Finalmente Gigi Del Neri può ritrovare la sua creatura, il 4-4-2 cui è rimasto sempre fedele, ma che per esigenze dettate da infortuni continui ha dovuto abbandonare spesso nel corso della sfortunata stagione attuale. In particolare il 4-4-2, il più classico dei moduli, ha bisogno di interpreti che lo sappiano plasmare a dovere, che sappiano personalizzarlo: in casa bianconera chi meglio di Alex Del Piero può racchiudere in se queste caratteristiche, condite dal suo genio intramontabile?
Il capitano ritornerà da titolare, da protagonista, riprendendo per mano la sua squadra dopo uno stop dovuto ad un acciacco muscolare rimediato in allenamento. Era rientrato nella ripresa della gara contro la Fiorentina, apportando brio e creando le poche occasioni pericolose che la squadra ha realizzato nell’area Viola. Una presenza la sua, che dà morale a tutto l’ambiente, un punto di riferimento imprescindibile che rappresenta e rappresenterà ancora il fulcro dello spogliatoio, soprattutto con il rinnovo del contratto che sembra ora molto più vicino e che lo porterà a disputare nel nuovo stadio di proprietà della Juve almeno un’altra stagione.
Alex, così come tutto l’ambiente, non può essere soddisfatto della stagione effettuata, fatta di alti e bassi, (meno i primi dei secondi), di crisi nate e superate, e poi di nuovo rinate e risuperate, come su un’altalena incontrollabile. L’obiettivo del quarto posto, al di là dei proclami ufficiali di Del Neri, è ormai una chimera irragiungibile e, pertanto, conviene metter da parte le ambizioni impossibili per concentrarsi totalmente sul presente, che significa il “magro” traguardo della qualificazione in Europa League, mettendo la freccia e spostandosi sulla corsia di sorpasso per lasciarsi alle spalle la Roma, ora ad un punto di vantaggio in classifica.
Il 4-4-2, in particolare, consente ad Alex di giocare più vicino alla porta, e di dare man forte al compagno di reparto, il suo omonimo Alessandro Matri, un centravanti dalla vena realizzativa molto prolifica che potrebbe aumentare le sue realizzazioni se supportato sempre dalla fantasia e dalle pennellate di Pinturicchio.
In questo modo anche gli equilibri degli altri reparti sarebbero rispettati: la fascia di Krasic e la solidità di centrocampo di Felipe Melo, l’ordine di idee di Alberto Aquilani, la grinta ed i piedi buoni di Claudio Marchisio.
Contro il Catania sabato sera all’Olimpico, inoltre, il tecnico friulano potrebbe ritrovare in campo anche Giorgio Chiellini, fermo dall’infortunio riportato in Nazionale nel mese di Marzo, il quale ritornerebbe a guidare il reparto arretrato tante volte messo in discussione nel corso della stagione per l’eccessiva perforabilità mostrata.
Nel caso in cui Del Neri volesse adottare una condotta più prudente, il difensore azzurro potrebbe sedere in panchina ed entrare a gara in corso dando spazio dal primo minuto alla coppia di centrali “double B” Bonucci – Barzagli, con in porta Gigi Buffon e confermando sugli esterni Fabio Grosso e Marco Motta che, dopo un periodo di appannamento, ha ritrovato una serie di buone gare confermando il giudizio positivo che l’allenatore di Aquileia aveva espresso su di lui ad inizio stagione. Inoltre potrebbe tornare a disposizione anche Paolo De Ceglie, reduce da un infortunio che lo ha costretto a saltare gran parte della stagione.
Non c’è lo scudetto in palio, nè altri obiettivi di prestigio. Ma per le ultime cinque gare di campionato Gigi Del Neri avrà la consolazione di poter schierare in campo la squadra ideale, il meglio che l’organico bianconero può offrirgli dovendo paradossalmente affrontare anche problemi di graditissima abbondanza. Naturale che possa avere un po’ di rammarico per non aver potuto attingere nei momenti caldi della stagione a tutti i suoi uomini, naturale che potrebbe a fine stagione pagare dazio anche a causa di questo (che non è una colpa sua). Nella volata finale, però, i tifosi e la dirigenza potranno vedere in campo la vera Juve, fra rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato, e correzioni necessarie da apportare in vista della prossima stagione.