L’inchiesta di Repubblica di cui abbiamo parlato ieri (leggi l’articolo) – a proposito della gestione della famiglia Sensi dell’ AS Roma, che ha lasciato una situazione finanziaria non propriamente solida, con un buco di bilancio ed alcuni procedimenti giudiziari in corso – ha lasciato alcuni strascichi importanti.
Nella giornata di oggi, infatti, la Consob, organo di vigilanza sulle società quotate in borsa, ha convocato una rappresentante della società giallorossa, Cristina Mazzoleni, ed un avvocato che ha seguito l’intera operazione di cessione della società alla cordata statunitense guidata da Di Benedetto, presso i suoi uffici per un incontro di approfondimento sulle tematiche emerse dall’inchiesta del quotidiano la Repubblica e per delineare un quado maggiormente chiaro dell’intera vicenda, facendo luce sui punti chiave emersi dalle indiscrezioni.
La notizia delle pendenze di circa 60 milioni di euro, inerenti soprattutto stipendi non pagati, a distanza di oltre dieci anni, ad ex giocatori (fra gli altri Gabriel Batistuta, Siviglia, Helguera), potrebbe essere, infatti, una problematica da chiarire per una società quotata in Borsa come quella giallorossa e, in tal senso, si registra la convocazione degli esponenti della società presso gli uffici di vigilanza della Commisione presieduta da Giuseppe Vegas.
La società romanista, però, già nella giornata di ieri aveva ridimensionato i contorni dell’inchiesta de La Repubblica, dichiarando che ” L’articolo è una rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica”.
Nei prossimi giorni si attende un chiarimento definitivo della questione.