Vi era molta attesa a Parigi, stadio Saint Denis, teatro nel 2003 della favola mondiale di Giuseppe Gibilisco, per il primo incontro-scontro dei due amici-rivali Asafa Powell ed Usain Bolt. Beh se l’ attesa era tanta, la gara non lo è stato altrettanto con Bolt che si è rivelato assolutamente inavvicinabile dagli altri essere umani. il tre volte campione olimpico e mondiale ha vinto, pur non essendo al meglio in 9”84 relegando il buon Asafa in seconda posizione a 7/100.
La sorpresa è arrivata nella gara dei 110hs uomini dove, l’ americano Oliver è andato vicinissimo a strappare il record del mondo al cubano Robles. Oliver, autore di una partenza così così, non appena messosi in moto è risultanto devastante chiudendo in 12″89 (+0.5 m/s), diventando così il terzo di sempre, a 2/100 dal record del cubano Dayron Robles e a uno dal cinese Liu Xiang. Il meeting ha regalato anche altre prestazioni di livello con lo statunitense Jeremy Wariner nei 400 (44″49), del keniano Brimin Kipruto nei 3000 siepi (8’00″90), della russa Anna Alminova nei 1500 (un sontuoso 3’57″65) e della keniana Vivian Cheruiyot nei 5000 (14’27″41). Bene anche il francese Renaud Lavillenie nell’asta (vittoria a 5.91 e tre tentativi falliti a 6.07) e la Vlasic che con 2.02m, nell’ alto ha la meglio nei confronti dell’ americana Howard che si ferma due centimetri più giù.
In casa italiana, segnali positivi, in ottica europei di Barcellona da parte della staffetta 4X100 composta da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Giovanni Tomasicchio, seconda in 37″75, a 5/100 dalla Gran Bretagna e con la Francia fuori dopo 80 metri (infortunio di Pognon). Mentre non buone le prove offerte dagli altri azzurri presenti nella capitale francese con Giuseppe Gibilisco (5.40 nell’asta), Fabrizio Donato (16.74 nel triplo) ed Elisa Cusma (ritirata nei 1500).