Categoria: Varie

  • Tour de France, vince Cavendish. Colpaccio Contador

    Tour de France, vince Cavendish. Colpaccio Contador

    Una tappa che non doveva dire niente, una frazione per velocisti che viene vinta da Mark Cavendish su Peter Sagan ma senza la classica volatona finale grazie all’attacco di Alberto Contador e del suo team, la Saxo Bank, che ha messo in seria difficoltà la maglia gialla Christopher Froome. E’ il vento il protagonista principale della tappa, una variabile impazzita che ha causato la debacle di Alejandro Valverde veramente sfortunato con lo spagnolo del team Movistar che perde più di dieci minuti a causa di una banale foratura capitata nel momeno meno opportuno.

    Mark Cavendish, secondo successo al Tour 2013 ©PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images
    Mark Cavendish, secondo successo al Tour 2013 ©PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

    Doveva essere una semplice tappa di trasferimento la tredicesima tappa del Tour de France, l’ultima occasione per le ruote veloci prima del grande finale di Parigi ed invece il vento ha scompaginato tutti i piani con l’attacco del team Saxo Bank nei confronti di Froome e la debacle di Alejandro Valverve. Molta sfortuna per il capitano della Movistar che esce dalla classifica generale a causa del vento e di una foratura nel momento meno opportuno quando l’Omega Pharma ha creato il buco decisivo. Grandissima azione del team Saxo Bank che ai meno 30km dal traguardo sorprende Christopher Froome in un tratto di strada reso insidioso dal vento, la mglia gialla rimane isolata e davanti ne approfittano i Saxo con Peter Sagan e Mark Cavendish molto svegli ad agganciarsi al treno di Contador. Gli ultimi 30 km della tappa sono al cardiopalma con il team Sky letteralmente sfaldato con Richie Porte alla deriva ed il norvegese Edvald Boasson Hagen costretto al ritiro, il grupetto di Contador dilata il suo vantaggio negli ultimi 10 km portandolo a più di un minuto con Cavendish a regolare Sagan sul traguardo.

    Christopher Froome mantiene comunque la maglia gialla ma il segnale dato dal team Sky al suo capitano non è decisamente positivo con pochi uomini che appaiono in grado di rimanere con il britannico sulle Alpi. Segnale di fiducia invece per Alberto Contador che in una tappa per velocisti in un colpo solo riesce a far fuori Valverde ed a recuperare secondi preziosi sulla maglia gialla.

    Ordine d’arrivo

    1 Mark Cavendish
    GBR OPQ      3 40’08”
    2 Peter Sagan
    GBR CAN          0”
    3 Bouke Mollema
    NED BEL          0”
    4 Jakob Fuglsang
    NOR AST          0”
    5 Nikola Terpstra
    NED OPQ          0”
    6 Roman Kreuziger
    CZE TST          0”
    7 Alberto Contador
    SPA TST          0”
    8 Laurens Ten Dam
    NED BEL          0”
    9 Sylvain Chavanel
    FRA OPQ          6”
    10 Michael Rogers
    AUS TST          9”

     

    Classifica  Generale

    1 Christopher Froome
    GBR SKY    51 00’30”
    2 Bouke Mollema NED BEL          2’28”
    3 Alberto Contador SPA TST          2’45”
    4 Roman Kreuziger CZE TST          2’48”
    5 Laurens Ten Dam NED BEL          3’01”
    6 Jakob Fuglsang
    NOR AST          4’39”
    7 Mikal Kwiatkowski POL OPQ          4’44”
    8 Alexsander Quintana COL MOV          5’18”
    9 Jerome Peraud FRA ALM          5’39”
    10 Daniel Martin
    IRL GRS          5’52”
  • Orrore in Brasile: arbitro uccide calciatore, la folla lo decapita

    Orrore in Brasile: arbitro uccide calciatore, la folla lo decapita

    Più che di sport parliamo di cronaca nera anche se i protagonisti della macabra vicenda sono un arbitro e una partita di calcio amatoriale. E’ successo la scorsa domenica nello stato del Maranhao, nel nord del Brasile, dove una partita di calcio amatoriale si è trasformata in uno scenario da film dell’orrore.

    Un calciatore 31enne, Josenir dos Santos Abreu, dopo aver protestato animatamente contro l’arbitro 20enne Otavio Jordão da Silva de Catanhede,è stato invitato ad abbandonare il rettangolo di gioo anzitempo
    Alla vista del cartellino rosso il calciatore ha malamente reagito contro il direttore di gara prendendolo a calci, questi a sua volta, perdendo il lume della ragione, ha estratto dal taschino un coltello colpendolo più volte al petto (il giocatore morirà prima di arrivare in ospedale).

    Arbitro decapitato in Brasile
    Arbitro decapitato in Brasile

    La scena ha scatenato la reazione folle del pubblico tra cui erano presenti sicuramente la famiglia e gli amici del giovane malcapitato. Senza indugi una folla accecata dalla rabbia si è riversata sul campo in cerca dell’arbitro killer. E’ qui che succede l’incredibile: secondo il racconto di Globoesporte, Catanhede è stato raggiunto dalla folla inferocita che prima lo ha legato ad un palo dove è stato picchiato a morte, lapidato, squartato e decapitato. Infine la testa del giovane arbitro sarebbe stata esposta su di un palo dello Stadio.

    La polizia avrebbe arrestato un ragazzo di 27 anni, Luis Moraes de Sousa, tra i responsabili dell’omicidio. Moraes ha confessato di aver cominciato a picchiare l’arbitro riferendo la partecipazione di altre due persone al momento ancora ricercate dalle forze dell’ordine: Francisco Edson Moraes de Sousa e de Sousa Josimar. Il primo avrebbe smembrato la vittima, mentre l’altra avrebbe partecipato all’omicidio

  • Roma, Stop all’inno di Venditti! Tifosi infuriati

    Roma, Stop all’inno di Venditti! Tifosi infuriati

    E’ polemica tra Antonello Venditti e i tifosi romanisti a seguito della dichiarazione, forte, che il cantautore romano e di dichiarata fede giallorossa, ha rilasciato qualche giorno fa ai microfoni di Centrosuonosport in merito al’inno del club capitolino. Senza giri di parole Venditti aveva dichiarato che gli piacerebbe non sentire più l’inno prima delle gare casalinghe: “Sinceramente l’inno della Roma mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della squadra che conoscevo io“.

    Il cantante, deluso dalla stagione appena trascorsa e critico nei confronti della società (specie nei confronti del Direttore generale Walter Sabatini) non ha risparmiato battute e frecciate sulla fase di stallo del mercato all’indirizzo del dg: “Vedremo questa volta che giocatori porterà Sabatini“.

    Lo striscione indirizzato a Venditti
    Lo striscione indirizzato a Venditti

    Inevitabile che dichiarazioni del genere non passassero inosservati ai tifosi che sul web hanno espresso tutto il loro disappunto sull’uscita del noto cantante e tifoso. Venditti prontamente ha cercato di rimediare rettificando su Facebook quanto dichiarato nel corso del suo intervento in Radio:

    Era solo una forte provocazione per riportare la Roma alla nostra cultura. L’inno appartiene a tutti noi, ma non ho paura di esprimere le mie idee. Non ho padroni. Grazie e forza Roma

    Alla parziale rettifica affidata al profilo del suo social Network ha avuto seguito anche una nota ufficiale e completa:

    Romani, romane, romanisti e romaniste di tutto il mondo, la mia era solo una forte provocazione per spronare il presidente e i dirigenti a riportare l’As Roma alla nostra cultura – si legge -, rendendola più simile alla nostra grande storia di tifo calcistico, di sportività e di amore. Gli inni non appartengono all’autore, ma a ognuno di noi”. Il messaggio però non ha spento la polemica, anzi, così Venditti ha concluso: “E’ impossibile parlare della Roma in maniera sincera. Non ho padroni e soprattutto non ho paura di esprimere le mie idee. Dico solo grazie e forza Roma“.

    Tentativo però fallito perché nelle ore scorse, la parte dei tifosi più feriti e risentiti dalle sue dichiarazioni, ha pensato bene di esporre sotto casa del cantante un duro striscione contro lo stesso: “Nel 2001 c’hai magnato, nel 2013 c’hai sputato. Venditti verme”. Ed è ancora Facebook il mezzo scelto da Venditti per replicare ai suoi contestatori: “Chi e’ pagato tra di noi? Chi sfrutta il vostro cervello ed il vostro cuore? Questa e’ la vostra Roma? La mia e’ fatta d’amore, di cultura e di poesia. Rifletti, anonimo che scrivi… Auguri! Antonello. PS: chiedo scusa a tutti i miei fan che non sanno cosa accade a Roma in questo momento. Ci vediamo domani a Rimini!

    “Roma, Roma” continuerà ad essere l’inno ufficiale della Roma? Questo non è dato saperlo al momento, ma quello che è certo è che il rapporto idilliaco tra tifosi/società e artista al momento non vede luce all’orizzonte

  • La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La sua elezione a ministro, dopo anni di successi nel mondo della canoa, era stata accolta molto positivamente nel mondo dello sport. Per Josefa Idem, tedesca di nascita ma italiana dopo il matrimonio, la nuova avventura, a differenza di quanto fatto nel corso della lunga carriera dove si è ritirata a quasi 48 anni, è durata poco. La stessa infatti nelle scorse ore ha rassegnato le dimissioni al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta dopo lo scandalo sui presunti abusi edilizi e sull’Ici non versata a Ravenna, città nella quale la plurimedagliata vive.

    A dare la notizia il ministero delle Pari Opportunità con una nota stampa arrivata a seguito di un incontro tra la Idem e Letta. Si chiude dopo meno di due mesi dunque l’avventura della Idem che ha ricoperto il ruolo di Ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili . «Come Ministra ho tenuto duro in questi giorni perché in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del gioco – ha dichiarato -. La persona Josefa Idem, già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonchè degli insulti espressi nei suoi confronti».

    Insomma la Idem non ha retto la pressione, di sicuro non la stessa che per anni l’ha accompagnata nella propria attività agonistica dove ha conquistato quattro medaglie olimpiche e ben cinque mondiali. Una decisione irrevocabile quella della Idem che sul finire della scorsa settimana aveva però dichiarato di non volersi dimettere minimizzando quanto accaduto e sostenendo come in Germania tutto ciò non avrebbe causato tale ridda di polemiche. Probabilmente dunque il polverone venutosi a creare l’ha portata a prendere questa decisione che Letta ha assecondato senza tentare un cambio di rotta.

    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images
    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images

    Le sue deleghe verranno distribuite dal premier ad altri ministri, e intanto è cominciata anche l’inchiesta della magistratura di Ravenna sul caso con le prime verifiche sulla palestra della Idem a Santerno. Nel mirino la destinazione d’uso della palestra, anche se al momento pare che il fascicolo sia stato aperto come modello 45 e dunque senza alcuna ipotesi di reato. Le indagini faranno luce sulla questione, ma ancora una volta il mondo dello sport ha fatto flop in politica. Era già accaduto in passato sia in Italia con Gianni Rivera, Massimo Mauro, Gianni Bugno, Manuela Di Centa e Valentina Vezzali, giusto per fare qualche nome, ma anche all’estero come nel caso di George Weah, attaccante liberiano ex Milan che però è stato trombato dal suo stesso popolo che qualche anno prima ne aveva applaudito le gesta sportive.

    Le distanze tra sport e politica dunque sembrano essere molto più grandi di quanto si pensi: l’avere successo nel primo non implica in automatico affermarsi nella seconda. Colpa delle grandi aspettative che si hanno riguardo ai personaggi dal passato sportivo illustre? Colpa della poca esperienza nel nuovo ambito da parte degli ex atleti? Non è certo facile capire quali siano le motivazioni, ma il numero dei delusi continua a crescere legislatura dopo legislatura.

  • I “consigli” di Pippa Middleton per Wimbledon

    I “consigli” di Pippa Middleton per Wimbledon

    Abbiamo avuto tanti esempi nella storia di celebrità acquisite di riflesso a causa del fratello o della sorella più famosa, celebrità che in alcuni casi consente di occuparsi di situazioni e di argomenti che decisamente non si conoscono. Stiamo parlando di Pippa Middleton, la celebre sorella di Kate Middleton moglie del principe William futuro re d’Inghilterra che in questi anni ha deliziato il Mondo sicuramente per situazioni che esulano decisamente dal suo quoziente intellettivo. La celebre Pippa è salita alla ribalta delle cronache per il suo celebre lato “B” mostrato, appezzato e soprattutto commentato durante il matrimonio della sorella più della cerimonia stessa e da quel momento si è data decisamente da fare per ritagliarsi uno spicchio di ribalta ed uscire dall’alveo della ben più famosa, bella ed elegante Kate.

    Pippa Middleton con Kate a Wimbledon ©Clive Brunskill/Getty Images
    Pippa Middleton con Kate a Wimbledon ©Clive Brunskill/Getty Images

    Dopo i recenti fallimenti con la pubblicazione di un libro per come dare un party perfetto ed a regola d’arte,  ed una rubrica culinaria, stroncata per manifesta incompetenza, sul magazine dei supermercati Waitrose ecco che la bella Pippa ci delizia e soprattutto ci “consiglia” su come dobbiamo comportarci e le dritte da seguire in occasione del prossimo torneo di Wimbledon che partirà il 24 giugno consigli che possiamo apprendere sulla famosa rivista “Vanity Fair“. E’ opinione di chi vi scrive che, da grande appassionato di tennis, adesso sono “molto” più preparato in vista di una futura trasferta sull’erba londinese dopo aver appreso che cosa posso e non posso fare secondo la grande Pippa. Infatti, fra i consigli inseriti nella rubrica troviamo delle assolute perle come “non c’e’ niente di peggio di dover lasciare Rafa Nadal per andare a mangiare una pizza” o “non organizzate una cena con gli amici la sera di una partita nel caso questa si protragga sino a tardi” e, dulcis in fundo, “ricordatevi di portare la crema solare ed l’ombrello perchè il meteo in Inghilterra è sempre una sorpresa“.

    Beh, adesso che conosciamo proprio tutto del celebre torneo londinese, possiamo dormire sonni tranquilli ricordandosi sempre che c’e’ la grande Pippa a vegliare su di noi.

     

  • Adidas Nitrocharge 1.0 la scarpa per chi in campo ha uno sprint  in piu

    Adidas Nitrocharge 1.0 la scarpa per chi in campo ha uno sprint in piu

    Adidas lancia sul mercato un nuovo gioello, le Adidas nitrocharge 1.0, si tratta di scarpini da calcio che vanno così ad arricchire la già lunga lista di scarpini da clacio della nota azienda tedesca dopo il lancio di Predator, Adipure, ed F50.

    Questa volta l’Adidas ha scelto come testimonial atleti che lo stesso marchio definisce come “il motore” in campo, ovvero quei giocatori che corrono, recuperano più palloni e hanno una maggiore propensione ad andare a rete nei 90 minuti in campo. La scelta del giocatore “Motore”, al termine di una lunga valutazione è ricaduta su Daniele De Rossi seguito da Dani Alvares, Ezequiel Lavezzi e Javi Martinez.

    Le Nitrocharge 1.0 si presentano con un design innovativo,  di colore blu e giallo con finiture nere e lateralmente con le classiche tre strisce bianche che caratterizzato il noto marchio. Ma quali sono le novità introdotte da Nitrocharge 1.0? Innanzitutto Energysling, una fascia gialla di materiale elastico situata tra la punta e il resto della scarpa. L’Energysling avvolge l’avampiede per stabilizzare la scarpa durante i movimenti laterali creando supporto e reattività nei cambi di direzione. Secondo tratto distintivo è Energypulse che consiste in alcune bande plastiche poste nell’avampiede che garantisce un ritorno maggiore di energia in fase di sprint per garantire di correre fino al novantesimo.

    All’interno della suola abbiamo anche la speciale struttura SPRINTFRAME e grazie alla configurazione dei tacchetti TRAXION 2.0 è possibile garantire l’equilibrio ideale tra leggerezza e stabilità. Si trova invece all’interno della suola la speciale struttura Sprintframe e grazie alla configurazione dei tacchetti Traxion 2.0 è possibile garantire l’equilibrio ideale tra leggerezza e stabilità.

    Le novità non finiscono qui perchè grazie ad un chip posizionato nell’intersuola si possono registrare velocità massima, misurare la distanza percorsa e tutti gli altri dati relativi alla propria performance. Infine il materiale utilizzato per la tomaia della Nitrocharge che partendo dall’Hybridtouch, sottile materiale brevettato da adidas, combina i vantaggi della pelle naturale e sintetica per garantire comfort e controllo di palla superiori. Il mesh protettivo crea dei cuscinetti imbottiti nelle zone sottoposte a maggiore contatto durante le partite più intense, come il tendine d’Achille e le dita.

    Sicuramente le Nitrocharge 1.0 in questo momento rappresentano l’avanguardia per una scarpa da calcio, attenta alle esigenze e alla miglioria nelle prestazioni per i giocatori, non a caso come testimonial sono stati scelti alcuni dei maggiori rappresentanti del calcio Europeo ed Internazionale. Insomma Nitrocharge 1.0 è una scarpa ricca di altre novità che però lasciamo scoprire a voi.Allora cosa state aspettando? Correte a provare la scarpa pensata per chi in campo ha uno sprint in più, scopritela nel negozio Intersport più vicino.

     

     

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  • Doping: farsi le canne non sarà più proibito per gli sportivi

    Doping: farsi le canne non sarà più proibito per gli sportivi

    Farsi le canne non sarà più proibito per gli sportivi. Le nuove norme appena approvate concedono maggiore tolleranza sull’uso della cannabis da parte degli atleti. (altro…)

  • Josefa Idem è il nuovo ministro dello Sport

    Josefa Idem è il nuovo ministro dello Sport

    Meno di un anno di distanza dal ritiro dall’attività agonistica per Josefa Idem comincia una nuova avventura. L’ex canoista infatti, nel pomeriggio di oggi, è stata nominata Ministro per le Pari Opportunità, per lo Sport e per le Politiche Giovanili nel Governo Letta. Una nomina di grande prestigio per la 49enne tedesca naturalizzata italiana che si era avvicinata già in passato ricoprendo il ruolo di consigliere comunale a Ravenna, città nella quale ha vissuto dopo il suo trasferimento dalla Germania. Da capolista nelle liste dell’Emilia Romagna riesce poi a farsi eleggere come senatrice prima della nomina arrivata questo pomeriggio cogliendo un po’ tutti di sorpresa. Per il mondo dello sport potrebbe tuttavia essere un’elezione, quella della Idem, piuttosto importante considerando anche la stessa, da poco ritiratasi, ben conosce la situazione italiana in questo campo.

    Josefa Idem © Dino Panato/Getty Images Sport
    Josefa Idem © Dino Panato/Getty Images Sport

    Josefa Idem, tra l’altro, è la donna con più partecipazioni ai giochi olimpici nella storia degli stessi. Basti pesare che a soli 20 anni ha preso parte all’Olimpiade di Los Angeles 1984 gareggiando per la Germania Ovest, città che gli ha dato i natali. In America centrò un bronzo nel K2 500 m. Nel 1988 prende parte, sempre con la spedizione tedesca, alle olimpiadi di Seul, senza però ottenere risultati positivi. E cosi, l’anno dopo, decide di trasferirsi in Italia affidandosi ad un nuovo allenatore, quel Guglielmo Guerrini che diventerà poi suo merito. Prende così parte alle olimpiadi di Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 rappresentando l’Italia e guadagnando anche 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo. Ma sono tantissimi i successi che colleziona tra Mondiali ed Europei. Una Josefa Idem che dunque adesso proverà a dare il suo contributo a quella nazione che di fatto l’ha adottata. Impresa certamente non semplice vista la situazione attuale e le polemiche sul governo formato da Letta, ma vedremo se la Idem sarà capace di trasportare la consueta caparbietà e la voglia di fare dimostrata nello sport anche in politica.

  • La Copa Libertadores approda agli ottavi di finale

    La Copa Libertadores approda agli ottavi di finale

    La Copa Libertadores ha esaurito la sua avvincente fase a gironi e si proietta con grande interesse ed entusiasmo verso gli ottavi di finale, di cui sono già stati stabiliti gli accoppiamenti. Inutile sottolineare il predominio dei brasiliani. Infatti, 6 club su 6 approdano agli ottavi. Dopo le ottime prestazioni dell’Atletico Mineiro, del Corinthians, del Palmeiras e della Fluminense, anche il Gremio ed il Sao Paulo sono riusciti a superare i loro ostacoli, seppur con qualche patema. Contrasta gli auriverdi degnamente il calcio argentino, che pure si presenta alla seconda fase con ben 4 formazioni. Al Boca Juniors, al Newell’s Old Boys ed al Velez Sarsfield si è aggiunto all’ultimo turno il Tigre, che ha compiuto la propria impresa andando ad imperversare per 5-3 sul campo della Libertad ad Asunciòn. Completano, quindi, il tabellone degli ottavi l’Olimpia Asunciòn, il Nacional Montevideo, l’Emelec Guayaquil, l’Independiente Santa Fè di Bogotà, la Real Garcilaso ed i messicani del Tijuana.

    Gli accoppiamenti degli ottavi risultano già interessantissimi. Addirittura con Corinthians-Boca Juniors si ripropone la finale della passata edizione ed anche questa volta i favori del pronostico sembrano pendere verso i paulisti.

    Gli accoppiamenti della Coppa Libertadores | ©YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages
    Gli accoppiamenti della Coppa Libertadores | ©YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    Tuttavia, sono le sfide fratricide a calamitare un enorme interesse, come il confronto tutto brasiliano tra l’Atletico Mineiro ed il Sao Paulo e quello tutto argentino tra il Velez Sarsfield ed il Newell’s Old Boys. I sorprendenti peruviani della Real Garcilaso, invece, affrontano il Nacional Montevideo in un doppio confronto non proprio proibitivo, mentre la vera sfida inedita si prospetta tra l’Olimpia Asunciòn ed il Tigre della scatenato trequartista Botta, che interessa a mezza Europa.

    Tra le altre il Gremio deve vedersela con i mai docili colombiani dell’Independiente Santa Fè, squadra da sempre alla ricerca di una propria identità continentale, mentre il brillante Fluminense sfida gli ecudoregni dell’Emelec, che da sempre sono alla ricerca di un risultato di prestigio al pari dei cugini del Barcelona. Il Palmeiras, che invece in Brasile gioca in Serie B, attende al varco l’altra sorpresa del torneo: i messicani del Tijuana, al loro esordio nella manifestazione. La città dei xolos impazzisce adesso per il calcio, anche se i cartelli di benvenuto nella città a nord del Messico da sempre recitano: “Bienvenidos a Tijuana, tequila, sexo e marijuana”. Bellezze ed imprevisti della Copa Libertadores.

  • L’Italia piange Enzo Jannacci, il Milan: “Addio poeta”

    L’Italia piange Enzo Jannacci, il Milan: “Addio poeta”

    Il mondo della musica è in lutto per la perdida del grande maestro Enzo Jannacci, cantautore, cabarettista, attore e cardiologo italiano (aveva lavorato con Barnard ai primi trapianti di cuore), tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana. Si è spento all’età di 78 anni a Milano, nella sua città che tanto amava e cantava in molti versi delle sue canzoni spesso in dialetto lombardo. Nella sua vita aveva collaborato con i più grandi artisti della musica e della cultura italiania: Giorgio Gaber, Dario Fo, Adriano Celentano, Claudio Baglioni, Paolo Conte, Mia Martini, Gino Paoli, Cochi e Renato, Paolo Rossi Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori, Beppe Viola, Loredana Berté, solo per citarne alcuni.

    Grande tifoso della squadra rossonera di Milano tanto da comporre anche un inno nel 1984-85 “Mi- mi-la lann“, ricorrente le citazioni nei suoi testi alla squadra rossonera: “Zero a zero anche ieri ‘sto Milan qui/ ‘sto Rivera che ormai non mi segna più” e la più recente “Se me lo dicevi prima” “E allora sarà ancora bello/Quando ti innamori/Quando vince il Milan/Quando guardi fuori“.

     Enzo Jannacci
    Enzo Jannacci

    Il Milan ha voluto rendere omaggio al cantautore pubblicando sul sito ufficiale un ultimo saluto:

    C’era una volta il Derby, la culla del cabaret. Era il mondo di Enzo Jannacci, una personalità vera, spontanea, originale, estrosa duttile. Amicizie di grande livello artistico e intellettuale le sue: Giorgio Gaber e Dario Fo. Ma la sua avventura si è spesso intrecciata a grandi Milanisti come lui: Beppe Viola, Renato Pozzetto, Teo Teocoli. E allora sarà bello quando vince il Milan! Quante volte i Milanisti hanno fatto il coro al grande Enzo sul ritornello di questa celeberrima canzone. Cantautore e cabarettista, attore e cardiologo, Enzo, figlio del Liceo classico Manzoni di Milano, lascia a tutti noi e all’unico figlio Paolo una grande, grandissima, eredità. Ciao Enzo!