Il “caso-Amauri” si arricchisce di una nuova puntata. Dopo le critiche di Gattuso, è arrivata una sorta di riapertura da parte di Carlos Dunga. “Indipendentemente dal fatto di essere Amauri, o un altro giocatore – ha ribadito il ct del Brasile – le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Noi diamo a tutti l’opportunità. Dipende da come vanno gli altri attaccanti e da come va lui. Il Brasile in quel ruolo ha molte opzioni”.
Insomma, secondo Dunga tutto dipende dal giocatore: “Non è l’allenatore che decide se le porte sono chiuse o aperte, sono loro che in campo devono dimostrare se continuare a lasciarla aperta o meno. Devi star bene nel momento in cui vieni chiamato, continuare a fare bene, non puoi mollare”.
Dopo essere stato bloccato dalla Juve, che gli ha negato il “visto” per la sfida con l’Italia, Amauri potrebbe avere un’altra chance, ma prima dovrà vincere una concorrenza super agguerrita. “Abbiamo Luis Fabiano, Scarpa d’Oro lo scorso anno, che fa gol tutte le volte in Nazionale, Adriano, che ha giocato tre partite e fatto due gol, c’è Pato, che è in crescita, e altri. Bisogna portare in nazionale giocatori con diverse caratteristiche”, ha spiegato Dunga.
Quanto all’incertezza sulla nazionalità, il commissario tecnico verdeoro difende lo juventino, rispondendo indirettamente a Gattuso: “Solamente sentendo sulla propria pelle questa decisione, si può dare un giudizio. Per gli altri, dare un giudizio è molto facile”.
fonte:sportmediaset