Le strade portano quindi tutte all’indiziato principale, voluto dalla piazza, caldeggiato proprio ieri da Nedved e che non dispiacerebbe alla proprietà; con Conte, infatti, andrebbe ad accomodarsi sulla panchina un giovane tecnico italiano e juventino. L’allenatore salentino fu accostato anche due stagioni or sono alla panchina bianconera, ma alla fine l’allora presidente Jean-Claude Blanc decise di puntare su Ciro Ferrara, anche allora l’ex centrocampista aveva appena conquistato una sudata promozione con il Bari e aveva dato prova di essere un tecnico di carattere. Forse fu proprio il suo temperamento a spaventare l’ambiente di corso Galileo Ferraris, ma rispetto a due anni fa le cose sono cambiate, il presidente Agnelli, dopo aver assecondato Marotta la scorsa estate, ha deciso di prendere in mano la situazione, consigliato anche da Nedved, e di scegliere un giovane mister che possa finalmente far rivincere qualcosa d’importante alla sua Juventus, mettendogli a disposizione un tesoretto da 100 milioni per il mercato.
Un progetto, quindi, a lunga scadenza che non preveda cambi a fine stagione come purtroppo spesso avviene in casa Juventus dal 2006 ad oggi. Da non sottovalutare però, un’altra voce proveniente dall’estero e che prospetterebbe il ritorno alla corte degli Agnelli di un altro pupillo dell’era Lippi, Didier Deschamps. Il francese non ha mai smentito il fatto di essersi pentito di aver abbandonato a suo tempo e l’amore che prova per i colori bianconeri sono ben noti. Corsi e ricorsi storici quindi, il passato che torna a bussare alla porta della squadra con più tifosi in Italia, un passato dal sapore di vittorie e che vuole riportare in cima alla serie A e non solo lo stendardo bianconero.