Dopo mesi e mesi di trattative, ben nascoste e venute alla luce del sole sul finire della stagione, la Renault ha deciso di disimpegnarsi da casa costruttrice di Formula 1 preferendo rimanervi solo come fornitrice motoristico cedendo le proprie quote (il 25%, l’altro rimanente 75% appartiene alla Genii Capital di Gerard Lopez) alla Lotus Group che dall’anno prossimo rientrerà nel Grande Circus da protagonista a distanza di 16 anni dall’ultima corsa ufficiale disputata in Formula 1.
L’accordo tra le due case è stato siglato ieri e sarà valido per i prossimi 7 anni: il nuovo team si chiamerà Lotus Renault GP Team e porterà i colori storici oro – nero, riportando in auge quella vettura gloriosa fondata da Colin Chapman nel 1958, che vinse in 36 anni di storia ben 8 titoli costruttori e 6 piloti e che fu guidata da grandi del passato come Jim Clark, Stirling Moss, Mario Andretti, Emerson Fittipaldi, Nelson Piquet, Nigel Mansell, Mika Hakkinen e da un giovane Ayrton Senna che cominciò a fare le sue fortune proprio al volante della “black and gold”.
La prima guida della Lotus Renault continuerà ad essere Robert Kubica mentre si attendono novità per l’annuncio della seconda (non sembra scontata la riconferma di Petrov).
Ma il ritorno della scuderia inglese in F1 potrebbe portare della confusione perchè al momento ci sarebbero due team iscritti al prossimo campionato 2011 con lo stesso nome e che monteranno lo stesso motore, la Lotus Renault appena rientrata e la Lotus di Tony Fernandes che, per intenderci, ha partecipato all’ultimo campionato di Formula 1 spinta dal motore Cosworth con al volante Trulli e Kovalainen ma che si era assicuarata a suo tempo propulsori e retrotreno Renault a partire dalla prossima stagione. E se Fernandes decidesse di utilizzare, come lui stesso ha detto di avere intenzione, i colori nero – oro allora il caos sarebbe totale. Ma il contenzioso tra le due case, la Lotus Gruop e la Lotus Racing di Fernandes, dovrebbe risolversi a breve in tribunale con il manager malese che dovrà accontentarsi di chiamare la sua scuderia Malaysia Racing Team.
La Renault, che fornirà l’anno prossimo i motori alla Red Bull campione del mondo, e alle due Lotus, abbandona nuovamente il ruolo di costruttore dopo essere rientrata nel 2002 con la vittoria di 2 titoli piloti e altrettanti costruttori nell’era di Fernando Alonso.