Categoria: Varie

  • Cagliari-Sampdoria, scontro salvezza nel silenzio di Is Arenas

    Cagliari-Sampdoria, scontro salvezza nel silenzio di Is Arenas

    La 28esima giornata di Serie A regala la sfida Cagliari-Sampdoria che si terrà in un deserto stadio Is Arenas, ancora chiuso al pubblico dopo le note vicende che hanno visto coinvolto anche il presidente del club sardo, finito prima in carcere e poi agli arresti domiciliari con le pesanti accuse di tentato peculato (è notizia fresca il suo trasferimento dalla struttura inagibile di Villamassargia al più accogliente Centro Sportivo di Assemini dove si allena il Cagliari Calcio). Il match si preannuncia particolare viste le difficoltà che potrà causare ad entrambe le squadre l’assenza del pubblico sugli spalti, anche se i padroni di casa partone avvantaggiati vista ormai l’abitudine a questa brutta situazione che ci si porta avanti da inizio stagione. I blucerchiati in caso di vittoria si raggiungerebbe quasi la quota salvezza.

    Cagliari-Sampdoria, gara da 0-0?

    Delio Rossi pronto a rilanciare Enzo Maresca © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Delio Rossi pronto a rilanciare Enzo Maresca © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per il match di Is Arenas nessuno prevede un grande spettacolo, pur confidando nella tranquillità delle due formazioni in campo che si giocano si la salvezza, ma al momento le dirette concorrenti stanno piuttosto distanti e non sembrano in grado di ritornare in gioco. Per i sardi sarà pesante l’assenza di capitan Conti che ha rimediato un brutto infortunio nell’ultima sfida dei rossoblu sul campo di Bologna, mancherà anche lo squalificato Pisano, espulso al Dall’Ara. Per la Sampdoria Gastaldello e Krsticic, con Delio Rossi orientato a schierare Palombo al centro della difesa e rilanciare Maresca a centrocampo.

    QUI CAGLIARI – Solito schieramento tattico per la coppia Pulga e Lopez che ha fatto del 4-3-1-2 l’elemento principale per la rinascita dei sardi dopo un inizio stagione molto travagliato. In porta confermatissimo Agazzi, in difesa sulle corsie esterne giocheranno Perico (sostituisce Pisano) e Avelar, al centro la solita coppia formata da Rossettini e Astori. A centrocampo scelte obbligate vista l’assenza di Conti con Nainggolan che andrà a ricoprire il ruolo di regista, mentre Dessena e Ekdal completeranno il terzetto della mediana. Cossu sarà il trequartista che dovrà lanciare l’ormai collaudata coppia offensiva Sau – Ibarbo. Ennesima panchina per Pinilla…

    QUI SAMPDORIA – Delio Rossi opterà per il 3-5-2 con Romero in porta. Linea difensiva formata da Rossini e Costa in marcatura, con Palombo centrale. Gli esterni saranno De Silvestri ed Estigarribia che avranno il duro compito di sobbarcarsi il lavoro sia in fase difensiva che in fase offensiva. A centrocampo spazio al terzetto Poli, Obiang e Maresca mentre in attacco la velocità di Sansone sarà abbinata alla concretezza di Icardi.

    SALVEZZA AD UN PASSO – Sampdoria a 35 punti, Cagliari a 31 punti. La salvezza è lì a portata di mano, poche vittorie e si rimane in Serie A. Le due squadre probabilmente tenderanno a non farsi male ma l’intera posta in palio potrebbe permettere un nuovo passo deciso verso la salvezza (soprattutto per la Samp che si ritroverebbe a due punti dai famosi 40 punti).

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-SAMPDORIA
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Sau, Ibarbo. Allenatore: Pulga
    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Palombo, Costa; De Silvestri, Poli, Maresca, Obiang, Estigarribia; Sansone, Icardi. Allenatore: Delio Rossi

  • Serie B, il Sassuolo vede la A. Verona a due punti dal Livorno

    Serie B, il Sassuolo vede la A. Verona a due punti dal Livorno

    Gol a grappoli per le prime due della classe di Serie B Sassuolo e Livorno, ma stati d’animo contrapposti. Grande gioia per il team neroverde che dopo il 4-3 ottenuto a Varese vede la Serie A sempre più vicina. Tanta amarezza invece per il Livorno che avanti di due gol si fa raggiungere nel finale dalla Reggina e spreca un’ottima chance. E alle spalle ecco che si fa sempre più temibile il Verona che passa a Grosseto e si porta ad appena due lunghezze dal secondo posto. In zona playoff ancora un exploit per l’incontenibile Empoli che passa per 2-1 sul terreno dell’Ascoli, mentre frena il Padova che perde nel derby contro il Vicenza. Non va oltre l’1-1 il Brescia, bloccato dal Novara e che perde la chance di piazzarsi in zona playoff. Sconfitta pesante in quest’ottica anche quella della Juve Stabia che incassa due gol dal Bari. Pari a suon di gol tra Modena e Cittadella, mentre il Lanciano espugna Vercelli e si posiziona in una zona di classifica tranquilla. Termina reti bianche la sfida Ternana-Spezia.

    VARESE-SASSUOLO 3-4
    Torna a marciare da vera capolista il Sassuolo. La compagine neroverde infatti sbanca Varese al termine di un pirotecnico 4-3 e vede la Serie A come una cosa molto concreta ormai. Match che si sblocca già dopo 6’ grazie a Berardi il quale raccoglie un suggerimento di Missiroli e con il sinistro insacca. I padroni di casa non mollano e potrebbero pareggiare alla mezz’ora con Ebagua che però scivola nel momento decisivo. In chiusura di tempo arriva cosi il raddoppio emiliano: cross di Bianchi respinto da Rea, sulla sfera si avventa Masucci che supera Bressan grazie ad un pallonetto. Nella ripresa però i lombardi tornano in gara: assist del neo entrato Oduamadi per Troest il quale di testa non perdona. Ma il Sassuolo dimostra subito tutta la propria forza e trova il 3-1 poco dopo: Berardi stavolta si trasforma in assist man e Masucci in goleador. Ma la gara è viva visto che al 18’ Terranova stende in area Neto Pereira. Rigore per i padroni di casa e rosso per il difensore del Sassuolo mentre dal dischetto Ebagua non fallisce. Troest va vicinissimo al pareggio, il Sassuolo regge e piazza il colpo del 4-2 con Pavoletti. Nei minuti di recupero protagonista Zecchin: prima centra la traversa e poi si punizione mette a segno l’ultimo gol di un match spettacolare in cui però i tre punti se li aggiudica il Sassuolo.

    Il rigore di Dionisi contro la Reggina © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Il rigore di Dionisi contro la Reggina © Gabriele Maltinti/Getty Images

    LIVORNO-REGGINA 3-3
    Una Reggina caparbia strappa un punto preziosissimo al Picchi rallentando la corsa verso il secondo posto del Livorno. I labronici pagano a caro prezzo la giornata no del portiere Fiorillo che spiana la strada alla rimonta degli amaranto e consente al Verona di avvicinarsi pericolosamente in classifica. Meglio i locali in avvio con Paulinho che si fa notare più volte dalle parti di Baiocco. Ma sono i calabresi a passare: Sarno allarga per Rizzato il quale conclude trovando impreparato Fiorillo al quale sfugge di mano il pallone che si insacca. Livorno che però reagisce e nel giro di un amen ribalta la contesa: Hetemaj ferma irregolarmente Schiattarella e dal dischetto Baiocco fa 1-1. Nemmeno 2’ dopo cross di Salviato e bella conclusione di Paulinho che gonfia la rete. Al quarto d’ora della ripresa i toscani sembrano aver messo in cassaforte il match: Salviato apparecchia per Dionisi il quale di sinistro realizza la doppietta personale e il 3-1 del Livorno. La Reggina non molla e cosi ci pensa Gerardi a riaprire l’incontro con un gran tiro dai 30 metri. Al 35’ il clamoroso 3-3: Barillà, entrato da poco, calcia da distanza siderale, Fiorillo si lascia sfuggire la palla dalle mani e la stessa si insacca per la disperazione dei tifosi di casa e per la gioia dei supporters ospiti.

    I RISULTATI DELLA TRENTESIMA GIORNATA DI SERIE B
    Livorno – Reggina 3-3
    Ascoli – Empoli 1-2
    Bari – Juve Stabia 2-0
    Brescia – Novara 1-1
    Grosseto – Verona 0-2
    Modena – Cittadella 3-3
    Padova – Vicenza 0-1
    Pro Vercelli – Lanciano 1-2
    Ternana – Spezia 0-0
    Varese – Sassuolo 3-4
    Crotone – Cesena lunedì ore 20:45

    LA CLASSIFICA
    Sassuolo 67, Livorno 58, Verona 56, Empoli 49, Varese 46, Padova 42, Brescia 41, Juve Stabia 39, Modena 38, Cittadella e Lanciano 37, Ascoli e Novara 36, Ternana 35, Cesena e Spezia 34, Crotone 33, Bari e Reggina 32, Vicenza 31, Pro Vercelli 22, Grosseto 19.

  • Il Totthenam asfalta l’Inter: 3-0 a Londra. Qualificazione compromessa

    Il Totthenam asfalta l’Inter: 3-0 a Londra. Qualificazione compromessa

    Un’Inter davvero brutta da vedere subisce una pesante sconfitta al White Hart Lane di Londra. Il Totthenam passeggia davanti ai propri tifosi e infligge un sonoro 3-0 alla squadra di un Andrea Stramaccioni sempre più in confusione come i suoi giocatori. La qualificazione al turno successivo adesso è davvero compromessa perchè i nerazzurri per riuscire a ribaltare questo punteggio dovranno sconfiggere la prossima settimana a San Siro il Totthenam con quattro gol di scarto. Impresa non impossibile ma quasi. Soprattutto se si guarda questa partita d’andata dove l’Inter ha giocato malissimo in ogni reparto, mostrando lacune individuali e collettive. La difesa è stata fatta a fette dai velocissimi giocatori del Totthenam, il centrocampo schiacciato dalla pressione inglese: l’attacco non pervenuto. L’infortunio di Milito ha davvero messo in ginocchio l’Inter incapace di creare e di segnare. Cassano, convocato dopo l’esclusione con lite di Catania, va a sprazzi ma il più delle volte gioca a nascondino con i possenti difensori inglesi. L’unico a salvarsi fra i nerazzurri è il solito Handanovic che in più di un’occasione ha salvato i suoi dal tracollo. Davanti c’era il Totthenam, signora squadra, ma così è veramente troppo. Una batosta che influirà anche sul morale e sulla testa dei giocatori. Giocarsela nella gara di ritorno sarà un’impresa stoica. Passiamo però all’analisi della sfida.

    Tottenham-Inter | © Richard Heathcote/Getty Images
    Tottenham-Inter | © Richard Heathcote/Getty Images

    SOLO SPURS – In campo c’è stata una sola squadra: il Totthenam. Dispiace dirlo ma la squadra di Stramaccioni non ha fatto quasi niente. A dire il vero ha avuto due occasioni nitidissime ma le ha incredibilmente sprecate. Andiamo però con ordine. Gli Spurs partono subito a razzo e dopo pochi minuti si portano in vantaggio con il solito Bale, abile a staccare di testa anticipando la difesa nerazzurra. Poco dopo è Sigurdsson a raddoppiare con un tap in vincente a pochi passi da Handanovic. Il punto esclamativo arriva nella ripresa con un altro colpo di testa, questa volta di Vertonghen. Inter ko e incapace di reagire. Nel primo tempo la partita poteva essere riaperta da Alvarez, lanciato da Cassano verso la porta avversaria, ma il giocatore arrivato a tu per tu con l’estremo difensore ha calciato sul fondo. L’altra grande occasione arriva nella ripresa ed è Palacio a spedire addosso al portiere. Sarebbe stato un gol inutile ai fini del risultato ma utilissimo in vista di un ritorno più abbordabile. Così non è stato e l’Inter adesso dovrà scalare l’Everest.

  • Caos Is Arenas, il Cagliari in campo con la Primavera

    Caos Is Arenas, il Cagliari in campo con la Primavera

    Non c’è pace per il Cagliari Calcio e lo stadio Is Arenas. E’ arrivata l’ennesima bocciatura per il nuovo impianto del club sardo in vista del match di fine settimana Cagliari-Sampdoria, ma stavolta la società rossoblu avrebbe preso in mano la situazione minacciando di mandare in campo la formazione Primavera se si dovesse giocare la gara a porte chiuse senza la presenza dei tifosi cagliaritani. Il clima che si respira nel club sardo inizia a diventare pesante viste le continue bocciature, seguite da nuovi improbabili lavori da eseguire che come per magia si aggiungono di giorno in giorno. I tifosi rossoblu per la giornata di domani hanno anche indetto una manifestazione che coinvolgerà sia i giocatori delle giovanili sia tutti i dipendenti del club sardo e vedrà presente anche il giornalista Ivan Zazzaroni, parso sempre molto vicino alle problematiche rossoblu.

    Is Arenas, situazione fuori controllo…

    Is Arenas vuoto... © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    Is Arenas vuoto… © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    CELLINO AI DOMICILIARI – Clamorosa è la situazione dei patron del Cagliari, Massimo Cellino, che dopo aver rifiutato gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire dal carcere solamente da uomo libero, è stato costretto “all’esilio forzato” in una comunità di Villamassargia nella zona sud-ovest della Sardegna, nell’Iglesiente. Fin qui, nulla di scandaloso, visto che leggi impongono al giudice di cercare una sistemazione se l’arrestato non dovesse accettare i domiciliari, ma il problema è che la struttura che ospita il patron rossoblu è in fase di costruzione, dichiarata inagibile (che beffa) e inoltre non possiede né acqua calda, né cucina e neanche riscaldamento.

    SUPER PREFETTO – Dalla Lega Calcio arrivano i primi segnali di distensione nei confronti del Cagliari, grazie al colloquio avuto dal direttore generale del club, Marroccu, con gli alti funzionari della Lega. Per cercare di risolvere questa bruttissima situazione, che penalizza la società sarda e soprattutto i tifosi, è stato dato mandato all’ex prefetto Serra di scendere in Sardegna e trovare un compromesso e possibilmente risolvere il problema Is Arenas. Intanto la Lega Calcio chiederà ad ore la sede dove dovrà essere disputata la gara e per il Cagliari non ci sono dubbi nel dare la disponibilità del nuovo impianto sardo.

    LA PROTESTA – Se, per una serie di ragioni, la partita contro la Sampdoria non dovesse disputarsi con il pubblico, il Cagliari Calcio opterà per uno sciopero importante, schierando la Primavera rossoblu in occasione del match contro i blucerchiati (con il rischio di ritrovarsi qualche punto di penalizzazione). Servirà questa “minaccia” per alleggerire la situazione di pessimismo nei confronti dell’impianto quartese, che è giusto ricordare, ha già ospitato due gare importantissime come quella contro il Napoli e il Milan, oltre che ad altre partite contro squadre di bassa-media classifica (proprio come la Samp).

  • E’ un super Bologna, Cagliari ko. Diamanti versione Nazionale

    E’ un super Bologna, Cagliari ko. Diamanti versione Nazionale

    Perfezione emiliana al Dall’Ara questo pomeriggio nella sfida Bologna-Cagliari, match valido per la 27esima giornata di Serie A. I padroni di casa entrano in campo aggressivi, concentrati e con la determinazione giusta per fare propri i tre punti mentre i sardi, dopo due ottime vittorie in un periodo molto difficile dal punto di vista societario (arresto del presidente Cellino), appaiono stanchi, inconcludenti e poco reattivi. Le sconfitte di Siena e Pescara con il pareggio esterno del Palermo, permettono alle due formazioni in campo quest’oggi a Bologna di poter stare relativamente tranquille, visto il distacco di 10 punti dalle ultime tre posizioni. Protagonista del match è stato sicuramente Alessandro Diamanti che con la sua classe ha trascinato i compagni verso una meritata vittoria permettendo agli emiliani di sorpassare i sardi in classifica.

    Bologna-Cagliari 3-0, Taider – Diamanti – Pasquato

    Diamanti in contrasto con la difesa del Cagliari © Dino Panato/Getty Images
    Diamanti in contrasto con la difesa del Cagliari © Dino Panato/Getty Images

    E’ un Bologna praticamente perfetto quello che si presenta al Dall’Ara nella sfida salvezza contro il Cagliari. Partono a razzo i ragazzi di Pioli che dopo pochi minuti passano in vantaggio con il francese Taider, bravissimo a sfruttare una sponda di Gilardino e ad infilarsi tra le maglie sarde, favorito anche da un rimpallo, castigando Agazzi con un bolide che va a terminare la propria corsa sotto il sette. Questo permette agli emiliani di gestire al meglio la partita contro un Cagliari impresentabile che non crea nessun pericolo dalle parti di Curci. Al 20′ arriva la rete del 2-0 con il magnifico Alessandro Diamanti che sulla destra scambia stretto con Gilardino e va ad inventarsi una conclusione a giro che supera il portiere cagliaritano sul palo più lontano.

    Il Cagliari tenta una timida reazione, ma per Curci quest’oggi è una giornata di relax. Anche nel secondo tempo si presenta una sola squadra in campo, ed è quello bolognese che si ritrova anche in superiorità numerica al 55′ per l’espulsione di Francesco Pisano (brutto fallo, non cattivo, cartellino rosso dubbio ma ci può stare). In questo momento termina definitivamente la gara dei sardi, con Pulga e Lopez che provano il tutto per tutto inserendo Nenè, Pinilla e Cossu. Il trio offensivo non incide e al 92′ arriva l’eurogol di Pasquato che dai trenta metri inganna Agazzi con un tiro dalla distanza d’esterno. 3-0 il risultato finale che legittima l’effettivo dominio della squadra di casa.

    PAGELLE BOLOGNA-CAGLIARI
    Diamanti 8 – Nei primi minuti subisce due brutti falli da Astori e Conti, si rialza, si lamenta un po e poi sfodera una delle migliori prestazioni di tutto il campionato. Segna un gol fantastico e delizia il pubblico con giocate importanti. La maturazione è avvenuta, chissà se in estate cercherà nuove avventure lontano da Bologna.
    Morleo 7 – Un treno sulla sinistra, non lo ferma nessuno. Rapido, concreto e piedi discreti. La fascia mancina bolognese è sua.
    Sau 5.5 – Il bomber sardo incappa in una giornata no, non aiutato sicuramente dai compagni di squadra che si presentano al Dall’Ara con poca grinta e determinazione.
    Nainggolan 5.5 – Dopo un campionato perfetto, arriva la prima insufficienza stagionale. Sbaglia troppi passaggi, non si esalta negli interventi in scivolata (il suo forte) e sembra fiacco nella corsa.

    TABELLINO BOLOGNA-CAGLIARI 3-0
    Bologna (4-2-3-1): Curci sv; Garics 6, Sorensen 6, Cherubin 6.5, Morleo 7; Perez 6.5, Taider 7; Diamanti 8 (76′ Moscardelli 6), Kone 6 (58′ Lazaros 6.5), Gabbiadini 6.5 (87′ Pasquato 6.5); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 7.5
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Pisano 5, Rossettini 5.5, Astori 5, Ariaudo 6; Ekdal 5.5 (60′ Cossu 5.5), Conti 5.5, Dessena 6; Nainggolan 5.5; Sau 5.5 (74′ Nenè 5.5), Ibarbo 5 (59′ Pinilla 5.5). Allenatore: Pulga 5
    Marcatori: 5′ Taider, 19′ Diamanti, 92′ Pasquato

  • Fiorentina-Chievo 2-1, Larrondo regala il successo ai Viola

    Fiorentina-Chievo 2-1, Larrondo regala il successo ai Viola

    Fiorentina-Chievo allo stadio Franchi di Firenze è uno dei match più importanti dell’ottava giornata del girone di ritorno, con i Viola che cercano il successo per rilanciare le proprie ambizioni dopo lo stop contro il Bologna,  cercando di sfruttare il fattore-campo, contro il Chievo che cerca di rimanere nella zona tranquilla e lontano dall’incandescente lotta per la salvezza puntando anche a migliorare il proprio rendimento esterno. Il match inizia bene per gli uomini di Montella, che dimostrano di essere carichi a dovere così come il tecnico aveva chiesto loro alla vigilia: pronti-via già al minuto 4′ la Fiorentina passa in vantaggio con la rete firmata da Pasqual su punizione, con palla a fil di palo e Puggioni battuto: 1-0. Il Chievo, però, non sembra patire troppo il colpo e prova a riorganizzarsi subito sfruttando le ripartenze in contropiede. Al minuto 8′ i gialloblu si rendono pericolosi in area su batti e ribatti, deviato poi in angolo. Al 12′ ancora pericoloso il Chievo con Thereau che si trova a tu per tu con Viviano e su assist di Acerbi il suo colpo di testa finisce a lato. Il pressing del Chievo si rivela molto intenso anche se gli uomini di Corini sembrano i difficoltà nella fase d’attacco nel creare pericoli concreti alla porta di Viviano.

    Fiorentina-Chievo | ©  Claudio Villa Getty Images Sport
    Fiorentina-Chievo 2-1| © Claudio Villa
    Getty Images Sport

    Al 19′ ci prova ancora la Fiorentina con Ljajic che sferra un buon tiro dalla distanza, ma la palla termina a lato della porta di Puggioni, mentre al 21′ l’arbitro Doveri annulla una rete a Paloschi per netta posizione di off-side. Al 25′ è ancora la Fiorentina a rendersi pericolosissima con Ljajic che serve per Jovetic, con Borja Valero davanti alla porta gialloblu che riesce solo a sfiorare e la palla termina fuori.

    Al 27′ è ancora la Fiorentina vicina al raddoppio con assist di Borja Valero dalla linea di fondo per Jovetic, ma il colpo di testa di Jo-Jo termina fuori. Nonostante i numerosi pericoli creati dai Viola, però, al 38′ giunge l’azione del pareggio gialloblu, con assist di Guana per Cofie che infila Viviano di piatto destro: 1-1.

    Al 43′ pericolosa ancora la Fiorentina con Ljajic che entra in area in dribbling, ma il suo tiro è deviato in angolo e sugli sviluppi del corner si conclude la prima frazione di gioco.

    Il secondo tempo di Fiorentina-Chievo si apre con la sostituzione operata da Montella con l’ingresso di Romulo al posto di Ljajic, con il neo entrato che si rende pericoloso al 3′ del st con Puggioni attento a bloccare il suo tiro. Al 15′ è pericoloso il Chievo con Paloschi che su rilancio di Puggioni riesce a intercettare ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa della porta di Viviano.

    Al 25′ occasionissima-gol per la Fiorentina con Luca Toni che colpisce il palo su colpo di testa e Larrondo che clamorosamente a porta sguarnita non riesce a segnare. La Fiorentina tenta il forcing finale per provare a vincere la gara, e si rende pericolosa ancora al munto 31’con sponda di Toni per Borja Valero ma la palla termina fuori. Al 33′ l’assedio Viola si concretizza con il cross di Pasqual per Toni con la palla che giunge a Larrondo che segna il 2-1 anche se sulla posizione di Toni ci sono dubbi di probabile fuorigioco.  

    La partita termina così con la Viola che gestisce il vantaggio fino al termine, conquistando una vittoria fondamentale.

    Pagelle di Fiorentina-Chievo:

    Larrondo 6.5 Si trova al posto giusto al momento giusto e realizza la rete del vantaggio che regala la vittoria ai Viola

    Toni 6 Positiva la sua presenza in attacco, un vero punto di riferimento per tutto il reparto e diviene anche uomo-assist involontario per la rete di Larrondo

    Cofie 7 Il migliore del Chievo, oltre al gol del provvisorio pareggio, il suo ingresso in campo fornisce brio e vivacità

    Tabellino di Fiorentina-Chievo 2-1:

    Fiorentina (4-3-3): Viviano 6, Gonzalo Rodriguez 6,5, Compper 6,5, Tomovic 6, Pasqual 6,5, Pizarro 6,5, Aquilani 6, Borja Valero 7, Ljajic 5 (46′ Romulo 6,5), Jovetic 4,5 (64′ Larrondo 6,5), Toni 6 (81′ Migliaccio). Allenatore: Montella

    Chievo (5-3-2): Puggioni 6,5, Dainelli 6,5, Andreolli 6, Acerbi 6 (31′ Cofie 7), Jokic 6 (70′ Dramè 5,5), Frey 5,5, Guana 6,5 (67′ Luciano 6), Seymour 6, Rigoni 6, Paloschi 5, Thereau 5,5. Allenatore: Corini

    Marcatori Fiorentina-Chievo 2-1:  4′ Pasqual, 38′ Cofie, 78′ Larrondo

  • Fiorentina-Chievo, Montella col tridente per il riscatto

    Fiorentina-Chievo, Montella col tridente per il riscatto

    Fiorentina-Chievo in programma alle ore 15:00 allo stadio Franchi di Firenze e valida per l’ottava giornata del girone di ritorno, si presenta come una partita delicatissima per le sorti del cammino delle due squadre, che vengono da un momento non propriamente entusiasmante considerando gli stop nei match precedenti e gli obiettivi ancora da raggiungere. Nel caso della Fiorentina, il tecnico Montella sembra molto deluso dalla sconfitta contro il Bologna di martedì scorso ed alla vigilia del match dello stadio Franchi pone l’attenzione sull’importanza della concretezza e della praticità della squadra, considerando che il problema sostanziale dei Viola sembra essere la difficoltà di gestione dei risultati, anche quando l’avversario è più debole. Di certo, gran parte delle correzioni riguarderanno l’impostazione della fase difensiva, ed il modulo prescelto per la gara odierna dovrebbe essere il 4-3-3. In casa Chievo, invece, dopo lo stop nello scontro-salvezza della scorsa settimana contro la Sampdoria, l’obiettivo è quello di tornare a far punti per rimanere nella zona tranquilla della classifica a partire proprio da Fiorentina-Chievo.

    Fiorentina-Chievo, Montella cerca il riscatto | © TIZIANA FABI AFP/Getty Images
    Fiorentina-Chievo, Montella cerca il riscatto | © TIZIANA FABI
    AFP/Getty Images

    Fiorentina – Mister Montella punta e fa leva sull’importanza della “cattiveria” e dalla rabbia dei suoi, affinchè in campo si tramuti in aggressività, tenacia e grinta: il carattere è la chiave della ripresa dei Viola, affinchè abbandonino quello “spirito disfattista” che si è manifestato in alcune uscite in cui la squadra non è riuscita ad avere i nervi saldi quando la partita si incanalava su binari negativi, non riuscendo a reagire a dovere alle difficoltà. Le buone notizie vengono, però, dai recuperi di Roncaglia e Mati Fernandez, che partiranno però dalla panchina inizialmente. Nella formazione titolare, invece, ritorna Pizarro come fulcro del centrocampo, e Montella lancia il tridente con Ljajic, Toni e Jovetic. Sarà assente per squalifica, invece, il discusso Cuadrado sul quale Montella ha espresso parole schiette e sincere, al fine di stimolarlo a dare di più per sfruttare le sue potenzialità, sia in termini di assist che di gol, in modo da essere più concreto.

    Chievo – La squadra di Eugenio Corini può gioire del recupero di Alberto Paloschi che probabilmente potrà scendere in campo anche dal primo minuto nella coppia d’attacco formata con Thereau oppure, in caso contrario, il titolare sarebbe Sergio Pellissier. Gli assenti sicuri saranno, invece, gli infortunati Sardo e  Spyropoulos e lo squalificato Hetemaj, e nel reparto difensivo a cinque del modulo 5-3-2 vi saranno Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi e Jokic. A completare la formazione, il centrocampo a tre sarà composto da Guana, Rigoni e Cofie.

    Fiorentina-Chievo le probabili formazioni:

    Fiorentina (4-3-3): Viviano; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Jovetic, Toni, Ljajic. A disposizione: Neto, Lupatelli, Compper, Migliaccio, Sissoko, Romulo, Mati Fernandez, Wolski, Larrondo, Llama, Roncaglia e El Hamdaoui. Allenatore. Vincenzo Montella.

    Chievo (5-3-2): Puggioni; Frey, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Jokic; Guana, L. Rigoni, Cofie; Thereau, Paloschi. A disposizione: Ujkani, Sampirisi, Vacek, Cesar, Seymour, Luciano, Papp, Dramé, Hauche, Stoian, Pellissier e Samassa. Allenatore.  Eugenio Corini.

    Allo stadio Franchi di Firenze, Fiorentina-Chievo sarà diretta da Daniele Doveri della sezione di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Giachero e Iannello, dai giudici di porta Peruzzo e La Penna e dal quarto uomo Meli.

  • Bologna-Cagliari, la salvezza passa dal Dall’Ara

    Bologna-Cagliari, la salvezza passa dal Dall’Ara

    Il Dall’Ara, per la 27esima giornata di Serie A, ospita la sfida salvezza Bologna-Cagliari. Le due squadre arrivano da due importantissime vittorie casalinghe. I bolognesi nell’ultimo turno hanno superato in rimonta la Fiorentina, mentre i cagliaritani sono stati protagonisti di una delle gare più emozionanti di tutta la stagione con la vittoria al fotofinish per 4-3 contro il Torino dopo una serie di rimonte, peccato solo per lo stadio di Is Arenas a porte chiuse che ha rovinato in parte lo spettacolo in campo. Le due formazioni arrivane piuttosto in forma e con una distanza di due lunghezze, con i sardi fermi a 31 punti e gli emiliani a 29. Potrebbe andar bene un pareggio ad entrambi per continuare a muovere la classifica, ma i padroni di casa vorranno sfruttare al meglio il calore del pubblico amico.

    Bologna-Cagliari, classe a confronto. Diamanti vs Sau

    Diamanti, chiamato ad una prova convincente contro il Cagliari © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Diamanti, chiamato ad una prova convincente contro il Cagliari © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUI BOLOGNA – In casa emiliana l’unica assenza degna di nota è quella del difensore Antonsson, squalificato per una giornata. Per il resto rosa al completo e Pioli che può schierare il suo collaudato 4-2-3-1 con Agliardi in porta, difesa a quattro composta da Motta e Morleo esterni con i centrali Sorensen e Cherubin. Sulla mediana l’aggressività e la classe di Perez e Taider. Sulla trequarti spazio a Gabbiadini, Kone e Diamanti dietro l’unica punta Gilardino.

    QUI CAGLIARI – Nessuna assenza per la coppia Pulga e Lopez che dopo aver recuperato Marco Sau, possono contare sull’intera rosa. Fiducia al 4-3-1-2 che ha permesso di risalire la classifica. Tra i pali il solito Agazzi che si troverà davanti una difesa composta da Pisano sulla destra, Avelar sulla sinistra e la coppia Rossettini – Astori al centro. A Conti verranno consegnate le chiavi del centrocampo, supportato dal belga Nainggolan e dall’ex blucerchiato Dessena (in ballottaggio con Ekdal). Sulla trequarti giostrerà il sardo Cossu, mentre in avanti confermata la coppia d’attacco Ibarbo – Sau. Ancora panchina per Pinilla che dopo la rete realizzata contro il Torino, spera di ripetersi a Bologna.

    I PRECEDENTI – Le ultime quattro sfide tra le due squadre al Dall’Ara hanno visto uscire vincente per due volte la formazione sarda (entrambe le gare per 1-0), poi troviamo un pareggio 1-1 e una vittoria emiliana per 1-0. Quindi, storicamente è una sfida che non regala grandi gol ma viene risolta da una giocata di un singolo. Lo stesso possiamo aspettarci da quest’incontro con le due squadre in lotta per non retrocedere e bisognose di punti che diano un po di tranquillità. Il Bologna si affiderà alle magie del capitano Diamanti, capace di risolvere le gare anche con un calcio piazzato, mentre il Cagliari punterà sulla punta Sau, autore di un campionato strepitoso che gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra nella classifica marcatori con 12 gare ancora da disputare. Se avete intenzione di scommettere su questo match, mi sento di consigliare un Under 2.5.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA-CAGLIARI
    Bologna (4-2-3-1): Agliardi; Motta, Sorensen, Cherubin, Morleo; Perez, Taider; Gabbiadini, Diamanti, Kone; Gilardino. Allenatore: Pioli
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Naiggolan; Cossu; Sau, Ibarbo. Allenatore: Pulga

  • Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas. Cellino agli arresti domiciliari

    Con ventiquattro ore di ritardo rispetto alle attese, Massimo Cellino abbandona il carcere di Buoncammino e passa agli arresti domiciliari. Il presidente del Cagliari Calcio dovrà attendere nella sua abitazione gli sviluppi sull’inchiesta che lo vede coinvolto riguardante la costruzione del nuovo stadio della società a Quartu Sant’Elena con le accuse di peculato. Per gli stessi motivi, finirono in manette anche il sindaco e l’assessore allo sport della città che ospita il nuovo impianto. Anche per loro è arrivata la scarcerazione con gli arresti domiciliari. I tre personaggi protagonisti della vicenda hanno visto le loro accuse trasformarsi da tentato peculato a peculato consumato, dopo l’interrogatorio di Grussu (direttore dei lavori) che ha ammesso l’utilizzo di fondi destinati alla riqualificazione dello stagno di Molentargius.

    Massimo Cellino torna a casa

    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images
    Cellino agli arresti domiciliari © Enrico Locci/Getty Images

    Arrestato il 14 febbraio, il patron del Cagliari torna a casa dopo due intense settimane. Interrogato per quasi 9 ore qualche giorno dopo l’arresto, dove Cellino dichiarò apertamente la propria innocenza, accusando l’assessore allo sport Lilliu di aver firmato tutte le carte e quindi di non essere a conoscenza di eventuali errori per la costruzione dello stadio di Is Arenas. Lo stesso presidente sardo ha rifiutato inizialmente gli arresti domiciliari, dichiarando di voler uscire pulito dal carcere di Buoncammino (celebre è diventata la sua frase “esco solo da uomo libero”), salvo poi accettare la seconda istanza di scarcerazione con l’obbligo di dimora in attesa di nuovi sviluppi sull’inchiesta.

    Si studiano anche le intercettazioni che vedono coinvolto Cellino insieme a Lotito, nella quale spiega i motivi dell’inizio dei lavori in piena estate e gli escamotage per la realizzazione in tempi rapidi di un nuovo impianto.

    In questo periodo il presidente del Cagliari ha ritrovato il calore del popolo rossoblu, spesso ritrovatosi intorno alle mura del carcere di Buoncammino per far sentire la propria presenza al patron sardo. Parecchi sono stati gli attestati di stima da parte dei presidenti e dei tifosi italiani, soprattutto nel sud Italia (vedi Catania e Palermo). Nelle due settimane di carcerazione del presidente, il Cagliari ha ottenuto due importantissime vittorie sul campo (una a Pescara e l’altra contro il Torino con Is Arenas a porte chiuse).

  • Egemonia brasiliana in Copa Libertadores

    Egemonia brasiliana in Copa Libertadores

     La Copa Libertadores avanza a ritmo serrato ma in ordine sparso, secondo la più classica delle concezioni del calendario calcistico di stampo sudamericano. Infatti, le giornate della grande Copa si giocano quasi giorno dopo giorno, ma senza rispettare una cadenza comune per tutti e gli 8 raggruppamenti. Purtroppo l’inizio della 54esima edizione ha fatto registrare un grave lutto, quello del giovane 14enne boliviano Beltran, tifoso del San Josè, ucciso da una bomba carta lanciata dai sostenitori del Corinthians che hanno seguito il Timao nella trasferta di Oruro in Bolivia. Il giovane Beltran è deceduto quasi sul colpo e 12 tifosi brasiliani sono ancora detenuti nelle carceri boliviane. Il Corinthians giocherà senza pubblico per tutta la manifestazione in corso. Un episodio che ha guastato la grande festa della Copa Libertadores.

    Le brasiliane stanno dominando la prima parte della Copa. Il Corinthians ha ottenuto il successo interno contro il Millionarios, registarndo anche il primo gol di Pato. Tuttavia, Atletico Mineiro e Fluminense viaggiano a punteggio pieno. La squadra di Ronaldinho ha addirittura maramaldeggiato in casa dell’Arsenal Sarandì, imponendosi per 5-2 e con 3 reti di Bernard, mentre il Flu è risultato corsaro ad Huachipato, nel sud del Cile. Ma nutrono ampie chance di qualificazione anche il Gremio ed il Palmeiras. Soltanto il Sao Paulo deve dare una svolta alla sua classifica.

    Copa Libertadores | © NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images
    Copa Libertadores | © NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images

    Tra le argentine non fatica più del previsto soltanto il Velez Sarsfield che, dopo la sconfitta iniziale contro l’Emelec, ha sbancato il terreno del Penarol grazie ad un gol dell’ex-genoano Lucas “il Cammello” Pratto, mentre il Boca Juniors, disastroso il suo inizio anche in campionato, rilancia le proprie quotazioni imponendosi in casa del Barcelona con le reti del Burrito Martinez e di Perea.

    Ad ogni modo, due autentiche rivelazioni rubano la scena di queste prime due settimane della Copa Libertadores e sono due esordienti assolute: i messicani del Tijuana ed i peruviani del Real Garcilaso. I primi vantano 6 punti in classifica ed i secondi addirittura 7. I Xolos messicani, squadra che ha sede quasi ai confini con gli USA, hanno battuto i colombiani del Millionarios ed i boliviani del San Josè, questi ultimi tra le mura amiche del Caliente con un eloquente 4-0. Due delle reti, quelle di Edgar Castillo e Joe Corona, portano la firma di calciatori statunitensi e sono i quarti a portare questa etichetta in 54 anni di Copa Libertadores. Un fattore a cui i media latinoamericani, per diversi motivi, hanno dato la giusta risonanza.