Dossier Luciano Moggi Tavaroli inguaia Moratti

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luciano moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

Ancora Giuliano Tavaroli protagonista. Stavolta l’ex capo della security di Telecom e Pirelli, ascoltato con riferimento al processo sui dossieri illegali, ha dato conferma di aver ricevuto da parte dell’Inter l’incarico di spiare anche l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, condannato poi nell’ambito dell’inchiesta calciopoli. Tavaroli ha asserito che i report riguardanti l’allora dirigente dei bianconeri furono consegnati direttamente a Giacinto Facchetti, a quei tempi vice presidente dei nerazzurri milanesi, ma ha detto di non sapere se lo stesso poi ebbe contatti in tal senso con Massimo Moratti.

Prima di Moggi a Tavaroli fu chiesto anche un dossier su De Santis, a quell’epoca arbitro, mentre l’ex capo security di Telecom ha detto di non ricordare se furono svolte delle attività che riguardassero Antonio Giraudo, amministratore delegato della Juventus all’epoca. Un’altra importante rilevazione di Tavaroli è arrivata con riferimento al caso del dossier su Moggi: sembrerebbe infatti che fu Adamo Bove, a quei tempi dirigente di Telecom e poi morto suicida, a svolgere l’analisi del traffico telefonico dell’allora dirigente bianconero.

Luciano Moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

L’obiettivo di questa attività di spionaggio nei confronti di Moggi nacque dopo alcune dichiarazioni ricevute dall’Inter, attraverso un arbitro, con riferimento a delle possibili frodi fiscali. Una vicenda a tinte fosche dunque, e il fatto che in ballo vi siano due persone non più in vita come Facchetti e Bove complica ancor di più la situazione per chi sta conducendo l’inchiesta. Staremo a vedere se nei prossimi giorni ci saranno ulteriori novità in merito alla questione, ma sembra comunque che le cose andranno ancora per le lunghe. Con buona pace dei tifosi juventini e dello stesso Moggi che a distanza di anni non dimenticano quanto accaduto, specie in relazione alla retrocessione in B e soprattutto agli scudetti che seguirono all’inchiesta calciopoli. Procedimenti diversi ovviamente, ma accomunati da quest’attività di spionaggio che diede un po’ il via a tutto.

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