Il Pallonaro

Champions: un pari e una sconfitta per le italiane

Julio Cesar fa la differenza tra Mancini e lo “special one”

INTER-MANCHESTER UTD 0-0

J. Cesar mantiene in corsa l’Inter, il portierone brasiliano sopratutto nel primo tempo è decisivo in almeno 4 occasioni. Tutti si aspettavano una partenza lanciata dei nerazzurri ma Ferguson ancora una volta dimostra di esser un gran tecnico e sorprendendo anche lo Special One, gioca una partita di pressing mandando in bambola centrocampo e difesa nerazzurra. Incolore la partita degli uomini migliori Maicon e Ibrahimovic (se vuole vincere il pallone d’oro deve imparare ad esser presente nelle partite che contano), disastrosa la scelta di Mourinho Rivas piu di una volta è impreciso e permette al Manchester di ripartire con facilità. Nella ripresa i nerazzurri attuano un pressing piu alto e creano qualche pericolo in piu ai Red Evils e in qualche occasione sfiorano il gol. Qualificazione ancora da decidere, i nerazzurri hanno limitato i danni e questo fa ben sperare ma certo è che bisogna cambiare atteggiamento altrimenti all’ Old Trafford si rischia tantissimo. Ottima la prova del solito Cambiasso e dell’ormai non piu rivelazione Santon.

ARSENAL-ROMA 1-0
37′ rigore Van Persie

All’ Emirates Stadium di Londra, la Roma esce sconfitta per 1-0: match winner della serata è Van Persie che trasforma un calcio di rigore da lui stesso procurato. La squadra di Spalletti paga un primo tempo da dimenticare. L’Arsenal scende in campo con il suo classico 4-4-2 con Bendtner al fianco di Van Persie nel ruolo di vice-Adebayor. Tra i giallorossi, Spalletti sceglie Perrotta lasciando in panchina Pizarro, mentre in difesa c’è Loria al fianco di Mexes. Parte decisamente meglio l’Arsenal: Van Persie è praticamente imprendibile, la Roma fatica ad entrare in partita e Baptista e Totti non vengono mai raggiunti da palloni giocabili. Al 36′ la svolta del match: Mexes, superato da Van Persie, atterra l’olandese in scivolata: il rigore ci sta tutto e lo stesso spiazza Doni con un sinistro perfetto che vale l’1-0. De Rossi rovina ulteriormente il primo tempo dei giallorossi rimediando un’ammonizione inutile che lo costringerà a saltare il match di ritorno. Il secondo tempo riprende da dove era finito il primo e allora uno Spalletti letteralmente imbestialito coi suoi cambia qualcosa inserendo Pizarro al posto di Brighi e poi gioca anche la carta Vucinic, al posto di un Baptista deludente, ma l’ingresso in campo del montenegrino non cambia le cose. Finisce 1-0 e il verdetto è rimandato al match di ritorno in programma all’Olimpico tra due settimane.

ATLETICO MADRID-PORTO 2-2
3′ Maxi Rodriguez (A); 22′ Lopez (P), 47′ p.t. Forlan (A), 72′ Lopez (P)

Al Vicente Calderon ci si aspettava il partitone di Aguero e invece è un altro argentino a prendersi il proscenio con decisione: Lisandro Lopez che balza in vetta alla classifica marcatori di Champions con 6 centri. Il Porto ringrazia, anche se poteva anche vincere onestamente, mugugna l’Atletico Madrid. Eppure i biancorossi erano andati avanti due volte, ma in altrettante occasioni si sono fatti raggiungere. Aguero inventa per Maxi Rodriguez, e dopo 2′ è già 1-0. Un liscio della difesa spagnola, però, permette a Lisandro di pareggiare. Sempre lui potrebbe arrotondare, ma il portiere Leo Franco gli dice di no e il guardalinee gli annulla un gol regolarissimo. Così capita che nel recupero del primo tempo un innocuo tiro di Forlan sfugga goffamente dalle mani di Helton, estremo difensore del Porto. Vantaggio semi-insperato dell’Atletico. Gli ospiti, però, rialzano subito la testa e pareggiano sempre con il loro bomber,  che sfrutta un bel cross da sinistra. Allo stadio Dragao, tra due settimane, sarà dura per Aguero e compagni.

LIONE-BARCELLONA 1-1
7′ Juninho (L), 67′ Henry (B)

Il Barcellona trova il pareggio e mette una mezza ipoteca sulla qualificazione. A un grande Lione sfugge un importante vittoria casalinga. Dopo il vantaggio con la solita punizione di Juninho (questa volta Valdes lo aiuta con un intervento sciagurato), amministra bene e va piu volte vicino al raddoppio con i suoi migliori giocatori Benzema due volte e ancora con Juninho. Nella ripresa la zampata di Henry, non in partita fino a quel momento, su assist di Marquez porta il Barcellona sul pari. I blaugrana non sono piu quelli di gennaio, il gioco spattacolare e imprevedibile è diventato abulico e lezioso, il Lione anche al ritorno venderà cara la pelle, i francesi negli spazi del Camp Nou potrebbero esaltarsi e la difesa dei catalani sembra sempre incerta.

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