Chiesa tiene viva la speranza di una bruttissima Juventus

Una Juventus davvero brutta esce sconfitta per 2-1 dal campo del Porto, il gol di Federico Chiesa nel finale di gara tiene però ancora viva la possibilità di passare il turno, nella gara di ritorno all'Allianz Stadium servirà però una prestazione totalmente diversa da quella di stasera.

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Federico Chiesa | Foto Twitter

Serata da dimenticare per la Juventus, l’unica boccata d’ossigeno arriva grazie al gol di Federico Chiesa che tiene ancora aperta la porta verso i quarti di Champions League.

Una sconfitta per 2-1 totalmente meritata e figlia di due gol subiti ad inizio di entrambi i tempi: il pasticcio di Bentancur che sostanzialmente serve Taremi nell’area piccola e poi tutti ad osservare l’azione del Porto andato in gol con troppa facilità con Marega dopo 20 secondi dall’inizio del secondo tempo.

Le assenze di Bonucci, Cuadrado, Dybala e soprattutto Arthur non possono essere la giustificazione di una prestazione a tratti imbarazzante.

L’ingresso di Morata al 60° ha dato qualcosa in più, non ha portato sfraceli o dominio della partita ma senza dubbio quello con lo spagnolo in campo è sembrato un modulo migliore.

Adesso all’Allianz Stadium servirà un’altra Juve, per il passaggio del turno potrebbe bastare anche una vittoria per 1-0 ma la squadra vista per lunghi tratti stasera non sembra nemmeno in grado di poter portar a casa quel minimo obiettivo.

Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League al Estádio do Dragão tra Porto e Juventus.

Partenza shock, errore in disimpegno di Bentancur che regala la palla a Taremi che da due passi, in contrasto, batte Szczesny. La Juventus non riesce a creare niente ed il tempo scorre a favore dei padroni di casa. Nella prima mezz’ora Marchesin non deve nemmeno sporcarsi i guanti mentre la Juve rischia un paio di volte. Al 33° problema per Chiellini che lascia il campo a Demiral.

Primo segnale di Juventus al 41° con una rovesciata di Rabiot salvata in corner, c’era però CR7 in fuorigioco, tutto fermo. Il primo tempo si chiude col Porto avanti meritatamente 1-0.

La ripresa parte come il primo tempo, il Porto si lancia subito in avanti e dopo un minuto con una serie di passaggi Marega arriva a segnare il raddoppio. Al 52° Oliveira arriva tranquillo al limite e calcia serenamente, Szczesny è bravo a salvare. Non si vede una minima reazione dei bianconeri, il Porto controlla agevolmente.

Al 82° s’accende la Juve, Rabiot scappa in profondità e mette palla per Chiesa che colpisce di prima ed infila in rete. Non succede molto altro, se non una protesta di Cristiano Ronaldo all’ultimissimo secondo per un contatto in area, l’arbitro non fischia rigore ma fischia la fine.

Il 9 marzo servirà un’altra Juve per sperare di ottenere il passaggio ai quarti di Champions League.

PORTO – JUVENTUS 2-1 (1° Taremi (J), 46° Marega (P), 82° Chiesa (J))

Porto (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu; Corona (90° Loum), Uribe, Sergio Oliveira (90° Conceiçao), Otavio (57° Luis Diaz); Marega (66°Grujic), Taremi.

Allenatore: Conceiçao.

Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini (34° Demiral), Alex Sandro; Chiesa, Bentancur, Rabiot, McKennie (63° Morata); Kulusevski (77° Ramsey), Cristiano Ronaldo.

Allenatore: Pirlo.

Arbitro: Del Cerro Grande.

Ammoniti: De Ligt (J), Danilo (J), Demiral (J), Alex Sandro (J).

Nell’altra gara di serata il Borussia Dortmund va sotto a Siviglia dopo 7 minuti per il gol di Suso, ma poi trascinato dal solito Haaland (doppietta per lui) si porta sul 3-1. Il gol di De Jong a 6 minuti dalla fine rende meno amara la sconfitta degli andalusi.

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