Se in Champions non è rimasta più nessuna italiana dopo il crollo del Milan contro i colchoneros, in Europa League le italiane sono tre, ma a mettere i bastoni tra le ruote all’Italia ci pensa anche il destino: dopo Juventus-Fiorentina sicuramente ci sarà un’altra italiana eliminata. Ha un grosso carico sulle spalle quindi il Napoli di Rafa Benitez, che dopo l’1-0 casalingo con la Roma affronterà il Porto a Oporto, per poi giocare il ritorno tra le mura amiche del San Paolo. I portoghesi, terzi in classifica nella Primiera Liga a -2 dallo Sporting e a -9 dal Benfica capolista, arriva da un cambio di allenatore. Non è più Paulo Fonseca, che precedentemente aveva allenato il Paços de Ferreira, portandolo anche ai Preliminari di Champions League (ora il Paços è ultimo). Il nuovo allenatore del club portoghese è Luis Castro, che arriva dal Porto B, la “cantera” del Porto in stile Barcellona e Real Madrid. Benitez si è dimostrato quasi preoccupato del cambio di allenatore degli avversari, sostenendo che “il cambio di allenatore, visto il 4-1 in campionato, è stato positivo”, ma che “il Porto non ha mai vinto in casa quest’anno”.
Nonostante la cessione di quest’estate di James Rodriguez e Joao Moutinho, ceduti entrambi al Monaco di Ranieri, il Porto nei settori offensivi è rimasto un’ottima squadra. Soprattutto perché davanti c’è Jackson Martinez, che nel calciomercato estivo è stato per tempo obiettivo proprio dei partenopei, sia prima che dopo l’acquisto di Higuain. L’affare non è mai andato in porto perché i portoghesi pretendevano 40 milioni. Ultimamente sembra ci sia anche l’interesse della Juventus sul colombiano. Nonostante un buon reparto offensivo, il Porto ci ha dimostrato di avere grandi lacune in difesa: lo dimostrano bene i 5 gol subiti tra andata e ritorno contro l’Eintracht Francoforte: i portoghesi si sono salvati grazie alla differenza di gol in trasferta. E’questo che dovrà sfruttare il Napoli, nonostante delle lacune difensive le abbiano anche i partenopei.