
Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi.
Vettel 10 e lode: diventa il piĆ¹ giovane campione del mondo della storia della Formula 1 meritatamente, ĆØ sempre stato piĆ¹ veloce del compagno di team Webber (e le 10 pole contro le 5 dellāaustraliano sono la dimostrazione) ma ha anche fatto molti piĆ¹ errori con unāunica differenza, che il tedesco nel momento di maggior pressione ĆØ rimasto con i nervi saldi, Mark ĆØ crollato come in Corea e come ad Abu Dhabi. E i campioni si riconoscono anche da questo. Una gara condotta magnificamente, self-control e quel pizzico di adrenalina che ti aiuta a stare concentrato. Complimenti Sebastian.
Red Bull 10 e lode: fa bottino pieno, porta a casa entrambi i titoli iridati dopo che nella passata stagione cāera andata davvero vicina. Eā sicuramente la migliore vettura del 2010. Un plauso particolare va per non aver mai impartito ordini di scuderia ai suoi piloti lasciando decidere alla pista, neanche quando sembrava logico. Una tattica che si rivela vincente perchĆØ se in Brasile Horner avesse ordinato a Vettel di far passare Webber (messo meglio di lui in classifica e potenzialmente ad un punto da Alonso) a questāora il titolo mondiale sarebbe volato a Maranello.
Hamilton 9: si congeda dal 2010 nel migliore dei modi con un secondo posto, merito anche di una McLaren che ha trovato, ma per sua sfortuna solo nellāultimo GP, il giusto set lottando ad Abu Dhabi al pari della Red Bull di Sebastian Vettel: fino al primo pit stop, fin quando non ha trovato traffico, lāinglese era costantemente negli scarichi del neo campione del mondo. Kubica, che ancora doveva fermarsi, lo rallenta ma una volta liberatosene fa registrare per tre volte consecutive il giro piĆ¹ veloce della gara.
McLaren 9: a dimostrazione di quanto le Frecce dāArgento erano davvero competitive ĆØ il terzo posto di Button che non saliva sul podio dal lontano Gran Premio dāItalia. Dāaltronde lo si era capito giĆ dal venerdƬ che le McLaren potevano dire la loro. Paga a caro prezzo la crisi nel finale di stagione.
Alonso 8: concentrato, determinato, attento, frustrato, incazzato, triste, deluso. Sono gli stati dāanimo che ha attraversato in successione lo spagnolo prima, durante e dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. Era davvero ad un passo dal titolo, aveva Webber dietro e con Vettel vincitore gli sarebbe bastato un quarto posto: parte terzo, perde una posizione nei confronti di Button poi viene indotto allāerrore dagli ingegneri Ferrari per un pit stop apparso assurdo e rimanendo per tutta la gara dietro la Renault di Petrov. Eā qui che il suo sogno mondiale ĆØ sfumato. A parte qualche errore da principiante, ha comunque fatto una magnifica stagione.
Webber 4: a 34 anni suonati era lāoccasione della sua vita, lāha gettata alle ortiche dilapidando un vantaggio che gli avrebbe consentito nelle ultime gare di controllare sia Vettel che Alonso, invece ĆØ crollato subito dopo Corea. Lāultima corsa vinta ĆØ datata 1 agosto 2010, Gran Premio dāUngheria, un dato da non sottovalutare. Ad Abu Dhabi era in difficoltĆ , si vedeva che era al limite ma piĆ¹ lento di Alonso che lo precedeva e neanche quando ci si ĆØ messo di mezzo Petrov ĆØ riuscito ad avvicinare lo spagnolo. E non ĆØ piĆ¹ certa una sua riconferma in Red Bull per lāanno prossimo.
Strategia Ferrari 2: il team di Maranello ha scritto una delle pagini piĆ¹ tristi della sua lunga e splendida storia facendo rientrare Fernando per il cambio gomme quando non ce nāera ancora bisogno per marcare da vicino e tenere a bada Webber perdendo completamente di vista colui che poi si ĆØ laureato campione del mondo. Le richieste dai box del suo ingegnere di usare tutto il suo talento per superare Petrov la dice lunga sulla stagione della Ferrari, aggrappatasi per davvero al talento di Oviedo per tutta la stagione.
Petrov 10: sembra che faccia la gara della vita, comāĆØ giusto che sia perchĆØ doveva meritare in pista una riconferma per la prossima stagione se non in Renault nel team che la rileverĆ (Lotus ndr). Tiene dietro con grande personalitĆ Alonso per oltre tre quarti di gara diventando il vero arbitro del mondiale. Vedremo se si ĆØ guadagnato unāaltra chance.
Rosberg 8.5: pessime qualifiche, cambia subito strategia con lāentrata in pista della safety car al primo giro, per tentare una rapida risalita. E Gli riesce alla grande perchĆØ il tedesco giunge quarto dietro Vettel e le McLaren. Lo attendiamo lāanno prossimo con una Mercedes piĆ¹ forte, ĆØ sicuramente uno dei top driver.
Massa 4.5: Felipe non ĆØ mai stato in gara (anche per lui stessa strategia di Alonso rimanendo dietro la Toro Rosso di Buemi per gran parte di GP) e non ĆØ mai stato in corsa per il Mondiale. Cosa dire, ha deluso tutte le aspettative. La Ferrari prende nota e potrebbe decidere, nonostante abbia rinnovato il contratto questāanno per i due successivi, un avvicendamento con Kubica giĆ subito (anche il polacco ha rinnovato qualche giorno dopo il brasiliano con la casa francese fino al 2012) magari pensando ad uno scambio di piloti tra scuderie.
Yas Marina 7: un circuito che sembra uguale a tanti altri, curve spigolose a 90 gradi, chicane strette, un rettilineo lungo dove si sono visti solo i sorpsassi dei doppiaggi ma niente piĆ¹. Tilke sembra disegnarli tutti alla stessa maniera. Eā comunque suggestivo farlo disputare al tramonto, con opere faraoniche (parco Ferrari e Hotel di lusso, come ĆØ suggestivo il cambio di luce quando si passa dalla luce solare a quella artificiale dei riflettori posti lungo il tracciato.