Dopo la soddisfazione per la grande prova di Glasgow, Antonio Conte e la Juventus si rituffano nel campionato che riserverà un match sempre affascinante, una “classica” come Roma-Juventus in programma domani sera all’Olimpico. Una scelta, quella di giocare di sabato sera, non gradita al mister leccese che già nei giorni scorsi aveva sollevato in merito le sue perplessità ma che ora preferisce non alimentare le polemiche in merito concentrandosi sulle questioni di campo, anche se sottolinea come si tratti della terza partita in sette giorni per la sua squadra. La sfida alla Roma non è mai un match facile, e sarà una gara difficile nonostante la Roma appaia in difficoltà, sia perchè “affrontarci offre grandi stimoli” e sia perchè non bisogna dimenticare la grande qualità dell’organico giallorosso che può contare su individualità come Daniele De Rossi e capitan Francesco Totti.
La Roma, secondo mister Conte, possiede un organico di qualità e dai grandi valori tecnici, che a inizio stagione era partita per raggiungere grandi obiettivi e che ora non sono rispecchiati dalla posizione occupata in classifica. In parte, la situazione connessa al tecnico Zdenek Zeman ed ai problemi interni allo spogliatoio hanno influenzato le difficoltà della squadra, così come Antonio Conte ritiene andando a pagare, poi, per i mancati risultati: “noi tecnici siamo legati ai risultati e quindi la società ha preso questa decisione dando fiducia a Andreazzoli, un tecnico di cui parlano tutti bene”. Per questo la Juventus dovrà prestare attenzione alla voglia di riscatto dei giallorossi e dovrà continuare a mantenere il suo atteggiamento umile ed equilibrato, senza fare voli pindarici in un momento tanto importante della stagione: se prima Conte non vedeva la crisi, ora che sono giunti copiosi complimenti ed elogi non ritiene opportuno esaltarsi preferendo concentrarsi sul percorso di crescita della squadra, che punta a riconfermarsi “leader”.
Per quanto riguarda le scelte degli uomini che scenderanno in campo all’Olimpico, il quadro del gruppo bianconero fotografa una squadra ritornata dalla Scozia con il morale alle stelle, nella quale anche i gregari hanno ben figurato: anche per questo mister Conte rifiuta l’idea delle gerarchie prestabilite, sia in attacco che negli altri reparti.
Se prima la coppia “titolare” era quella composta da Vucinic-Giovinco, ora – anche dopo la notte di Champions – sembra essere quella composta da Vucinic e Matri, ed “è normale valutare lo stato di forma nell’effettuare le scelte, avendo la possibilità di scegliere fra cinque attaccanti”. In difesa, invece, prosegue positivamente il recupero di Giorgio Chiellini che è vicini al rientro e Conte si augura di poterlo avere a disposizione contro il Siena.
Dopo aver affrontato le tematiche strettamente connesse alla sua Juventus, Antonio Conte parla poi dei diversi temi di stretta attualità, dal caso Pistorius al brutto infortunio di Diego Milito nella gara di ieri contro il Cluj, alla scomparsa di Carmelo Imbriani.
Nel primo caso, si mostra cauto nell’esprimere giudizi prima che ci sia chiarezza su quanto successo; nel secondo caso, invece, si mostra dispiaciuto per il Principe interista, “un gran calciatore e un ottimo ragazzo” augurandosi che si riprenderà presto; infine, profonda tristezza “per la scomparsa del mio amico Carmelo Imbriani”.