Del Piero “Godo ma soffro in panchina”

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Alex Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

Dopo la vittoria di domenica col Palermo che ha portato il primato in classifica, dal suo sito ufficiale il capitano Alessandro Del Piero ha scritto:

“La vittoria contro il Palermo segna un altro passo importante nella nostra stagione, il risultato netto non deve fare pensare che sia stato facile, ricordando i precedenti degli anni passati. Siamo rimasti in testa alla classifica, e con una partita in meno da giocare, e abbiamo assorbito bene la lunga sosta. E’ un momento molto positivo e per farlo rimanere tale dobbiamo continuare a pensare che non abbiamo ancora fatto nulla, e giocare con la stessa fame con cui abbiamo voluto la partita di ieri. Alla prossima! Alessandro”.

Alex Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

Nonostante la gioia per la bella prestazione della Juventus che ha riportato il primato in classifica, Alessandro Del Piero non perde occasione di ribadire tutta la sua sofferenza per le troppe panchine a cui ormai siamo abituati a vederlo. Approfittando di una domanda nel corso della conferenza di presentazione delle Adizero F50 miCoach, il capitano bianconero rivela:

“Sono strafelice per il nostro momento, ma è altrettanto innegabile che in panchina si soffre perchè dentro ho ancora il fuoco. Il fatto che io gioco poco non cambia che io sono il capitano della squadra, come i miei compagni hanno ribadito nelle interviste e in ogni allenamento”.

Del Piero ha affrontato l’argomento anche con una buona dose di umorismo. In mattinata ha partecipato agli ultimi minuti di una partita fra giornalisti organizzata da Adidas per presentare il nuovo modello di scarpe da calcio, e a chi gli chiedeva scherzando in quale ruolo preferisse giocare, l’attaccante juventino ha indicato il bordo del campo sorridendo: “Ultimamente di solito sto in panchina…”.

In conferenza stampa il capitano ha anche chiarito che non ha alcun problema ad adattarsi al modulo scelto dall’allenatore Antonio Conte:

“La voglia di giocare è tanta, chiaramente. Posso giocare in tutti i ruoli d’attacco, l’ho già fatto e non è un problema. Comunque spero di segnare presto il mio primo gol nel nuovo stadio della Juventus”.

Inevitabile la domanda su cosa si aspettasse dal futuro in bianconero, argomento che, dopo l’annuncio di Agnelli avvenuto lo scorso ottobre, Alex ha sempre preferito dribblare:

È talmente bello questo momento con la Juve prima in campionato che non vedo perchè dobbiamo pensare al mio futuro. Il futuro è sabato, non voglio pensare a cosa accadrà da giugno in poi. Molti hanno strabuzzato gli occhi quando ho detto che avrei giocato fino a 40 anni, così mi sono ricreduto, dovrò continuare fino a 42… Scherzi a parte, ancora qualche anno, il calcio è la mia passione e mi diverto. Non voglio pensare a quello che farò da giugno in poi, penso a me da qui a giugno e basta, mio fratello si occupa del mio futuro, saranno problemi suoi. Io non sto cercando nulla, voglio solo godermi ogni singolo momento con la Juventus da qui alla fine e poi vediamo cosa accade”.

A chi gli chiedeva un commento sul tavolo della pace su calciopoli invocato dallo stesso presidente Agnelli, Del Piero ha risposto:

“Ho risposto non so quante volte a queste domande, non voglio essere noioso e ripetitivo, sono cose che mi riguardano fino a un certo punto, a me interessa quello che ho fatto in campo con avversari e compagni.L’unica certezza per me è il campo, è solo lui il vero giudice, anche se questa parola non mi piace. Il resto spetta a presidenti, avvocati e federazione”.

Infine qualche battuta sulle rivali per la corsa allo scudetto impegnate quasi tutte nelle coppe europee:

“Il Milan mi sembra la squadra favorita, ma attenzione anche alla Roma, al Napoli, alla Lazio e all’Inter, che rientrera’ nella corsa. Il futuro per noi e’ sabato, andiamo incontro a partite delicate e dovremo essere forti […] Per chi resta fuori il fatto di non avere le coppe è un aspetto negativo perché ci sono meno occasioni per giocare, ma in compenso abbiamo la possibilità di preparare meglio le partite sia dal punto di vista mentale che fisico e tattico, cosa che abbiamo pagato lo scorso anno”.

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