Il cauto ottimismo manifestato venerdi da Massimo Moratti non era giustificato il procuratore federale Stefano Palazzi nella sua relazione infatti evidenzia la cattiva condotta di Giacinto Facchetti e Massimo Moratti. I due cercavano di condizionare l’esito delle partite facendo pressione sui designatori Bergamo e Paieretto e su altri componenti del mondo arbitrale. “Questo Ufficio ritiene che le condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale”. La tanto decantata rete di rapporti del sistema moggiano viene ritrovata nei legami di Moratti e sopratutto Facchetti con i designatori “Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni oggetto di intercettazione telefonica, emerge l’esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo”“La suddetta finalità veniva perseguita sostanzialmente attraverso una frequente corrispondenza telefonica fra i soggetti menzionati, alla base della quale vi era un consolidato rapporto di amicizia, come evidenziato dal tenore particolarmente confidenziale delle conversazioni in atti”. Secondo Palazzi, “assume una portata decisiva la circostanza che le conversazioni citate intervengono spesso in prossimità delle gare che dovrà disputare l’Inter e che oggetto delle stesse sono proprio gli arbitri e gli assistenti impegnati con tale squadra”. A questo punto sembra scontato la revoca dello scudetto 2006 ma il mondo dello sport deve interrogarsi sul perchè questa parte dell’inchiesta è stata tenuta al coperto allora viziando sul nascere il nuovo campionato avvantaggiando l’Inter non solo nel 2006 ma anche nei campionati successivi. Scudetto 2006, Moratti rinunci alla prescrizione Leggi le 72 pagine della relazione di Palazzi