Il Pallonaro

Eleonora Binazzi, “Muro” viola del Firenze

Difensore centrale roccioso, con gran senso della posizione e difficile da superare nell’uno contro uno. Abile a gestire la difesa e a guidare i movimenti delle compagne nella fase difensiva, stiamo parlando della muraglia viola, Eleonora Binazzi. 

Nata a Bagno a Ripoli il 17 febbraio 1990, Eleonora ha da sempre vestito la maglia del Firenze.

Conosciamo meglio questo difensore che anche nella stagione in corso ha dimostrato tutte le sue qualità, sia come caratteristiche sul campo sia per la leadership con cui guida le colleghe del reparto arretrato, sia nelle azioni di gioco, sia sui calci piazzati.

Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

Mi è sempre piaciuto giocare a calcio sin piccola, ma non ho mai giocato in società maschili perchè mia mamma non voleva. Però ho sempre giocato a scuola e ai giardini con mio fratello e i miei amici. Solo a 14 anni ho iniziato a giocare a San Marcellino grazie anche a mister Ciolli, il mio primo allenatore (professore di ed.fisica che girava per le scuole a vedere un po’ chi potesse essere più o meno portato).

Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?

Non ho un vero idolo a cui ispirarmi, sono tanti i giocatori forti e bravi, però se dovessi sceglierne uno, per rimanere in ambito Fiorentina (la squadra che tifo) il giocatore che più mi piace e rappresenta, è Gonzalo Rodriguez visto che faccio il suo stesso ruolo.

Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?

Purtroppo non seguo molto il calcio femminile all’estero, quindi sinceramente non saprei.

Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

Vedendo i risultati della nazionale maggiore e dei nostri club all’estero, si nota un abisso tra l’Italia ed il resto d’Europa e del mondo, cosa pensi che manchi al nostro movimento per poter crescere e competere?

Sicuramente manca la visibilità. Purtroppo quello che conta in Italia è solo il calcio maschile che va a coprire non solo il femminile ma tanti altri bellissimi sport. Poi sicuramente se le società femminili fossero legate a quelle maschili sarebbe tutto diverso, anche solo per una questione di soldi si potrebbero fare tantissime cose, a partire dagli impianti sportivi, nel rendere professioniste le atlete (il massimo campionato femminile è considerato dilettantistico) e tante altre cose.

Venendo all’attualità, sei una vera e propria bandiera del Firenze, qual è il tuo rapporto con la maglia viola?

Ho sempre giocato qui a Firenze, quindi il legame con la maglia è molto forte.

Eleonora Binazzi | © Fotografia Cristiano Luca Martini, su concessione Ufficio Stampa A.C.F. Firenze Mattia Martini.

Siamo al termine della stagione, un’annata che vi ha visto partire bene e poi avere qualche alto e basso, come la giudichi?

Penso che l’annata sia da incorniciare visto i risultati ottenuti. Non è mai stato fatto meglio di cosi e credo che comunque durante l’anno sia normale avere dei cali (magari lavoreremo per averne il meno possibile) però mi ritengo soddisfatta dell’annata sperando ormai di chiudere in bellezza con l’ultima di campionato terminando quinte se non addirittura quarte!

Dal punto di vista tuo personale, come giudichi le tue prestazioni di questo 2014/15?

Personalmente penso di aver fatto un buon campionato, in linea comunque con l’andatura della squadra avendo anche io i miei alti e bassi.

Veniamo ad un’analisi tecnica, sei un difensore centrale di esperienza in quale zona della difesa pensi di rendere meglio? Qual è il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?

Per il modulo con cui giochiamo noi (5-3-2) il ruolo dove rendo meglio è il centrale. Se poi giochiamo a 4 magari posso avere un pò più di difficoltà viste le mie caratteristiche.
Penso che l’organizzazione di gioco (visto il ruolo che ricopro) possa essere una mia qualità, mentre per quanto riguarda le cose da migliorare direi che non sono molto veloce.

Tra le tue compagne c’è qualche giovane talentuosa che a tuo parere può avere un futuro brillante?

La nostra squadra è formata da tantissime giovani brave e promettenti, dal portiere, ai difensori, ai centrocampisti e agli attaccanti. Se dovessi fare un nome direi Alice Tortelli, classe 1998 difensore, che ha grandi qualità.

C’è uno stadio in cui ti piacerebbe giocare?

Mi piacerebbe giocare nello stadio della mia squadra, la Fiorentina, e quindi l’Artemio Franchi.

Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

Penso che il calcio femminile sia ancora uno sport puro e pulito a differenza del maschile dove quello che conta sono soltanto i soldi.

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