A pochi giorni dal Gran Premio d’Australia in programma questo weekend sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, il secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1, Lewis Hamilton dopo aver “snobbato” la Ferrari di Alonso e Massa indicando nella Red Bull di Vettel la vettura da battere, in un’intervista doppia insieme ad Ecclestone, rilasciata a Formula1.com, ha fatto intendere di ritenere Michael Schumacher inferiore al suo compagno di squadra Rosberg.
“Alcune persone non invecchiano, come Bernie e Michael. Non dimentichiamoci che Schumacher è un sette volte campione del Mondo, anche se in Bahrain non era esattamente al massimo. Ma Nico Rosberg è andato più veloce di lui per tutto il weekend. Si è visto chiaramente durante le qualifiche, quando non ci sono differenze di benzina e si tratta solo di velocità pura. Lì Nico è andato nettamente più forte“.
Non è stato però dello stesso avviso il patron della Formula 1 Ecclestone che ha difeso Schumi:
“Di quanto è stato più lento Michael? Tre decimi? Tre decimi non sono nulla. Il ritorno di Michael è una cosa fantastica per la Formula 1. Ma la prima stagione di Lewis, quella immediatamente successiva al ritiro di Schumacher, è stata ugualmente fantastica. Con quella spettacolare battaglia contro Fernando Alonso nel suo anno da matricola, Lewis ha fatto dimenticare ai tifosi il vuoto lasciato da Schumacher“.
I due protagonisti dell’intervista infine hanno espresso i loro pensieri sul Mondiale 2010 che si preannuncia più equlibrato e spettacolare che mai (anche se in Bahrein tutto questo spettacolo non si è visto): “Non ricordo di aver mai visto un gruppo di piloti migliore di quello di quest’anno – ha detto Ecclestone – In otto possono vincere il Mondiale, sicuramente non sarà una corsa a due come negli anni passati. Dopo un solo Gran Premio non si può dire chi sia il favorito, solo chi non potrà vincere: la Virgin“. Gli fa eco il pilota inglese della McLaren: “Mai dire mai ma sono d’accordo con Bernie. La differenza tra vecchi e nuovi arrivati è piuttosto significativa. Ma è bello vedere nuove squadre entrare in Formula 1: è un bene per il nostro sport“.