Todt ha battuto la concorrenza dell’ex rallysta finlandese Ari Vatanen (135 voti a favore contro i 49 di Vatanen) e arriva ai vertici della Fia dopo venti anni di successi e l’exploit costruito in Ferrari con Ross Brawn in cabina di regia e Schumacher in pista.
Le prime parole del nuovo presidente sono proprio per i tedesco “Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo“, e continua “essere venuto qui accompagnato da mia moglie, da mio figlio e da Michael è il segno dell’amicizia che mi lega a Schumi“. Todt prende tempo sulle questioni spinose della Fia che riguardano il caso Briatore e le controversie con Montezemolo rimandando tutto al dopo l’insediamento.
Laconico e deluso il commento dello sconfitto Ari Vatanen “Pensavo che ci fosse molta più gente a voler cambiare la Fia. Sappiamo come funziona e molti delegati hanno paura di perdere il posto”.