Champions League Arsenal – Milan, la vigilia. Allegri non si fida

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zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

Domani sera a Londra Arsenal Milan si affrontano per il ritorno degli ottavi di Champions League. All’andata i rossoneri furono autori della “partita perfetta” che mandò in delirio i tifosi del Diavolo. I Gunners di Wenger arrivano alla sfida decisiva senza grandi speranze, nonostante le ultime due vittorie importanti in Premier. Dall’altra parte Allegri non si fida degli inglesi e chiede ai suoi di non prendere la trasferta in Inghilterra sotto gamba. Tra i rossoneri torna a disposizione Aquilani, che partirà dalla panchina.

QUALIFICAZIONE CHIUSA? – Il 4-0 di due settimane fa non lascia grandi speranze neanche al più ottimista dei tifosi londinesi. Soltanto tre squadre nella storia delle competizioni Uefa sono riuscite a ribaltare uno svantaggio di 4 reti, mai nessuno in Coppa Campioni. Il Real Madrid nel ’85-86 contro i tedeschi del Borussia Monchengladbach (1-5, 4-0, terzo turno di Coppa Uefa), il Leixoes contro La Chaux-de-Fonds nel ’61-62 al primo turno di Coppa delle Coppe, e i serbi del Partizan (2-6, 5-0) contro gli inglesi del Queens Parker Rangers nella stagione ’84-85 al secondo turno di Coppa delle Coppe.

TUTTO SULLA PREMIER – Dopo il sonoro k.o. di San Siro e l’eliminazione dalla FA Cup per opera del Sunderland, l’Arsenal ha deciso di concentrare ogni singola energia sul campionato inglese. Gli uomini di Wenger sono riusciti a collezionare due vittorie importantissime, prima contro i rivali del Totthenam (5-2 in rimonta all’Emirates Stadium) e sabato scorso l’impresa di Anfield (2-1 al Liverpool grazie alla doppietta di Van Persie, sempre in rimonta). Attualmente i Gunners occupano il quarto posto, l’ultima posizione utile per la qualificazione alla Champions League, e possono contare su un vantaggio di tre lunghezze sul Chelsea.

zlatan ibrahimovic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

FRECCIA ROSSANERA – L’intercity del Milan al momento sembra viaggiare a velocità doppia rispetto ai suoi diretti concorrenti. Più volte la vittoriosa trasferta di Udine è stata definita come la partita della svolta per la stagione rossonera. Da quella sfida la squadra di Allegri ha collezionato quattro successi in cinque match disputati, 13 punti sui 15 a disposizione. Al momento l’uomo in più del Diavolo è Zlatan Ibrahimovic, protagonista assoluto di una prestazione monster nell’ultimo incontro di campionato contro la Juve. Qualora i bianconeri non dovessero ottenere i tre punti nel recupero contro il Bologna al Dall’Ara, il Milan si porterebbe a due lunghezze di vantaggio sugli acerrimi rivali.

PRUDENZA ALLEGRI – L’allenatore toscano non intende staccare la spina, ben consapevole che a questi livelli ogni partita può presentare insidie imprevedibili. In particolar modo Allegri teme lo spirito combattivo che caratterizza tutte le squadre inglesi, famose per il loro orgoglio e mai rinunciatarie. Il mister dei rossoneri ha concluso dichiarando che “il match di domani può sembrare come una gara semplice per il risultato dell’andata, ma non sarà affatto facile”.

EL SHAARAWY DALL’INIZIO – Il Faraone dovrebbe far parte dell’undici titolare che scenderà domani sera all’Emirates Stadium. Robinho probabile trequartista, mentre Mexes sarà al fianco di Thiago Silva in difesa. Van Bommel, dopo il turno di riposo contro il Palermo, torna dal primo minuto in mezzo al campo. I padroni di casa dell’Arsenal affidano le proprie speranze al bomber olandese Van Persie, che con la doppietta rifilata al Liverpool sabato è salito al terzo posto nella classifica della Scarpa d’oro dietro a Messi e Ronaldo. Wenger spera anche di ritrovare un Walcott in grande spolvere, con l’inglese già giustiziere del Milan di Ancelotti nel ritorno degli ottavi del 2008 a San Siro.

SPETTRO LA CORUNA – Il 4-0 dell’andata non fa dormire sogni tranquilli al portiere del Milan Christian Abbiati, memore della clamorosa eliminazione subita per opera del Deportivo nella stagione 2004-2005, con i rossoneri campioni uscenti dopo il trionfo di Manchester nel 2003 ai danni della Juventus di Marcello Lippi. All’andata gli uomini di Ancelotti sconfissero gli spagnoli con un perentorio 4-1, ma in Spagna subirono una delle sconfitte più cocenti della propria storia europea, il famoso 4-0 del Riazor, che consentì agli iberici di approdare in semifinale contro il Porto di Mourinho, vincitore finale della competizione. Storia appartenente al passato, l’Arsenal riuscirà a renderla attuale?

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