Le semifinali di Europa League sono iberiche, infatti, a giocarsi la coppa saranno le tre squadre portoghesi, il Porto, il Benfica, il sorprendente Braga e l’ unica rappresentante non lusitana che proviene comunque dalla vicina Spagna, e cioè, il Villareal di Pepito Rossi.
Pirotecnica la squadra di Villas Boas che in due partite segna 10 gol ai poveri, ma solo sportivamente parlando, russi dello Spartak Mosca. Infatti, dopo il 5-1 in casa, altri cinque gol in trasferta (2-5) con le reti di Hulk, C. Rodriguez, Guarin, Falcao e, Micael per il Porto; di Dzyuba e Ari per lo Spartak. Il benfica deve ringraziare il portiere del PSV per il passaggio del turno, infatti, dopo una partenza sprint degli olandesi che riescono a portarsi sul 2-0, Isaksson consente a Luisao di accorciare le distanze già prima del riposo. Il resto lo fa Marcelo al 17′ della ripresa con un fallaccio in area su César Peixoto: rigore che Cardozo trasforma. La vittoria più sofferta per le portoghesi è rappresentata dallo Sporting Braga che, dopo aver pareggiato 1-1 a Kiev, si è dovuta difendere in inferiorità numerica contro gli assalti, comunque sterile di una Dinamo Kiev orfana di Shevchenko che non è andata oltre lo 0-0 finale.
L’ unico italiano presente, a parte qualche arbitro, in questa Europa League, sarà Giuseppe Rossi che con il suo Villareal supera il Twente anche in Olanda per 3-1 dopo il 5-1 conquistato in casa nella partita d’ andata. il Twente trova la forza di andare in vanitaggio al 32′ con una rete resa splendida dalla coralità dell’azione, impreziosita da giocate di prima e un delizioso corridoio indovinato col tacco di Jansen: in gol Bahirami. Nella ripresa al 14′ c’è un evidente fallo di Tiendalli su Wakaso: rigore che Giuseppe Rossi trasforma angolatissimo. Poi Rossi esce e Cani conquista un altro rigore: tocca a Ruben la trasformazione. Allo scadere c’è gloria anche per Cani che sfodera una grande girata per il 3-1.