Chievo-Genoa: le pagelle, Moscardelli ammazza capoliste

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Sorrentino 6: Si ritrova Palacio a tu per tu e nulla può, ma sul gran tiro di Veloso e su altre incursioni, a dir poco scarse, da parte dei grifoni si fa trovare ben pronto. Per il resto una partita tranquilla per l’estremo difensore clivense, proprio da sei in pagella. Sardo 6,5: Ha il grande merito di fornire a Moscardelli l’assist per il gol che vale la vittoria e i tre punti proprio allo scadere del tempo, ottima partita di contenimento e di ripartenza, sempre presente nella fase d’attacco dei gialloblu veneti. Rigoni 6: Indiscutibile in cabina di regia, ma sbaglia un’occasione troppo ghiotta quando ancora il risultato era fermo sullo 0-0, da rivedere anche in fase d’interdizione a volte si perde troppo spesso il proprio diretto avversario. Pellissier 6: E’ vero sigla il gol del pareggio e lo fa com’è nel suo stile, con un perentorio colpo di testa sfruttando un ottimo cross da calcio d’angolo, ma un giocatore delle sue capacità e con le sue doti tecniche, non può sbagliare un rigore in maniera così ingenua, di Beppe Signori ce n’è stato uno, i tifosi del Chievo in quel momento forse non sentivano il bisogno di vederne in campo un altro. Moscardelli 7: Dopo il Napoli, diventa l’incubo anche dell’ex capolista Genoa, gran goal in volo d’angelo da vero attaccante di razza, certo fa sempre comodo a Mimmo Di Carlo avere uno come lui, sarà pure una riserva, ma se si fa trovare sempre pronto e con due gol porta alla causa dei clivensi 6 punti d’oro che ben venga la panchina. Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6; Sardo 6,5, Morero 5,5, Cesar 6, Jokic 6; Bradley 6,5, Rigoni 6 (37′ st Sammarco sv), Hetemaj 5,5; Cruzado 6,5 (11′ st Moscardelli 7); Pellissier 6, Thereau 5,5 (22′ st Paloschi 6,5). A disp.: Puggioni, Mandelli, N.Frey, Vacek.

©Dino Panato/Getty Images
Frey 7: Due gol presi ma su nessuno dei due ha colpe, anzi ha molti meriti e salva più volte il risultato prima in situazione di parità e poi anche quando la sua squadra è riuscita a passare in vantaggio, vedi rigore parato a Pellissier. Se fosse coadiuvato in maniera migliore dalla difesa forse staremmo qui a parlare di un’altra partita con un altro risultato. Dainelli 5: Non sbaglia molto, ma pesano troppo sulla sua prestazione il rigore procurato e la successiva espulsione, di certo con l’uscita dal campo le cose per il grifone sono diventate notevolmente più complicate. Kaladze 6,5: L’ex milanista gioca una partita d’ordine e tiene a galla la sua squadra almeno fino a quando Dainelli non viene espulso, Malesani prova a correre ai ripari affiancandogli Granqvist che non si comporta male, ma pecca d’inesperienza e allora Kaka si ritrova a dover coprire con difficoltà le incursioni degli avanti clivensi. Jorquera 7: E’ la sorpresa di questo inizio di stagione rossoblu, arrivato come sconosciuto alla corte di Malesani, il giovane cileno sta dimostrando grande qualità dietro le punte e anche oggi come contro la Lazio ha mandato in rete Palacio che beneficia volentieri delle sue verticalizzazioni, sicuramente un ragazzo da tenere d’occhio per gli ampi margini di miglioramento che potrà avere. Palacio 6,5: In gol anche oggi, ma meno incisivo come nei turni precedenti, nonostante questo sigla appunto il quarto gol in quattro partite e diventa capocannoniere in solitaria di questo campionato. In questo momento il Genoa non può fare a meno di lui e si capisce perchè il presidente Preziosi non lo ha fatto partire verso Milano, sponda nerazzurra. Genoa(4-3-1-2): S.Frey 7; Bovo 5, Dainelli 5, Kaladze 6,5, Moretti 5,5; Kucka 6, Veloso 5,5, Constant 6; Jorquera 7 (13′ st Seymour 6); Caracciolo 5,5 (31′ Pratto 6), Palacio 6,5 (16′ st Granqvist 6). A disp.:Lupatelli, Antonelli, Birsa, Jankovic.

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