Un quinto posto che sembra essere diventata una maledizione per Federica Pellegrini a questi Giochi Olimpici di Londra 2012: nella finale dei 200 sl la nuotatrice azzurra si è infatti dovuta accontentare della quinta posizione come era successo nell’altra deludente finale dei 400 sl. Si chiude così un’era fatta di successi e di vittorie importanti impreziosite da tanti record che la Pellegrini ha messo a segno durante la sua carriera e che nessuno è riuscito a battere neppure in queste gare olimpiche.
Inutile nascondere la delusione sottolineando anche il fatto che dopo quattro giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici l’Italnuoto non è riuscita a portare a casa nessuna medaglia: il flop di Super Fede va infatti ad aggiungersi a quello di Filippo Magnini, di Fabio Scozzoli, di Luca Dotto e di tutti gli altri nuotatori che sono scesi in vasca. Tutto questo sembra quindi andare a favore di quanto dichiarato oggi da Re Magno, il quale ha voluto puntare il dito contro il lavoro dello staff della Federnuoto italiana, e che anche Federica ha confermato con queste parole:
“Bisogna accettare tutto: purtroppo la vita è fatta di vittorie e di sconfitte e io oggi ho perso. Sicuramente non ero in condizione per disputare un’Olimpiade con avversarie che sono arrivate molto preparate, ora che sono finite le gare posso dirlo, un motivo purtroppo c’è se non sono riuscita nemmeno ad abbassare il tempo di ieri in semifinale. Come ha detto Filippo non siamo in condizione fisica per gareggiare con i più forti e poi quello che ci fa pensare più di tutto è che non abbiamo fatto nemmeno i risultati minimi che pensavamo di fare. Non do assolutamente la colpa a qualcuno in particolare del mio team ma neanche a me stessa: i motivi di questi insuccessi saranno altri, forse il cambiamento di tipo di allenamento, forse un sovraccarico, non saprei dirlo ora. Quello che è certo è che mi spiace staccare in questo modo, però devo proprio prendermi un anno di pausa dalle gare individuali, dato che sarò comunque presente con la staffetta: io vado a casa a testa alta, perchè ho cercato di dare il massimo, il problema è che le altre atlete erano nettamente più in forma di me”.
La gara è stata infatti vinta dall’americana Allison Schmitt, la quale è partita fortissima fin dai primi metri andando a chiudere con il tempo di 1’53″61: dietro di lei la tanto attesa Camille Muffat, si è guadagnata la medaglia d’argento con un 1’55″58 mentre la medaglia di bronzo è andata all’australiana Bronte Barratt. Per la veneta un bruttissimo 1’56″73, tempo che le è valso solamente il quinto posto.