Il Milan, prima dei sorteggi di Champions League che gli avrebbe svelato il nome della squadra da affrontare agli ottavi di finale, ci sperava. O almeno preferiva l’Atlètico Madrid a tanti altri team presenti nella lista che sarebbero potuti capitargli arrivando secondi nella fase a gironi.
Tuttavia molto è cambiato in casa rossonera e anche nei madrileni con l’arrivo in panchina di Simeone, vecchia conoscenza del nostro calcio, sono cresciuti da far paura e man mano che la sfida si avvicinava qualcuno in Italia ha cominciato a rivedere il proprio entusiasmo per l’esito del sorteggio.
Si sa la musichetta della Champions fa sempre un effetto diverso e porta una carica, ai rossoneri, infernale, tanto che spesso si definisce il Milan come la squadra più europea dei nostri Top-Team, non è un caso infatti che nonostante la difficile stagione in Serie A, il Milan sia l’unica delle nostre rimaste in lizza per la “coppa dalle grandi orecchie“.
Diego Simeone ha plasmato la sua squadra per giocare in un modo intelligente, sfruttando al meglio le caratteristiche degli uomini che ha a disposizione. In pratica è un bel monolito solido, capace di allargare il gioco sulle fasce in velocità ma sfruttando tanto anche il possesso palla con gli inserimenti dei trequartisti. Infatti il modulo è un 4-4-1-1, che si modifica in un 4-2-3-1 in fase offensiva, dove il terminale d’attacco è diventato il formidabile Diego Costa.
Gli uomini dietro a Costa svolgono un doppio compito, quello di coprire le fasce con David Villa e Raùl Garcìa e di attaccare spasmodicamente accentrandosi per trovare la via della rete o offrire assist preziosi alla punta. Nell’ultima di campionato contro il Valladolid hanno giocato altri interpreti, ma sembra una pretattica e comunque un avvertimento per Seedorf, perché Turan e Garcia hanno fatto benissimo il loro lavoro. Altro elemento da considerare è il trequartista centrale, dove c’è una vecchia conoscenza del nostro calcio e della Juventus, quel Diego, prima strapagato per averlo nella sciagurata stagione di Delneri e poi svenduto. Anche in questo caso Simeone contro il Valladolid ha fatto iniziare in quel ruolo Koke. Il fatto che tutti e tre i centrocampisti offensivi, durante la gara di campionato, siano stati sostituiti fa pensare soprattutto alla volontà del tecnico argentino di volerli tenere sulla corda e farli riposare allo stesso tempo.
Un altro ex-juventino che è tra le fila dell’Atlètico è Tiago, oggetto misterioso passato da Torino, ma è infortunato e non è tra i convocati. In questo caso il filtro a centrocampo per Simeone è praticamente comandato con Gabi e Mario Suàrez a coprire la difesa.
Anche in difesa Simeone deve fare di necessità virtù, visti gli infortuni di Filipe e Manquillo che saranno out per la sfida di Champions League a San Siro, mentre Gimènez recupera ma non è al meglio. Così sulle fasce a destra vedremo molto probabilmente Juanfran, elemento di maggior esperienza del reparto arretrato e a sinistra Insùa. Centrali l’ottimo Godìn e uno tra Miranda e Alderweireld, il primo più tecnico e veloce, il secondo più prestante fisicamente e più ruvido nel possesso palla ma entrambi molto efficaci. In ogni caso su palla inattiva il Milan dovrà stare molto attento agli inserimenti dei due difensori centrali.
L’Atlètico Madrid è certamente una squadra da prendere con le molle, il Milan dovrà cercare di fare la partita con il possesso palla e perdere eventualmente la palla in zone del campo dove diventa difficile per il centrocampo madrileno innescare Villa e Garcia a cui i difensori esterni dovranno fare una guardia feroce. Non sarà facile, ma i rossoneri con la Champions League si trasformano e possono farcela.
LISTA CONVOCATI DA DIEGO SIMEONE PER LA SFIDA CON IL MILAN:
Portieri: Aranzubia, Courtois.
Difensori: Godìn, Alderweireld, Gimènez, Juanfran, Insùa, Miranda.
Centrocampisti: Arda, Cristian Rodriguez, Gabi, Mario Sùarez, Koke, Raùl Garcia, Sosa, Diego.
Attaccanti: Adrian, Diego Costa, Villa.