Risollevatasi dai torpori e dai torti arbitrali subiti a San Siro al cospetto di un Milan travolgente ed arrogante, la Lazio si riprende la sua dimensione europea e sbanca senza diritto di replica per gli avvaersari il Mercedes Benz Arena di Stoccarda. Nonostante il turnover imposto da Vlado Petkovic e dalla circostanze, i biancocelesti hanno avuto ragione di un avversario in evdiente difficoltà in Bundesliga, ma decisamente competitivo in ambito internazionale. Lo stesso allenatore serbo ci ha tenuto a sottolineare la grande prova dei suoi e non la presunta o pressochè inconsistenza degli avversari. Nessun timore riverenziale per una Lazio che a Stoccarda ha imposto le proprie idee di gioco e dato una volta di più credito ad un organico importante, costruito senza fare follie sul mercato, ma estremamente ricco di spunti di talento, un serbatoio quasi inesauribile di validi uomini di scorta.
Non è un caso, dunque, che il successo esterno in terra teutonica sia stato propriziato da due gregari di lusso della formazione di Petkovic, entrambi un po’ ai margini della buona stagione dei biancocelesti, ma poi trovati pronti al momento opportuno. Dopo la solita magnifica parata di Marchetti, infatti, il confronto è stato sblooccato da un’intuizione di Ederson, il brasiliano di grandi doti tecniche, che però ha trovato poco spazio fino a questo punto della stagione dei capitolini. Ancora più strabiliante e significativo il secondo sigillo dei laziali che porta lafirma del giovane nigeriano classe ’92 Oygeni Onazi, che all’inizio della ripresa cavalca dal centrocampo fino alla’area di rigore avversaria con una falcata esuberante ed inarrestabile, che piega definitivamente le velleità dei padroni di casa. Onazi, centrocampista di indubbie prospettive e dalla muscolatura devastante, ha debutato nella scorsa stagione in Serie A quasi in punta di piedi, ma vanta già dei numeri importanti come la recente affermazione nella Coppa d’Africa alla guida della sua Nigeria. Crediamo che anche in questo caso Claudio Lotito ci abbia visto giusto e consapevole di lanciare in orbita un altro giovane dalle enormi qualità.
La Lazio dunque ipoteca il passaggio ai quarti, anche se ci sarà ancora da soffrire nel retour-match che si giocherà peraltro dinanzi a splati vuoti per la squalifica impostagli dall’UEFA dopo i saluti poco romani rivolti da uno sparuto gruppo di suoi sotenitori a quelli del Borussia Moenchengladbach. Rimane questa purtroppo l’unica nota negativa di una Lazio europea, che stupisce e che sogna legittimi quarti di nobiltà in un’Europa Legaue da non disprezzare e sottovalutare.