Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Spagna 2011.
Vettel 9: ha vinto, è vero, ma per lui questo Gran Premio è stato diverso dagli altri, ha faticato più del previsto prima con un grande Alonso, che non è riuscito a superare, e poi con un aggueritissimo Hamilton. Con questa fanno 4 vittorie su 5 gare disputate, il Mondiale prende di nuovo la via di Heppenheim.
Hamilton 10: al momento è l’unico vero antagonista del mostro Vettel – Red Bull, solo lui può cercare di battere uno dei binomi più forti della Formula 1. Non è bravo alla partenza come al solito ma mostra la sua forza tenendo il passo di Vettel, anzi, mostrando di essere anche più veloce in diverse circostanze quando per ben due volte il pilota anglo-caraibico si ritrova ad oltre 4 secondi di distanza al rientro in pista dal pit stop, distacco che viene neutralizzato giro dopo giro. Putroppo per lui non riusce a trovare lo spunto giusto in rettilineo per superare il rivale ma fa passare a Vettel un brutto quarto d’ora tenendo il muso della sua McLaren incollato allo scarico della Red Bull del tedesco.
Button 8: grande strategia la sua, parte malissimo ma riesce a risalire di posizioni conservando e utilizzando le sue gomme morbide per ben 13 giri, 4-5 in più rispetto agli avversari; ciò gli permette di fare una sosta in meno rispetto ai primi e di salire sul gradino più basso del podio.
Webber 4.5: doveva essere il suo Gran Premio e invece ha steccato nuovamente. Partito dalla pole si fa beffare sia da Alonso che dal compagno di squadra, poi non riesce a superare lo spagnolo con una Ferrari in nettà difficoltà e che si becca due secondi al giro dalla coppia Vettel – Hamilton. Non contento gli sfuma anche il podio a vantaggio di Button. Un’altra domenica storta.
Alonso 9: rimane vittima nella seconda parte di gara di una Ferrari ancora lontana dalle prestazioni di Red Bull e McLaren e delle gomme Pirelli che sulla Rossa non funzionano come dovrebbero. Meriterebbe un 10 e lode per il grande giro effettuato in qualifica e per lo scatto alla partenza che è a dir poco divino, con un “dribbling” si smarca in successione da Hamilton, Vettel e Webber e alla prima curva mette il muso della sua Ferrari davanti a tutti. Guida la corsa per una ventina di giri, poi il sogno di vincere nel GP di casa svanisce quando sulla sua vettura vengono montate le gomme a mescola dura che lo fanno scivolare via in quinta posizione finendo addirittura doppiato. Al momento la vera Ferrari è quella di Massa, è lo spagnolo che riesce a portarla lì davanti compiendo ogni volta un miracolo.
Ferrari 4: un disastro! Il potenziale della Ferrari è scarso paragonato a quello di Red Bull e McLaren. Se in Turchia si era fatto un passo avanti, oggi il Cavallino Rampante ne fa un altro indietro. Serve un cambio di rotta per dare ad Alonso una vettura che sia in grado di lottare con i primi.
Schumacher 8: grande gara per il sette volte campione del mondo, la migliore della stagione e forse anche in assoluto da quando il tedesco è rientrato in F1. Questa volta è lui a “suonargliele” al compagno di squadra Rosberg. Arriva sesto
Massa 4.5: finisce la sua gara incolore con un ritiro per un guasto al cambio ma il brasiliano non è mai protagonista. Va bene che la Ferrari non è competitiva come le migliori ma il pilota dovrà anche dare qualcosa di suo.
Heidfeld 9: parte ultimo in fondo alla griglia perchè i meccanici non riescono a mettere a posto la sua vettura andata in fiamme nelle libere del sabato mattina. Effettua un recupero miracoloso giro dopo giro terminando in ottava posizione.
Williams 4: le due Williams non riescono mai a pungere e terminano il loro weekend con un deludentissimo 15esimo e 17esimo posto. Eppure la qualifica di Maldonado, entrato per la prima volta in Q3, aveva fatto ben sperare. C’è bisogno di una svolta per dare un senso alla propria stagione.
GP Spagna 7: bello il duello che si profila all’inizio con Alonso, Vettel, Webber ed Hamilton in fila indiana. Ma quando lo spagnolo si arrende a causa di forza maggiore il campione in carica e l’inglese della McLaren scappano via e fanno letteralmente un’altra gara: i distacchi sono implacabili, i due rifilano 35 secondi a Button (terzo) e 47 a Webber. Solo in quattro finiscono a pieni giri, tutti gli altri vengono doppiati impietosamente.
Regia Spagna 2: incredibile come la regia possa dare maggiore risalto alla battaglia per l’ottavo posto invece di inquadrare i primi due che infiammano la corsa a suon di giri veloci. Va bene dare spazio a tutti ma quando è troppo è troppo!