Ancora una volta è amara la semifinale di Final 4 di Eurolega per la Montepaschi Siena: la squadra toscana si arrende al Panathinaikos per 77-69 e scrive un record poco lusinghiero nella massima competizione europea di basket, per la quarta volta partecipa alla Final 4 e per la quarta volta non riesce a disputare la finale. Tuttavia va fatto un grande applauso alla squadra di Simone Pianigiani che ha disputato una stagione da incorniciare, basta ricordare l’impresa nel turno precedente con l’eliminazione dell’Olympiacos (risultato di 3-1 nella serie) dopo aver perso la prima gara di ben 48 punti. Una mazzata che avrebbe steso chiunque, non i biancoverdi che hanno dimostrato oltre al valore tecnico anche le grandi qualità umane di un gruppo che potrà togliersi in futuro qualche soddisfazione.
Eppure Siena perte molto bene guidando con autorità il primo quarto chiuso sul 21-17. I 4 punti di vantaggio vengono mantenuti fino alla metà del secondo periodo quando sale in cattedra l’asfissiante ed organizzata difesa degli avversari che limitano gli attacchi della Montepaschi e passano a condurre il match per 40-36, il tutto non senza qualche polemica dato che gli arbitri tartassano di falli (qualcuno anche molto generoso) la squadra italiana che deve ampliare le rotazioni vista la situazione.
Nel secondo tempo sono ancora le difese a farla da padrone: dopo 7 minuti di gioco del terzo quarto i punti segnati complessivamente sono solamente 7 (5 per i greci, 2 per Siena), e nei minuti conclusivi solo un grande Malik Hairston riesce a mantenere la squadra di coach Pianigiani ancora in partita (importante la tripla del -7 che porta il risultato sul 52-45 prima che il Panathinaikos ritorni sul +9 (56-47) con 2 canestri negli ultimi secondi.
Siena cerca di riorganizzarsi e nel quarto periodo si gioca tutte le carte disponibili. Hairston apre con una tripla per il provvisorio -6, la situazione falli però non è delle migliori con Moss, Ravokic, Lavrinovic e Stonerook tutti a quota 4 ed a rischio di lasciare il match prematuramente. Cosa che succede per Lavrinovic qualche istante dopo, Pianigiani è costretto alle misure di emergenza ma gli sforzi prodotti purtroppo non bastano, la squadra di Obradovic vola anche in doppia cifra di vantaggio (68-57), solo un miracolo di Kaukenas riporta Siena nel match con un canestro da 3 più libero addizionale per il fallo subito (68-61). A quel punto sale in cattedra Batiste che segna 6 dei 9 punti finali per la squadra greca, vanificando le prodezze di Rakovic che momentaneamente aveva portato i suoi sul -5. Termina così 77-69, a trascinare i vincitori ci pensa il sorprendente Calathes (17 punti), poi c’è il prezioso apporto di Fotsis (14 punti) ed uno straordinario Batiste sempre decisivo nei momenti che contano (16 punti). Per Siena si salvano Hairston con 12 punti, Kaukenas con 13 e capitan Stonerook autore di soli 4 punti ma con 14 rimbalzi e sempre pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il Panathinaikos esplode di gioia così come i suoi tifosi che dopo la finale della stagione 2008/2009 (vinta) ritornano nuovamente al più importante appuntamento del basket europeo nella stagione 2010/2011. Avversaria sarà la vincente della seconda semifinale in programma alle 21.00 tra Maccabi e Real Madrid: a Barcellona i tifosi israeliani troveranno come preziosi alleati i supporters blaugrana pronti a tutto pur di non vedere trionfare gli odiati rivali madrileni. Per Siena appuntamento invece domenica pomeriggio per la finale che assegnerà il terzo/quarto posto, magra consolazione per una squadra che ha visto i suoi sogni infrangersi ancora una volta sul più bello.
Eurolega, Final 4, semifinale 1:
PANATHINAIKOS ATENE-MONTEPASCHI SIENA 77-69 (17-21, 40-36; 56-47)
Panathinaikos Atene: Fotsis 14, Sato 6, Diamantidis 8, Vougioukas 6, Calathes 17; Perperoglou 5, Batiste 16, Nicholas 3, Tsartsaris 2. N.e.: Tepic, Maric, Kaimakoglou. All.: Obradovic.
Montepaschi Siena: Zisis 4, Hairston 12, Rakovic 10, Moss 6, Stonerook 4; McCalebb 7, Carraretto 2, Lavrinovic 7, Kaukenas 13, Ress 0, Akindele 4, Jaric 0. All.: Pianigiani.