
"Conte dà le dimissioni": scontro in società, tutta colpa dell'Inter - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Un déjà-vu che brucia, e che fa rumore. Antonio Conte è un allenatore passionale, abituato a pretendere tutto e subito: programmazione, rinforzi mirati, una catena decisionale chiara.
Lo ha fatto ovunque sia andato, e ora a Napoli la storia sembra ripetersi. Non è la prima volta che il tecnico salentino si trova in rotta con la dirigenza: i contrasti con De Laurentiis, già accesi per la gestione di alcuni senatori e per la cessione di Kvaratskhelia, si sono intensificati nel momento in cui il tecnico ha iniziato a chiedere garanzie concrete sul mercato.
Conte non vuole solo allenare, vuole plasmare. È il suo modo di intendere il calcio, ma per farlo servono risorse, autonomia e una visione condivisa. A Napoli, oggi, sembra mancare tutto questo e la programmazione per la prossima stagione stagione sarà fondamentale per la sua permanenza a Castel Volturno. Il tecnico ex Juve non è certo uno che le manda a dire e neanche il tipo da non avere il coraggio di lasciare da vincente, qualora il Napoli centri il suo secondo scudetto in pochi anni. Lo sanno bene i tifosi di altre squadre blasonate e su tutte l’Inter, club con il quale Conte ha portato a casa uno scudetto.
Retroscena Conte, Biasin: “Dimissioni senza Lukaku”
Antonio Conte e le dimissioni: un tema che torna ciclicamente quando il tecnico salentino percepisce che il progetto non rispetta le sue ambizioni. Non è un’ipotesi legata all’attualità, almeno per ora, ma un precedente ben noto e clamoroso. A raccontarlo con grande dovizia di particolari è stato il giornalista Fabrizio Biasin, a TopCalcio24: “Conte si era appena insediato e aveva chiesto come primo rinforzo Romelu Lukaku. Gli era stato promesso, poi la trattativa si era bloccata e lui era furioso. Disse chiaramente: ‘Se non arriva Lukaku, mi dimetto'”.

Una presa di posizione fortissima, condivisa al tempo anche da Marotta e Ausilio, che spinse la proprietà a sbloccare l’operazione. Il tempo poi ha dato ragione a Conte: Lukaku fu determinante. Tuttavia due anni dopo, la storia si è ripetuta con un epilogo diverso, come riportato dal giornalista: “Conte Disse: ‘Avete venduto Hakimi, non si possono prendere i giocatori che voglio io’. E se ne andò”. Fu un addio con lo scudetto in tasca, ma anche con la sensazione di un progetto interrotto sul più bello. Ora, al Napoli, l’ombra di quel passato torna attuale, con Conte che pretende chiarezza, programmazione e controllo: in mancanza di questo, anche con uno scudetto in bacheca, l’addio non è scongiurato.