Aurelio De Laurentiis e Cavani grandi protagonisti nell’ultimo giorno del calciomercato. Il contratto-show firmato nel pomeriggio di ieri ha regalato emozioni ai tifosi del Napoli e titoli a caratteri cubitali per la carta stampata. Dopo un tira e molla infinito, costellato da rumors intransigenti di mercato (Marco Barzaghi, volto noto di Sportmediaset, aveva lanciato negli ultimi giorni d’agosto la bomba Chelsea, rivelatasi poi la classica bolla di sapone estiva), la firma tanto attesa è arrivata. Peccato che De Laurentiis abbia deciso di farlo a modo suo, come se la sala stampa del Napoli fosse il Globe e Cavani un attore consumato di Hollywood. Il buon DeLa detta legge quando si invade il campo della spettacolarizzazione. Il pallone però rimane sempre tondo.
Sceneggiata napoletanaDe Laurentiis e Cavani, più che recitare un film di Spielberg, hanno recitato una volgare sceneggiata napoletana, dove il lato tragicomico della vicenda è apparso da subito lampante. Scuro in volto, il presidente del Napoli è entrato in sala insieme all’attaccante uruguaiano dopo un’anteprima quantomeno mediocre (visto che c’eravamo, perché non assoldare Carlo Conti?). Subito dopo De Laurentiis ha preso la parola, ammettendo che il giocatore aveva deciso di lasciare l’Italia per andare nella fredda Manchester. Sebbene il DeLa si sia ampiamente sforzato per rendere il tutto credibile, il risultato è stato prossimo allo scarso. Anche perché come spalla ha avuto uno scellerato Cavani, il quale dopo 50 secondi interminabili di pathos ha avuto l’idea geniale di mettersi a ridere e dire un semplice “dai firmiamo”.
Titoli di coda Oltre il danno è arrivata anche la beffa, dal momento che i giornalisti presenti in sala hanno assistito ad un film muto, per stessa ammissione di De Laurentiis (almeno sui microfoni si poteva osare qualcosina di più Presidente). Col senno di poi forse è stato meglio così, peccato però che la diretta integrale su Sky Sport 24 sia stata invece più che comprensibile. Alla fine della fiera è spuntata anche una maglia targata 2017, consegnata da Edinson al presidente come affetto personale. Questa verrà poi messa all’asta e il ricavato andrà in beneficenza ad un’organizzazione sul cui nome De Laurentiis ha scelto il riserbo.
Dubbi Una domanda che sorge subito spontanea è: era davvero necessario una commedia del genere? Forse no. I motivi sono piuttosto chiari. Chi ci assicura che Cavani resti fino al 2017? Cinque anni nel calcio sono un’eternità. In più va considerata la variabile Mino Raiola, che nel puzzle napoletano rappresenta una scheggia impazzita che può accendersi ad ogni ora. Edinson, Marek Hamsik, in ultima istanza Omar El Kaddouri sono i tre cavalli di razza su cui il procuratore più invidiato in Europa può contare. A memoria non ricordiamo alcun giocatore di Raiola che è rimasto nello stesso club per più di un lustro, e difficilmente Cavani resterà a Napoli fino al 2017. In fondo non ci vuole un genio per capirlo. Lo stesso De Laurentiis è “garante” di tale filosofia di pensiero. Un’amichevole con la Nazionale saltata, un infortunio al di là dei confini di Castelvolturno, un rapporto odi-et-amo con Raiola: sono tanti i dubbi intorno al Cavani 2017. I matrimoni nel calcio, così come nella vita, non sono eterni.
Il video del contratto show con De Laurentiis e Cavani protagonisti
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