scuderia anglo-austriaca. Quello che non si riesce a spiegare è il perchè non ci riescano neanche nel team di Maranello. E’ vero che la progettazione di un’auto completamente nuova rispetto al passato richiede tempo per migliorare, ma se davanti scappano, dietro stanno arrivando e anche quest’anno ci sarà da soffrire.
McLaren 10: siamo soltanto alla prima gara ma al momento la scelta del team di non optare per lo scalino sul muso e di andare controtendenza rispetto alle avversarie sta pagando. La nuova Mp4-27 è sembrata fin da subito la macchina più veloce e a differenza dello scorso anno non è costretta a rincorrere, essendo al momento la macchina migliore del lotto. Proprio per questo la Freccia d’Argento si candida quest’anno come seria pretendente per il titolo mondiale. Merita pienamente la testa della classifiica.
Massa 4: la giornata del buon Felipe rispecchia pienamente la condizione della Ferrari. Fatica a trovare il giusto assetto e combatte più con i problemi della F2012 che con gli avversari in pista. Lottare come oggi nelle retrovie non è certo quello che nel team si aspettano, nella stagione che deve essere del riscatto. Deve dimostrare di valere e di meritare la Ferrari e al momento non lo sta facendo.
Raikkonen 8: la gara del rientro sembra essere stregata sin dal sabato, in cui non riesce ad andare oltre la 18esima posizione, addirittura fuori nella Q1. Sembra, perchè grazie alla sua bravura (e anche agli errori altrui) Iceman riesce a risalire fino alla settima posizione lottando in pista come ai vecchi tempi, che per suo dire era la cosa che più gli mancava. Può fare certamente di meglio e deve togliersi ancora un pò di ruggine di dosso, ma questi primi punti mondiali sono oro sia per il morale che per la classifica.
Regia 0: pessima la scelta nel finale di indugiare nelle retrovie mentre davanti si ritrovavano a lottare “per caso” grazie all’entrata in pista della safety-car, che aveva ricompattato il gruppo. Ci si lamenta dello spettacolo, che negli ultimi tempi sembra essersi perso per strada in Formula 1, poi quel minimo di duelli non viene neanche inquadrato. Siamo alla prima gara, ma se il buongiorno si vede dal mattino…