Mark Webber vince il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, nona gara del Mondiale di Formula 1. Il pilota australiano conquista con la vittoria odierna il suo secondo sigillo della stagione, dopo quello ottenuto nel prestigioso GP di Monaco sul circuito di Montecarlo, portando a tre i successi della Red Bull, in versione “stilizzata” qui a Silverstone, che ora è la vettura che vanta il maggior numero di vittorie in stagione.
Il pilota della lattina volante, partito in prima fila e beffato da Alonso nelle qualifiche, rende il favore all’avversario, superandolo a 5 giri dal termine grazie alla migliore strategia di gomme che gli permette di arrivare all’ultimo stint con pneumatici a mescola dura, a differenza dello spagnolo che invece monta pneumatici a mescola più morbida, rendendo vani tutti gli sforzi che hanno portato l’asturiano a guadagnare secondi nella prima parte di gara con la mescola rivelatasi la migliore, cioè la dura. Dal canto suo Webber è bravo a braccarlo per tutta la gara per poi sferrare l’attacco nel momento decisivo, andando a conquistare il suo nono successo della carriera che lo avvicina ancor di più alla vetta della classifica del Mondiale capitanata proprio da Fernando Alonso.
Per il pilota della Ferrari risultato positivo a metà, visto che la sua gara, per più di 3/4 nelle sue mani, è sempre di testa fatta eccezione per qualche giro in cui Hamilton, ancora prima della sua sosta si ritrova in prima posizione. Decisiva risulta ancora una volta la strategia di gara, cioè la scelta delle gomme. In Ferrari si opta per le morbide nell’ultima parte di gara, scelta che si rivela sbagliata visto che le coperture tengono un buon ritmo soltanto per sette giri per poi cedere improvvisamente. Non si può paralre di scelta azzardata poichè tutti i piloti, anche nelle prove libere, hanno potuto provare poco e niente sull’asfalto asciutto visto gli acquazzoni dei giorni scorsi, per cui per tutti è stata un’incognita trovare la strategia giusta. E’ andata male allo spagnolo che comunque con 18 punti mantiene la leadership del campionato, ma soprattutto aumenta la consapevolezza di aver reso la Ferrari una macchina validissima per lottare per il titolo, anche se la monoposto di riferimento resta sempre la Red Bull del genio Adrian Newey che si conferma leader del campionato costruttori e vola a 216 punti.
Anche perchè al terzo posto troviamo Sebastian Vettel che conquista l’ultimo gradino del podio disponibile, anche se il meno ambito. I tre piloti, anche se a posizioni invertite sono quelli che anche l’anno scorso hanno monopolizzato le prime tre posizioni e sono quelli che attualmente occupano le prime tre posizioni del campionato, anche se il tedesco non sembra essere troppo soddisfatto della sua terza posizione sia in gara che nel Mondiale.
Al quarto posto troviamo l’altra Ferrari di Felipe Massa, finalmente all’altezza di una prestazione abbastanza convincente anche in gara, dopo aver ottenuto qui a Silverstone delle belle qualifiche. Il brasiliano si conferma veloce quindi sia sul baganato che sull’asciutto grazie anche alla competitività di una Ferrari ritornata ai livelli che gli competono e che lotterà fino alla fine per entrambi i campionati. Anche perchè grazie ai punti ottenuti oggi e al fondamentale apporto del vice campione del mondo 2008 il Cavallino si porta al secondo posto alle spalle della Red Bull nella classifica del campionato costruttori, anche se a 152 punti, a 64 lunghezze di distacco.
Chi invece non fa una bella figura proprio nel GP di casa è la McLaren. Il team di Woking conferma anche in gara le difficoltà incontrate nelle qualifiche del sabato, forse anche per aver scelto un assetto completamente da bagnato e sperato nell’arrivo della pioggia mentre la gara si è svolta su asfalto completamente asciutto. A dimostrazione delle difficoltà del team l’ottava posizione di Lewis Hamilton, che non ha guadagnato posizioni dalla partenza, e la decima di Jenson Button, comunque autore di una rimonta dalla 16esima posizione. Con i soli 5 punti ottenuti oggi la McLaren perde la seconda posizione nel campionato costruttori proprio in favore della Ferrari, ma viene scavalcata anche dalla Lotus, che ora è la terza forza del Mondiale.
Bella la gara di entrambe le vetture di Enstone, con Kimi Raikkonen che come al solito esce alla distanza e arriva negli ultimi giri di gara ad impensierire la quarta posizione di Massa, e Romain Grosjean che dopo un contatto nelle fasi concitate della partenza, che lo costringe anche a cambiare strategia e ad optare per una sola sosta, si riprende e chiude alle spalle del compagno di squadra, prendendosi anche il lusso di superare la McLaren di Hamilton dopo la rimonta, sorpasso che gli vale la sesta posizione finale.
Alle spalle delle due Lotus troviamo la Mercedes di Michael Schumacher, che dalla terza posizione iniziale chiude con la settima finale. Il tedesco sperava come per le qualifiche in una gara bagnata visto che il punto debole di questa Mercedes è ancora la durata delle gomme che sull’asfalto caldo di Silverstone hanno mostrato i soliti segni di inconsistenza. Il tedesco comunque, come spesso gli capita in questo ultimo periodo, salva la faccia al team visto che l’altra Mercedes la ritroviamo in 15esima posizone con un disastroso Nico Rosberg.
Nella top-ten tra le due McLaren si piazza la Williams di Bruno Senna, che porta a casa punticini importanti per la sua classifica personale. Il suo compagno di squadra Pastor Maldonado infine dopo Valencia è protagonista di un altro incidente, questa volta con la Sauber del messicano Sergio Perez, che viene speronato dal messicano nel tentativo di superarlo alla curva Brooklands. Rottura della sospensione posteriore sinistra e ritiro per il pilota della Sauber mentre il pilota della Williams se la cava solo con una foratura ma chiude 16esimo.