“Solo” un’ora e mezza è durato l’interrogatorio di Cristiano Doni, molto meno rispetto ad alcuni svolti nei giorni scorsi, ma presso la sede della Procura Federale ieri mattina l’interrogatorio del capitano dell’Atalanta era uno dei più attesi. Doni è stato ascoltato alle 10 del mattino da Loli Piccolomini, il vice di Stefano Palazzi, nella sede di Via Po, che lo ha interrogato sulle tre partite “sospettate di combine”, in cui il giocatore sarebbe stato coinvolto da Pirani ed Erodiani, con un ruolo rilevante nell’organizzazione: Ascoli – Atalanta, Atalanta – Piacenza, Padova – Atalanta, svoltesi tutte nello scorso mese di Marzo. Al termine dell’interrogatorio, però, Cristiano Doni si è detto soddisfatto dell’incontro svoltosi presso la Procura Federale, nel quale ha potuto mettere in luce le sue ragioni circa la sua estraneità alle accuse che lo coinvolgono, oltre che rammaricarsi per essere stato coinvolto in questioni riguardanti illeciti sportivi. Per tali ragioni, inoltre, il legale di Doni, Salvatore Pino, ha anche preannunciato che saranno esposte querele contro diversi quotidiani sportivi per come hanno etichettato, nelle settimane calde dello scandalo scommessopoli, il suo assistito.