Ciclismo: Un siciliano al potere, Vincenzo Nibali

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Possiamo dire finalmente è nata una stella, il fiore è finalmente sbocciato perché l’ impresa che ha compiuto Vincenzo Nibali in Spagna, aggiudicandosi la Vuelta, 20 anni dopo l’ ultimo italiano, Marco Giovannetti è di quelle da ricordare.

Un uomo del sud, costretto a lasciare la sua amata Messina per emigrare sin da piccolo al nord per poter inseguire il sogno di diventare un corridore professionista. Questo è Vincenzo Nibali, la dimostrazione che i sacrifici, se fatti con il cuore e la passione, con il tempo vengono ampiamente ripagati con gli interessi. Che questa fosse la stagione della completa consacrazione, si era già intuito al Giro d’ Italia 2010, Vincenzo non doveva partecipare, i suoi programmi lo vedevano in Francia, a correre il Tour, ma la defezione di Franco Pelizzotti al Giro, ha stravolto completamente i suoi piani e tutti sappiamo come è finita la corsa rosa, splendido terzo e magnifica maglia rosa fino alla caduta sulla sterrato che ne ha compromesso addirittura un’ insperata vittoria. Sicuramente adesso le responsabilità aumenteranno, sarà controllato di più nelle corse a tappe, a dimostrazione del fatto che anche il re Contador, lo ha individuato come il suo prossimo rivale insieme al lussemburghese Andy Schleck per il prossimo Tour.

Il riposo deve ancora attendere per Nibali, adesso ci sono i mondiali australiani dove, lo sappiamo, con quel particolare tracciato fatto di continui Sali e scendi, le sue doti da crono man e da passista-scalatore, risulteranno molto utili alla squadra azzurra.

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