La Coppa America nei quarti, ma anche la fase a gironi, aveva fatto le fortune degli scommettitori più arditi regalando sorprese su sorprese disattendendo di fatto i pronostici della vigilia. Dopo l’eliminazione di Argentina e Brasile lo scomodo ruolo di protagonista è andato di diritto all’Uruguay di Tabarez. La Celeste dopo il quarto posto in Sudafrica conferma quanto di esser l’organico più competitivo del Sudamerica centrando la finale avendo quindi la possibilità di staccare l’Argentina in testa alla classifica di più titoli conseguiti. L’undici di Tabarez è un mix interessante tra qualità e concretezza, senza fronzoli in difesa, l’Uruguay con l’assenza di Cavani pur perdendo una potenziale bocca di fuoco è ancora più coperta e difficile da metter in difficoltà. La partita con il Peru è stata tattica e senza acuti importanti per quasi un ora con le due squadre eccessivamente timorose. La svolta alla partita arriva nel primo quartod’ora del secondo tempo grazie alla straordinaria intesa tra Forlan (stranamente ancora a secco) e Suarez. Il bomber dei Sottomarini propizia la prima rete con una bomba non trattenuta da Fernandez sulla cui respinta arriva Suarez. Lo stesso attaccante del Liverpool raddoppia dopo pochi minuti evitando di fatto la reazione del Peru. L’Uruguay vola in finale e aspetta il match tra Paraguay e Venezuela di questa notte per sapere chi sarà la rivale. Il Peru di Makarian paga forse un atteggiamento troppo difensivista, nel finale di gara è stato espulso il viola Vargas.