C’era una volta il calcio, quello vero, o forse non c’è mai stato, forse mai in Italia. Quello che si è visto ieri sera in campo dovrebbe chiamarsi calcio giocato, ma in realtà prendeva le sembianze di una pressione psicologica, di un ricatto, insomma, di tutto ciò che non è sport.
Nel posticipo di ieri sera all’Olimpico, definito la “farsa” del campionato 2009/2010 non si è visto altro che un pubblico incitare i propri giocatori alla sconfitta e fischiarli se solo qualcuno si fosse azzardato a tirare in porta. E se Muslera per i primi 45 minuti ha ricordato l’eroico Poborsky, al rientro dagli spogliatoi anche lui si è dovuto arrendere all’abbandono del calcio giocato da parte dei suoi compagni; Zarate ci ha provato, solo contro tutti. Rocchi forse ha preferito starsene in panchina anziché partecipare ad una farsa, ma la versione ufficiale della sua assenza dovrebbe essere risentimento muscolare.
L’inter passa in vantaggio all’Olimpico e il pubblico è in festa, striscioni contro i cugini, cori ad esaltare Mourinho “Mourinho uomo vero, in questo calcio finto” ai quali ribattono i tifosi dell’Inter contro Lotito “Lotito uomo di ….”.
Fa pena tutto questo, fa vedere un presidente rassegnato in poltrona sentire i propri tifosi inneggiare gli avversari (che per carità non è un reato, anzi) e contestare la propria squadra.
L’Inter non ha colpe, in fondo non si può pretendere lo spettacolo se in campo si vede solo una squadra, ma con la giornata di ieri, lo sport ha perso. C’era una volta il calcio in Italia….. Forse ora non c’è più!