Mark Webber archivia la stagione 2011 vincendo la 36esima edizione del GP del Brasile ultimo appuntamento del mondiale sul circuito di Interlagos. Il pilota australiano regala al team il 12esimo centro stagionale, agevolato anche da un presunto problema al cambio al compagno di squadra Sebastian Vettel che non ha potuto far altro che lasciarlo passare consegnandogli di fatto la prima vittoria in una stagione in cui ha mostrato poche luci e molte ombre.
La vittoria tuttavia non è stata sufficiente a consentirgli di superare Button nel mondiale ed ha cosi chiuso in terza posizione beffando per un solo punto lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.
Al grande Seb è toccato cosi il premio di consolazione, la seconda posizione, che, dopo il record di pole in una sola stagione ottenuto nella giornata di ieri, gli ha consentito di eguagliare un altro primato che persiste dal 2002, in coabitazione con il suo mentore Michael Schumacher: si tratta del maggior numero di podi conquistati in un campionato, risultato davvero fenomenale per una squadra e un pilota che continuando di questo passo potrebbero battere qualsiasi record.
Dunque le prime due posizioni non sono mai state in discussione per tutta la gara, ma la vera lotta è stata alle spalle delle lattine volanti con Button e Alonso che si giocavano podio e seconda posizione nel mondiale. Sin dalla partenza lo spagnolo è sembrato pimpante e a suo agio e dopo aver superato in avvio Hamilton fa lo stesso con una manovra fenomenale alla Ferradura all’altra McLaren. Ma la competitività della Ferrari, come molto spesso è accaduto quest’anno e non solo, è terminata al momento dell’ultimo pit-stop, coincisa con l’obbligo di montare le gomme dure che hanno di molto calato le prestazioni della Rossa consentendo cosi Button di recuperare lo svantaggio per poi rendere il favore allo spagnolo superandolo sul rettilineo opposto a quello del traguardo grazie anche al DRS. Doppia beffa per Alonso, che, come detto già sopra, perde anche il terzo posto nel mondiale a favore di Webber, ma anche il giusto riconoscimento alla stagione di Jenson, che porta a casa tre vittorie, tante quante il suo compagno di squadra Hamilton ma premiato dalla maggiore costanza che gli ha permesso di arrivargli davanti nel mondiale, cosa che non era riuscita a nessun altro in passato nella stessa squadra.
Capitolo Hamilton appunto. Oggi l’inglese è stato molto sfortunato, ha chiuso la sua stagione con un ritiro forzato a causa di problemi al cambio mentre si trovava a lottare per la quinta posizione ancora una volta con Felipe Massa. Il brasiliano ha cosi avuto il via libera dall’anglo-caraibico, arrivando cosi con relativa tranquillità al traguardo con la quinta piazza in tasca. Certo è che nel giorno del suo 100esimo GP in carriera, nella gara di casa oltretutto, ci si aspettava qualcosa di più dal brasiliano, ma la gara di oggi rispecchia pienamente l’andamento di tutto il mondiale, in cui non è riuscito a salire neanche per una volta sul podio. Servirà dimenticare in fretta questa stagione anche perchè per riportare la Ferrari ai massimi livelli c’è bisogno anche del suo aiuto.
Bella gara ancora una volta della Force India che riesce a battere la Mercedes con Adrian Sutil (sesto) e Paul Di Resta (ottavo) che chiudono nella morsa Nico Rosberg. Chiudono la top-ten Kamui Kobayashi e Vitaly Petrov. Grazie al nono posto del giapponese la Sauber riesce ad arrivare davanti per tre punti alla Toro Rosso nella classifica finale, il che significa più introiti per la prossima stagione per la casa svizzera.
Bruno Senna invece dopo le belle qualifiche di ieri non riesce a ripetere la prestazione in gara e chiude 17esimo con 2 giri di ritardo.
Tra i veterani del circus Michael Schumacher non è riuscito ad andare oltre la 15esima posizione anche a causa di un contatto con Senna che ne ha causato la foratura di uno pneumatico e la conseguente perdita di un giro compiuto a velocità ridotta. Il brasiliano è stato poi penalizzato con un drive-throught, mentre l’idolo di casa Rubens Barrichello chiude con la 14esima posizione, e precede proprio l’ex compagno di squadra in Ferrari.
ORDINE D’ARRIVO
Pos. | Pilota | Team | Tempo |
1. | WEBBER | RED BULL RENAULT | 1h32:17.434 |
2. | VETTEL | RED BULL RENAULT | +16.983 |
3. | BUTTON | McLAREN MERCEDES | +27.638 |
4. | ALONSO | FERRARI | +35.048 |
5. | MASSA | FERRARI | +1:06.733 |
6. | SUTIL | FORCE INDIA MERCEDES | +1 GIRO |
7. | ROSBERG | MERCEDES | +1 GIRO |
8. | DI RESTA | FORCE INDIA MERCEDES | +1 GIRO |
9. | KOBAYASHI | SAUBER FERRARI | +1 GIRO |
10. | PETROV | RENAULT | +1 GIRO |
11. | ALGUERSUARI | TORO ROSSO FERRARI | +1 GIRO |
12. | BUEMI | TORO ROSSO FERRARI | +1 GIRO |
13. | PEREZ | SAUBER FERRARI | +1 GIRO |
14. | BARRICHELLO | WILLIAMS COSWORTH | +1 GIRO |
15. | SCHUMACHER | MERCEDES | +1 GIRO |
16. | KOVALAINEN | LOTUS RENAULT | +2 GIRI |
17. | SENNA | RENAULT | +2 GIRI |
18. | TRULLI | LOTUS RENAULT | +2 GIRI |
19. | D’AMBROSIO | VIRGIN COSWORTH | +3 GIRI |
20. | RICCIARDO | HISPANIA COSWORTH | +3 GIRI |
21. | LIUZZI | HISPANIA COSWORTH | RIT |
22. | HAMILTON | McLAREN MERCEDES | RIT |
23. | MALDONADO | WILLIAMS COSWORTH | RIT |
24. | GLOCK | VIRGIN COSWORTH | RIT |