La sosta per le festività natalizie anticipa di qualche giornata il bilancio della prima parte del campionato di serie A e i numeri condannano la matricola Novara ritornata nella massima serie dopo 55 anni e nonostante l’entusiasmo e tante ottime prestazioni ha spesso pagato l’inesperienza raccogliendo meno di quanto la prestazione in campo avrebbe meritato. I piemontesi arrivano al Natale con 12 punti in classifica su sedici partite disputate facendo registrare un ritardo di quattro punti rispetto alla consueta media salvezza che di anno in anno si attesta più o meno ad un punto a partita. Per raggiungere il traguardo alla fine della stagione sarà fondamentale sfruttare il mercato invernale guadagnando attraverso acquisti mirati e utili alla causa terreno sulle avversarie alla corsa per salvezza. Il vero tallone d’Achille dell’organico di Tesser sembra esser l’attacco dove Meggiorini, Morimoto e Jeda non sono riusciti a far dimenticare la coppia d’oro della promozione Bertani Gonzalez lasciando solo in Rigoni un terminale di sicuro affidamento. A centrocampo hanno ben impressionato Mazzarani e Radovanovic ma anche la mediana cosi come la difesa, spesso orfana di Lisuzzo, hanno denotato limiti di esperienza.
Jensen adesso svincolato dal Werder Brema dopo una lite con il tecnico non è un goleador ma può esser utile nella fase di rottura della manovra avversaria e per la capacità di adattamento a tutte le posizione della metà campo.
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