E’ la vigilia di Inter – Juve. Del Neri: “Non firmo per il pari”. Benitez: “E’ come Real – Barça”

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Sarà il derby d’Italia numero 155 in Serie A quello che andrà in scena domani sera a San Siro. Inter – Juventus è sempre stata una sfida dal sapore particolare non solo in campo ma anche fuori, infiammata in quest’ultimo periodo dalle note vicende di Calciopoli bis con il club bianconero che, attraverso il presidente Andrea Agnelli, ha fatto sapere che andrà fino in fondo per chiedere uniformità di giudizio nei confronti dei rivali nerazzurri in relazione a quanto sta emergendo nel processo in corso a Napoli.

E’ come ogni vigilia che si rispetti i due tecnici, Del Neri da una parte e Benitez dall’altra, hanno affrontato le rispettive conferenze stampa cercando di caricare al massimo, attraverso le proprie dichiarazioni, i gruppi a loro disposizione.

Il tecnico dei campioni d’Italia Benitez è fiducioso e sicuro di sè in vista del big match di domani sera:

  • Affronteremo la Juventus, una squadra forte e che quest’anno è cambiata molto. Avrà fame di vincere e per noi sarà una partita difficile e ad alta intensità. Noi, però, abbiamo fiducia in noi stessi, nei nostri tifosi e possiamo vincere contro chiunque. Inter – Juve è come Liverpool – Manchester United in Inghilterra o Barcellona – Real Madrid in Spagna. Credo che la rivalità sia più o meno la stessa. Questa è una partita che tutti gli allenatori vogliono vincere, solo che ognuno ha un modo diverso di dimostrarlo. Dentro sono emozionato, a me piace vincere come nessun altro“.

Riguardo la formazione che Benitez intende schierare con capitan Zanetti, Samuel e Pandev che sono out, il tecnico precisa:

  • Il rombo? Se c’è bisogno di cambiare lo faremo. Con Sneijder, Pandev, Milito ed Eto’o in campo abbiamo più qualità e giocatori con una mentalità offensiva, ma stiamo cercando il giusto equilibrio fra difesa e attacco. Milito? Si è allenato e ci sono buone possibilità che giochi dall’inizio“.

Infine un commento sul suo mancato trasferimento alla Juventus a giugno quando tutto ormai sembrava già fatto:

  • Si è scritto tanto su questo argomento ma io ho molto rispetto per Del Neri. Sta facendo un grande lavoro e io sono orgoglioso di essere alla guida dell’Inter“.

Dall’altra parte della barricata Del Neri, che si appresta a disputare il suo primo derby d’Italia come il collega Benitez, si mostra sereno, voglioso di vittoria ed evita qualsiasi discorso riguardante Calciopoli:

  • Domani si affronteranno due squadre di grande spessore, che hanno sempre combattuto intensamente in queste partite. Da questo punto di vista è una sfida particolare. Non posso sapere come fosse prima di Calciopoli perché non c’ero. Chiaro che c’è un antagonismo di vecchia data, ma noi dobbiamo pensare a fare calcio sul campo, di Calciopoli ci deve interessare poco. Per battere l’Inter servono grande aggressività e grande intensità. Io non firmo mai per un pareggio, mai. Noi sentiamo l’affetto dei nostri tifosi, non la pressione, abbiamo giocatori abituati a match come questi: Pepe per esempio ha giocato tante partite con la Nazionale, Krasic pure. Non soffriranno questo tipo di ambiente. Ovvio però che questa è una sfida nella sfida e cercheremo di fare ancora meglio rispetto alle altre volte. Noi dobbiamo solo andare a ricercare la prestazione e cercare i miglioramenti, prestando grande attenzione a una squadra che l’anno scorso ha vinto in Italia e in Europa. Il pareggio di Manchester ha dato energie positive alla squadra, possiamo combattere con squadre di livello. Ma, attenzione, tutto questo non deve sfociare in presunzione“.

La conferenza stampa termina con un accenno alla formazione:

  • Amauri? Se sta bene gioca, altrimenti nemmeno lo convoco. De Ceglie? Aveva bisogno di riposare perchè aveva giocato tutte le partite. L’infortunio da questo punto di vista gli ha fatto bene. Se Marchisio e Melo giocheranno? Più facile Melo e Aquilani“.

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