L’apolide Zlatan Ibrahimovic non sbaglia un colpo. Al suo debutto con la maglia del Paris Saint Germainl’ex attaccante del Milan impiega soltanto due minuti prima di segnare il primo gol per il club parigino. L’amichevole contro il DC United in terra statunitense si concluderà alla fine in parità (1-1), risultato che non offusca la stella dello svedese, apparso già in discreta forma dopo la breve parentesi agli Europei di calcio con la Nazionale scandinava. La squadra si è subito “modellata” sulle orme di Zlatan, che è divenuto fin dai primi secondi il termine ultimo delle manovre offensive. Ibra è rimasto sul terreno di gioco per poco più di 37′ minuti effettivi di gioco (interrotto per una violenta tempesta scatenatasi su Washington). Nel post-partita il bomber ha continuato a far parlare di sé.
L’avevamo detto il giorno della presentazione, Ibrahimovic non può cambiare. Vuoi per l’età ormai raggiunta (compirà 31 anni il prossimo 3 ottobre), vuoi perché la sua predisposizione all’attacco è decisamente ben allenata, siamo ormai più che sicuri che anche in Francia assisteremo sempre al solito “noto”. Dall’amore eterno professato nei primi giorni di Torino, Milano, Barcellona, ancora Milano e ora Parigi, alle mosse da karate per atterrare i propri compagni di squadra durante gli allenamenti della settimana, fino ai proverbiali attacchi ai propri allenatori, da Mancini fino ad Allegri, senza dimenticare Pep Guardiola, il grande nemico al Barcellona, dove non a caso Zlatan si è reso protagonista del flop più clamoroso della sua carriera.
Anche ieri Ibrahimovic si è scagliato contro la sua ex squadra (l’ultima in ordine cronologico), il Milan, considerato attualmente dal calciatore svedese più debole rispetto allo stesso Psg. La motivazione? Perché i transalpini hanno acquistato dai rossoneri i due calciatori più forti, Thiago Silva e lui (appunto). Tu chiamala, se vuoi, modestia.
IL PRIMO GOL DI ZLATAN IBRAHIMOVIC CON LA MAGLIA DEL PSG
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