Il Pallonaro

Cosenza in festa: i Lupi sono in Prima Divisione

Ore 16:47, stadio “San Vito”: oltre 15000 spettatori urlano di gioia, il Cosenza è in Prima Divisione. Si scatena la festa, i tifosi si svegliano da un brutto incubo. L’incubo porta il nome di 5 anni di Serie D trascorsi tra mille peripezie, disavventure che stavano portando nuovamente alla cancellazione del club dalla scena calcistica. Ma i “Lupi” hanno Festa promozione Cosenzatenuto duro, i tifosi hanno dato sempre il loro appoggio anche quando si trattava di andare a giocare contro il Fincantieri o contro l’Acicatena (con tutto il rispetto parlando per le due squadre), ma il Cosenza è abituato ad altri palcoscenici. Palcoscenici che negli anni belli della Serie B hanno portato un’intera città e un’intera provincia alla ribalta: Napoli, Torino, Genoa, Sampdoria, Fiorentina, Bari, Salernitana, Lecce, i derby con la Reggina, sono soltanto alcuni esempi di quello che ha vissuto solo qualche anno addietro il Cosenza Calcio 1914.
Ecco servita la seconda promozione consecutiva, dalla D alla Prima Divisione; solo in dieci c’erano riusciti prima: Crotone (1996-1998); Sambenedettese, Martina e Paternò (2000-2002); Massese e Manfredonia (2003-2005); Gallipoli (2004-2005); Paganese e Sorrento (2005-2007); Cosenza (2007-2009) e mai nessuna ha centrato il triplo salto.
I tifosi ringraziano la società, la squadra, dai cosentini doc come De Rose, Morelli, Musacco, Occhiuzzi, Chianello e Danti a finire a capitan Parisi, Mortelliti, Polani, Galantucci, Bernardi, Catania, Battisti, Braca, Ambrosi, Moschella, Fabio, Profeta e Ramora (senza dimenticare quelli dell’anno scorso che quest’anno hanno cambiato aria) e il tecnico silano Mimmo Toscano, il vero artefice di tutto ciò.
Ora si progetta per la Serie B, obiettivo difficile ma non impossibile, perchè i “Lupi” hanno fame e se, come si dice, l’appetito vien mangiando…Non ci resta che dire “Bentornato Cosenza!”
Nei prossimi giorni vi offriremo le immagini della festa rossoblu

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