Le sensazioni positive ci sono, così come la voglia di far bene: due ingredienti già importanti per la Juventus di Antonio Conte, di cui Giorgio Chiellini è uno degli uomini più importanti, sia in campo che nello spogliatoio. Uno della “vecchia guardia”, nonostante la giovane età (classe 1984, ndr), un elemento imprescindibile per la difesa bianconera, uun gladiatore, come spesso lo definiscono.
Ecco perchè, alla vigilia di Juventus-Napoli in campionato (posticipo di domenica sera alle 20.45, ndr) le parole del “Dottor” Chiellini hanno più che mai un grande peso ed una grande importanza, considerandole come una fotografia dell’umore dell’ambiente bianconero, proiettato verso il finale di stagione, con nove partite ancora da disputare in campionato, ed una finale di Coppa Italia, già “prenotata” contro gli stessi partenopei.
La gara di domani contro il Napoli sarà un test sicuramente arduo per gli uomini di mister Conte, che metterà a dura prova proprio la difesa, il reparto di Chiellini, considerando l’immenso potenziale offensivo degli uomini di Mazzarri, con i tre tenori Lavezzi-Hamsik-Cavani sempre difficili da contenere. Iniziando ad analizzare le questioni prettamente di campo, Chiellini parla proprio del trio offensivo azzurro, rivelando le caratteristiche più temibili di ognuno: Lavezzi per la sua rapidità, che lo rende micidiale nell’uno contro uno; Cavani per la sua resistenza fisica, che gli consentirebbe anche di “fare atletica”; Hamsik per la sua capacità negli inserimenti, che lo rende molto difficile da marcare.
La gara contro il Napoli, dunque, sarà un “antipasto” della sfida di Coppa Italia del 20 Maggio prossimo, ma per la Juventus – già nell’immediato – i punti in palio avranno un valore enorme: il sogno scudetto rimane sempre lì, nascosto ma presente, e per coltivarlo gli uomini di Conte non devono mollare nulla, considerati i quattro punti di ritardo dal Milan, che quest’ oggi giocherà in anticipo allo stadio Massimino di Catania, contro gli uomini allenati da Montella. A proposito dell’impegno dei rossoneri contro gli etnei, Giorgio Chiellini rivela con il sorriso di “confidare in Nicola Legrottaglie“, suo ex compagno di squadra e di reparto per molti anni, anche se – come lo stesso Chiellini precisa – “la verità è che, qualunque cosa faccia il Milan, dobbiamo pensare solo a noi stessi, e a vincere”.
Guardando al lungo periodo, poi, Chiellini si sbilancia sulle prospettive future della Juventus, motivando la sua sensazione con paragoni importanti ed elogiando il lavoro fin qui svolto dal tecnico: la squadra costruita da Antonio Conte, secondo il difensore livornese, ha ricevuto dal suo allenatore uno straordinario imprinting psicologico, plasmata a sua immagine e somiglianza, con un ritrovato dna vincente.
Ma non solo: il lavoro di Conte, oltre che psicologico, si è focalizzato molto sulla tattica e sull’organizzazione di gioco e ciò ha permesso di acquisire meccanismi ed automatismi che rendono molto più agevole in compito degli interpreti in campo: con riferimento alla fase difensiva che lo vede protagonista, Giorgio Chiellini rivela che – dal suo punto di vista – è proprio grazie alla maniacale cura dei dettagli da parte del mister che la Juventus, finora, è stata la difesa meno perforata della serie A, e l’unica squadra mai battuta del campionato.
Tutti questi elementi positivi, dunque, consentono di guardare al futuro con fiducia ed ottimismo, così come ritiene il difensore bianconero, consapevole del fatto che “questa squadra può aprire un ciclo, perchè l’età media è bassa e si ha la possibilità di migliorare ancora”.
Per alcuni aspetti, la Juventus di Conte ricorda quella di Capello, ma – al contrario di quella squadra zeppa di campioni già affermati – “questa Juve è all’inizio di un grande progetto, che può e deve maturare negli anni”.