Delio Rossi si scusa. Non con Burdisso

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Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | © Claudio Villa/Getty Images

Durante Sampdoria-Roma l’episodio del dito medio di Delio Rossi rivolto alla panchina giallorossa ed anche all’indirizzo di capitan Francesco Totti che poi si è avvicinato per un chiarimento. Il gesto ha suscitato ovviamente l’ira ed il risentimento di molti romanisti, tra cui anche Daniele De Rossi che nel post-gara aveva commentato in maniera molto dura il comportamento del tecnico della Sampdoria facendo leva sul fatto che non fosse la prima volta che si rendesse protagonista di episodi sopra le righe, così come accaduto durante la sua esperienza alla Fiorentina quando colpì Ljajic con uno schiaffo “reagendo” ad un suo malumore connesso ad una sostituzione. In più, durante la gara di domenica scorsa a Marassi Delio Rossi è stato espulso dal direttore di gara ed, uscendo dal campo, ha avuto un  forte diverbio anche con il romanista Nicolas Burdisso, che ha completato il suo “pomeriggio da dimenticare”, a parte la soddisfazione per la vittoria ottenuta contro la Roma.

Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | ©  Claudio Villa/Getty Images
Delio Rossi si scusa, ma non con Burdisso | © Claudio Villa/Getty Images

Nel post-gara, poi, Delio Rossi aveva voluto ridimensionare l’accaduto, definendolo semplicemente come “questioni di campo” senza andare ad alimentare ulteriori polemiche e cercando di chiudere la questione in maniera sbrigativa e, soprattutto, negando di aver compiuto quel gestaccio: invece, poi, la diffusione delle fotografie che lo ritraevano proprio mentre rivolgeva il gestaccio sono state una prova “inconfutabile” e, dunque, Delio Rossi ha deciso di scusarsi pubblicamente per quel dito medio, anche perchè il Giudice Sportivo ha provveduto a squalificarlo per due giornate motivando così il provvedimento:“per avere al 48° del secondo tempo con plateale gestualità, assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti di un calciatore avversario” e rafforzando la portata della decisione sottolineando che tale “infrazione” è stata rilevata da un assistente.

A questo punto, dunque, Delio Rossi ha deciso di fare mea culpa a metà, scusandosi e sottolineando il suo “rammarico” per l’episodio, precisando di “aver sempre dato e preteso rispetto, non tollero gli insulti senza motivo”, ed andando così ad attribuire parte delle responsabilità della sua reazione a chi lo ha provocato, come ad evidenziare il nesso di causa-effetto che riguarderebbe, secondo Delio Rossi, Nicolas Burdisso reo di essersi rivolto verso di lui ed averlo insultato da lontano e che, per questo motivo, non avrebbe alcun motivo “per scusarsi con lui”. Proprio per tale ragione, schierandosi al fianco di Nicolas Burdisso, la Roma ha deciso di emettere un comunicato ufficiale con cui prende una posizione decisa contro le parole di Delio Rossi, affermando che nessun tesserato dell’ As Roma ha insultato il tecnico della Sampdoria e che “il deprecabile gesto da lui compiuto non è ascrivibile a un comportamento dei calciatori della Roma”.

La società della Sampdoria, dal canto suo, ha voluto uniformarsi alla decisione di punire il tecnico giunta dal Giudice Sportivo comminando una multa al proprio allenatore, proprio per sottolineare il suo errore ed il fatto che chi ricopre un ruolo importante non può incorrere in simili situazioni. L’aspetto lodevole è che tale multa avrà un fine nobile e  verrà devoluta in beneficenza all’Ospedale Gaslini di Genova, con l’auspicio che il tecnico abbia compreso la “lezione” così come lui stesso ha promesso: “non voglio più rubare la scena con brutti episodi, meglio far parlare con i risultati”.

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