Come accaduto nelle ultime giornate, esiste una variabile che sembra influire molto sulle vittorie del Milan di Allegri, ma non stiamo parlando delle visite di Berlusconi a Milanello che, soprattutto nelle ultime settimane, hanno assunto il carattere di pre-campagna elettorale. L’argomento in questione sono gli errori arbitrali che hanno condizionato le ultime gare dei rossoneri e, in ordine cronologico, anche quella contro il Torino, aldilà del pesante passivo per i granata con cui si è poi conclusa.
Torino-Milan – Su tutti, sono soprattutto due gli episodi in cui l’arbitro Romeo di Verona ha preso la decisione sbagliata. In primis, non ha fischiato un evidente fallo di Yepes in area intento a trattenere Rolando Bianchi: il calcio di rigore sembrava nettissimo anche perchè la trattenuta è molto vistosa ed era davvero difficile non vederla. Inoltre, la rete del 3-1 realizzata da Giampaolo Pazzini è viziata da un fallo dell’attaccante milanista ai danni del difensore granata Salvatore Masiello, ed è la stessa dinamica dell’azione a far capire che tutti si attendano che l’azione venga fermata: lo stesso Pazzini sembra attendere il fischio dell’arbitro che avrebbe dovuto annullare il gol che, però, non arriverà ed il Pazzo batte a rete.
Precedenti errori arbitrali pro Milan – Come detto, la gara di ieri sembra confermare un trend, positivo per il Milan e negativo per i fischietti, che prosegue da almeno quattro giornate, a partire proprio da Milan-Juventus a San Siro quando i rossoneri vinsero per 1-0, pur meritando la vittoria sul campo, con un rigore per “fallo di ascella” di Mauricio Isla, realizzato poi da Robinho, e che nel post partita suscitò anche le battute di Galliani, che chiese l’intervento del Dottor House per capire se l’ascella fosse parte del braccio oppure no.
Ma, se in quell’occasione il coefficiente di difficoltà della decisione arbitrale era più elevato (considerando il movimento scomposto con il braccio alzato di Isla, ndr) nella gara disputata a Catania del 30 Novembre, il Milan ha beneficiato di un gol (quello del momentaneo 1-1, ndr) in nettissimo fuorigioco accordato a Stefan El Shaarawy, con una posizione irregolare del “Faraone” di circa un metro: un fatto grave e troppo grossolano che, in quell’occasione, scatenò l’ira degli etnei e che è costato al guardalinee Rosi, assistente di Orsato in quella occasione, un mese di sospensione.
Errori arbitrali di giornata – Nella sedicesima giornata di serie A soltanto Torino-Milan è stata viziata da pesanti errori arbitrali, considerando che le altre direzioni di gara non hanno presentato sviste clamorose, fatta eccezione per la mancata espulsione in Roma-Fiorentina, giocata sabato sera all’Olimpico, di Olivera. Il giocatore Viola, infatti, dopo aver fatto fallo calpesta volontariamente il romanista Pjanic e innesca un parapiglia in campo. L’espulsione diretta avrebbe reso giustizia ma, invece, il direttore di gara Banti di Livorno decide di comminare soltanto un cartellino giallo ad Olivera. In Palermo-Juventus, invece, nel secondo tempo i rosanero reclamano un rigore per fallo di mano di Andrea Pirlo: l’arbitro De Marco non concede il penalty, che non sarebbe stato giusto, ma sbaglia nel non accordare la punizione dal limite perchè il fallo c’è ma avviene fuori dall’area di rigore.