Il ritorno di Delio Rossi al Barbera in veste di allenatore della Fiorentina, nel confronto con la sua ex squadra rosanero, sarà un vero e proprio derby, parola del presidente Maurizio Zamparini.
Il mister della Fiorentina, dunque, verrà accolto da un’atmosfera incandescente in Sicilia, soprattutto grazie alle dichiarazioni del vulcanico presidente, che sembra avere ancora un conto in sospeso con il suo ex allenatore, con il quale ha vissuto un rapporto in stile “odi et amo”, anche a causa di un’eccessiva similutudine caratteriale, che, a lungo andare, ha finito per rendere incompatibile il rapporto professionale fra i due.
Per caricare la vigilia, dunque, Zamparini decide di puntare l’attenzione sui precedenti non fortunati per la sua squadra contro i Viola, ricordando alcune sviste arbitrali che condizionarono il risultato, in occasione di gol dubbi realizzati da Mutu e Gilardino.
Il presente rosanero, però, assume ora priorità e riguarda soltanto Devis Mangia, un tecnico che il presidente Zamparini stima veramente molto ed al quale ha deciso di concedere fiducia, anche perchè gli ricorda proprio “il primo Delio Rossi”, nella sua esperienza alla Salernitana. Tuttavia, il Palermo non soddisfa pienamente il Presidente, soprattutto per lo stentato rendimento in trasferta, anche se la classifica compatta rende meno visibili le difficoltà riscontrate dai siciliani fuori dalle mura amiche.
Per mister Rossi, però, dopo il non semplice passaggio del turno ottenuto in Coppa Italia grazie alla vittoria nel Derby toscano contro l’Empoli, con il consueto pragmatismo che lo contraddistingue, le tematiche che ruotano attorno agli amarcord palermitani non sembrano di primo piano: prima di tutto le questioni di campo anche se, anche per un uomo “tutto d’un pezzo” come lui, sarà difficile reggere all’emozione di un tuffo nei ricordi, dopo un’esperienza tanto intensa come quella Palermitana, dalla quale “è uscito in punta di piedi”, come lui stesso disse al momento dei saluti.