Cuper nei guai, 200 mila euro dalla Camorra per 4 combine

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Hector Cuper | © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

Hector Cuper è finito in guai seri. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico di Inter e Parma avrebbe ricevuto dalla camorra una somma di 200 mila euro, portati in Spagna da alcuni affiliati e nascosti, come riporta la rosea, nei calzini e persino nelle mutande, per delle dritte sui risultati di alcune gare combinate. Questa volta però il campionato italiano non centra nulla perchè a finire sotto la lente d’ingrandimento della Dda di Napoli, che sta indagando su un filone dell’inchiesta riguardante il calcioscommesse e i clan affiliati alla camorra, sono due partite del campionato spagnolo e altrettante del campionato argentino.

Hector Cuper | © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

L’Hombre vertical, l’uomo tutto d’un pezzo come viene soprannominato, si sarebbe piegato dinanzi alle mazzette vendendosi alla camorra, accecato dalla bramosia del vil denaro. Ad inchiodare il tecnico, al quale viene contestato anche il reato di riciclaggio di denaro, una conversazione telefonica tra due presunti camorristi che se la prendevano con il tecnico reo di avergli “passato” dritte fasulle, una di queste quattro gare infatti non era terminata come aveva assicurato l’allenatore argentino.

Cuper, interrogato sulla faccenda, avrebbe fornito delle spiegazioni vaghe e astruse cercando di giustificarsi affermando in un primo momento che quei soldi erano un prestito della suocera destinati al restauro di una casa salvo poi ammettere, incalzato dalle domande degli inquirenti, di aver incontrato realmente quegli uomini: “Questo tizio mi accusava, ma non sapevo perché. Io pensavo alla gara che dovevamo giocare e lui continuava a parlare. Perché non l’ho cacciato? Non so che cosa dirvi”.

A questo punto gli inquirenti si aspettano che da un momento all’altro l’ex tecnico dell’Inter, uno dei protagonisti della celeberrima debacle nerazzurra del “5 maggio” all’Olimpico di Roma contro la Lazio che consegnò lo scudetto 2001-2002 alla Juventus, vuoti completamente il sacco e confessi così da poter allargare l’inchiesta e far luce su più aspetti possibili della vicenda e dell’intera inchiesta sul calcioscommesse, una pratica questa, come sta emergendo dai vari filoni, seguita da molti uomini dello sport apparentemente insospettabili, che si vendono per qualche migliaia di euro perdendo così l’onore e la rispettabilità, e denunciata, purtroppo, da pochi.

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