F1: Ecclestone sta con la Ferrari. Quando il vero problema è il regolamento…

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Il polverone alzato in questi giorni dal caso Ferrari, ha fatto “scendere in pista” anche il boss della Formula 1 Bernie Ecclestone. Il padre padrone del Grande Circus, in merito a quanto successo nell’ultimo Gran Premio di Germania con il sorpasso di Alonso su Massa platealmente ordinato dal box, si è schierato apertamente con la Ferrari:

  • Gli ordini di scuderia? Devo confessare che sarei d’accordo con chi pensa che sarebbe il caso di abolirlo. Credo che ciò che fanno i componenti all’interno del team, e come gestire il loro team, spetti a loro“.

La stampa mondiale nei giorni scorsi si era scagliata contro il comportamento della scuderia di Maranello, accusata di aver ridicolizzato la Formula 1. Tante le critiche piovute addosso, ma quello che ha sorpreso di più è stata l’accusa di un quotidiano spagnolo a Massa reo di aver macchiato la vittoria di Alonso con la sua manovra, passando così da vittima a carnefice.

La regola, istituita a partire dal Gran Premio di Zeltweg del 2002 quando sul traguardo dell’A1 Ring Barrichello fece superare Schumacher, è facilmente aggirabile e per questo inutile anche perchè la pena inflitta in questa occasione alla Ferrari di 100 mila dollari, spiccioli in confronto a quanto si andrebbe a guadagnare con un piazzamento migliore in classifica costruttori, non ha sicuramente gli stessi effetti di come può averli una penalizzazione nell’ordine d’arrivo o in classifica piloti e costruttori. Quindi o vengono applicate pene severe oppure è meglio toglierla perchè diverrebbe una norma inutile.

I giochi di squadra ci sono sempre stati: la McLaren, ai tempi di Hakkinen e Coulthard, ne ha beneficiato un paio di volte, lo stesso non si può dire quando Alonso ed Hamilton erano i compagni-rivali al volante delle Frecce d’Argento, la Ferrari è la scuderia che ne ha abusato di più con Barrichello costretto a cedere il passo al capitano Schumacher varie volte; in questo caso la cosa che ha fatto imbestialire di più è che non c’era nessun bisogno di avvantaggiare Schumi perchè il tedesco in quegli anni vinceva i campionati già a metà stagione.

E allora il discorso è semplice: se le regole ci sono vanno rispettate, sia che siano a sfavore della Ferrari sia che lo siano per la McLaren, Red Bull e così via per non far perdere credibilità alla Formula 1. E soprattutto le accuse reciproche dei vari team non hanno ragione di esistere: tanto la questione è “oggi l’hai fatto tu, domani lo faccio io…“. Le polemiche che hanno investito la McLaren nelle settimane scorse, provenienti soprattutto dal team in rosso, ora stanno facendo il percorso inverso: la Formula 1 è una ruota che gira.
Quello che chiediamo tutti alla Federazione Internazionale dell’Automobile sono regole precise che vengano rispettate e in caso di violazione delle stesse che vengano sanzionate con le giuste pene. Chiediamo troppo?

2 COMMENTI

  1. Io penso che voi vi state sbagliando di grosso se dobbiamo togliere i punti alla ferrari allora dobbiamo toglierli sia alla mclaren sia alla red bull per farla para perchè ci sono stati casi recenti che le cose le anno interpretate come gli a fatto comodo ok e basta non si vuole più sentire parlare di questo. Spero a questo punto che la federazione abbia il buon senso e tolga questa regola cosi finiranno per tutti questi pettegolezzi che fanno male al mondo della F1.se le regole ci sono ci devono essere anche in altri casi caso Red Bull enche quello era ordine di scuderia anche se più camuffato ok caso maclaren Hemilton sorpassa la safety car mentre si doveva riaccodare la penalita dopo 10 giri ma dai quest’anno ci sono stati un sacco di errori purtroppo fanno parte della F1 anche questi, e allora che vogliamo crociffiggere la Ferrari perchè la ha fatto quasi più platealmente?ripeto all’inizio della vecchia F1 su una scuderia facevano parte da 1 a 5 fra ingegneri e meccanici e la cosa si gestiva molto facilmente ora su una squadra ci sono 1000 o 2000 persone dietro ed è giusto che anche questi organigrammi decidano per il bene della squadra io capisco il caso Ferrari per il discorso che si sono riamessi in lizza per il mondiale ed a qualcuno gli fà scomodo non pensavano oramai che la Ferrari tirasse fuori un qualcosa dal cappello a cilindro e non gli è stato bene.Un’altra cosa che nessuno a detto e ne anno parlato poco se guardiamo la partenza di Domenica notiamo che Vettel stringe quasi al muro Alonso e quella manovra non è da penalità?il discorso gli si è risolto con passaggio di Massa 1 e 2 Alonso però ripeto quelle non si vedono.

  2. Nessuno ha parlato di togliere punti a casaccio, stiamo parlando di un comportamento tenuto dalla Ferrari durante la gara che il regolamento vieta espressamente. Il regolamento parla chiaro, sono vietati gli ordini di scuderia. Ma la punizione qual è? E’ questo che non è ben chiaro: si va dall’esclusione dall’ordine d’arrivo di quel Gran Premio alla pena pecuniaria fino a quella più severa di una squalifica dal Mondiale. La soluzione adottata è stata la multa (quella più leggera) a mio avviso soltanto per non alimentare polemiche considerati gli ultimi GP, se lo stesso gioco di squadra l’avesse fatto la Red Bull avremmo assistito ad una pena diversa.
    Poi siamo d’accordo che questa regola può essere assurda. Non voglio fare il moralizzatore di turno, il gioco di squadra c’è sempre stato e sempre ci sarà. Lo ha fatto la Ferrari, la McLaren, la Williams ai tempi belli, chi lo fa palesemente e chi invece in maniera più velata. Se qualcuno all’interno della Fia valuterà la norma non necessaria allora va abolita. Tutto qua. Viceversa se rimane confermata che mettano una punizione chiara e che sia quella da applicare sempre e comunque senza guardare in faccia nessuno e non diverse opzioni da cui scegliere a piacimento. Il concetto è semplicissimo.

    Sul caso Red Bull se ti riferisci al GP di Turchia non penso che li ci sia stato un ordine di scuderia: Vettel e Webber erano in lotta per il primo posto e si sono ritrovati fuori pista entrambi. Su Hamilton a Valencia devo correggerti perchè li è stato penalizzato (in ritardo anche se le decisioni dei commissari non sono mai tempestive) con un drive through. Mica hanno inflitto una multa a fine gara.

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