Categoria: Varie

  • Adriano rischia la prova tv

    Dopo la contestatissima rete di ieri nel derby il sostituto procuratore Palazzi ha segnalato al giudice sportivo Tosel l’episodio e adesso rischia 2 giornate di squalifica per condotta antisportiva come accadde a Gilardino per il gol di mano in Palermo-Fiorentina.

  • 24 giornata: il commento

    La Juve compie un mezzo passo falso nella gara casalinga contro la Sampdoria. In vista del derby di stasera tra Inter e Milan la Juve infatti non riesce ad andare oltre il pari. Ma nulla si può rimproverare ai bianconeri che hanno disputato un ottima gara in cui la sfortuna ha avuto il sopravvento. Al gol di Pazzini, dopo uno splendido assist di Cassano, prima Nedved coglie un palo e una traversa poi nella ripresa è Amauri a battere il portiere blucerchiato con un colpo di testa su assist di Giovinco. Ancora sfortunata la Juve quando, su calcio di punizione Del Piero vede negata la gioia del gol prima dalla traversa e poi dal palo. Un punto a testa che non serve certamente alla Juve ma che da morale alla Samp.

    Sul campo di Marassi è spettacolo. Il Genoa butta al vento una ghiotta occasione per la volata Champions. Infatti i rossoblu, pur giocando in 10 per l’espulsione di Biava, vanno in vantaggio di 3 gol grazie a Motta, Palladino e Milito. Al 60′ inizia però la rimonta viola che vede Mutu protagonista: il rumeno realizza, in poco più di mezz’ora, una tripletta. La Fiorentina riesce a mantenere un discreto vantaggio sul Genoa stesso e sulla Roma che nel frattempo cade a Bergamo. I giallorossi vengono fermati nel primo tempo da un’Atalanta aggressiva e ben messa in campo. Nella ripresa i bergamaschi affondano l’undici di Spalletti sotto i colpi di Capelli e di uno splendido Doni che realizza una doppietta. I giallorossi rimangono in 10 per l’espulsione di Perrotta quando ormai la gara era sul 3 – 0. Ora il cammino verso la Champions per la Roma si fa più difficile.

    Conferma l’ottimo stato di forma il Cagliari di Allegri che riprende la marcia verso la zona Uefa dopo lo scivolone casalingo contro l’Atalanta di una settimana fa. I sardi superano un discreto Lecce con gol di Fini e Matri che chiude definitivamente la gara nei minuti di recupero della ripresa. I salentini scivolano nelle zone basse della classifica mentre il Cagliari comincia a credere in un piazzamento Uefa.

    A Verona finisce 1 – 1 tra Chievo e Catania che si vede beffato al 92′ da un colpo di testa di Colucci. Il Catania era andato in vantaggio al 12′ con un rigore procurato da Morimoto trasformato da Ledesma. La squadra guidata da Walter Zenga non vince ormai da 7 giornate in cui ha racimolato soltanto 2 punti.Occasione persa invece per gli uomini di Di Carlo che non riescono ad approfittare dei passi falsi delle altre contendenti per la lotta alla salvezza. Analogo discorso vale per la Reggina che spreca un’altra occasione per la risalita. Nel match casalingo contro il Palermo non si va oltre lo 0 – 0. Gli amaranto cercano di vivacizzare una partita noiosa, sue sono le occasioni più pericolose ma l’attacco non punge. Per il Palermo è Cavani a rendersi pericoloso ma sulla sua strada trova un attento Puggioni chiamato a sostituire l’infortunato Campagnolo.

    Pareggiano anche Siena – Udinese. Al 50′ è rigore per i toscani, sul dischetto va Maccarone che dapprima si vede respingere il tiro da Handanovic e poi mette alle spalle del portiere. La replica dell’Udinese arriva al 62′ con Quagliarella ma il goal viene annullato per fuorigioco. E’ poi Di Natale dieci minuti più tardi a siglare il pareggio.

    Stasera tocca a Inter e Milan in un derby che promette tante emozioni. L’ Inter ha la possibilità di chiudere il campionato, sta al Milan di capitan Maldini (al suo ultimo derby) tenere i giochi ancora aperti.

    a cura di: Luisa e Remigio

  • 24 giornata:risultati marcatori e classifica

    Atalanta – Roma 3 – 0

    (52’ Capelli , 56’Doni, 59’ Doni )

    Cagliari – Lecce 2 – 0

    (49’ Fini, 94’Matri)

    Chievo – Catania 1 – 1

    (12’ Ledesma(r), 92’ Colucci)

    Genoa – Fiorentina 3 – 3

    (12’ Motta, 38’ Palladino, 56’Milito(r), 60’Mutu(r) , 80’ Mutu, 94’ Mutu)

    Juventus – Sampdoria 1 – 1

    (10’Pazzini, 62’Amauri)

    Lazio – Torino 1 – 1

    (36’ Abate, 75’ Siviglia)

    Napoli – Bologna 1 – 1

    (20’Maggio, 23’Di Vaio)

    Reggina – Palermo 0 – 0

    Siena – Udinese 1 – 1

    (50’Maccarone, 72’Di Natale)

    Inter 53, Juve 47, Milan 45, Fiorentina 42, Genoa 41, Roma 40, Cagliari 37, Atalanta 36, Palermo 36, Napoli 35, Lazio 32, Udinese 31, Siena 27, Catania 27, Sampdoria 26,Bologna 23, Lecce 22, Torino 20, Chievo 20, Reggina 17.

  • Borriello stagione finita

    Un anno da dimenticare per Marco Borriello. Nel corso dell’intervento chirurgico, eseguito sabato a Pisa dall’equipe del dottor Castellacci, per l’asportazione di una cisti mio tendinea al flessore destro, all’attaccante rossonero è stato riscontrato un muscolo lacerato e staccato. La prima prognosi, non ancora ufficiale, prevede uno stop di quattro mesi. A questo punto per Borriello la stagione si conclude con largo anticipo.

    Una stagione davvero sfortunata per Marco Borriello. Dopo un campionato trionfale con la maglia del Genoa (19 gol e titolo di capocannoniere sfiorato), dal suo arrivo al Milan l’attaccante napoletano è stato vittima di una serie di infortuni a catena, che lo hanno costretto a un impiego con il contagocce (otto presenze tra campionato e Coppa Uefa). E ora l’ennesima tegola.

    Borriello è stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una cisti situata vicino alla cicatrice del flessore della coscia infortunata e che secondo i medici del Milan era la causa principale delle continue ricadute. Durante l’operazione gli è stato però trovato il muscolo lacerato ed è stata necessaria una robusta saturazione. Per i tempi di recupero si parla di quattro mesi. A questo punto per l’attaccante la stagione è praticamente già finita.

    fonte:sportmediaset

  • Beckham torna ai Galaxy

    I Los Angeles Galaxy, tramite il loro massimo dirigente Tim Leiweke, chiudono alla permanenza al Milan di David Beckham. “Tornerà qui il 9 marzo -ha detto al Los Angeles Times- non vogliamo più parlare dell’argomento“. Sia i Galaxy che la Major League avevano chiesto al Milan di chiudere entro venerdì 13 la trattativa per l’acquisto dell’inglese: “Non si arrenderanno -ha continuato Leiweke- ma noi abbiamo un obbligo verso i nostri tifosi”

    Leiweke, nell’intervista, non riserva parole dolci al Milan: “Non sono mai scesi in campo -spiega- hanno provato a usare David e a usare noi, non parteciperemo più a questo gioco, che ha danneggiato e distratto la nostra squadra”. Per quanto riguarda il diretto interessato, il manager losangelino non crede che Beckham possa compiere sacrifici economici pur di agevolare la trattativa: “Ne dubito. Non ritengo che sia la sua intenzione e non lo incoraggerei nemmeno a pensarci“. Ma con quali stimoli tornerà un giocatore che ha espresso chiaramente la volontà di non tornare nella Major League e di restare in Italia? “Sara’ deluso, perche’ li’ sta giocando molto bene. Ma disputera’ una grande stagione con noi. E mi auguro che noi faremo benissimo per lui”.

  • derby: interviste ai tecnici

    E’ un derby, il n.269, che può sancire l’addio del Milan allo scudetto. Ma non quello di Ancelotti al Diavolo: “Per quanto mi riguarda, ci sono zero possibilità che sia il mio ultimo derby. Quello che pensa la società dovete chiederlo alla società. Mi auguro che non sia l’ultimo di Beckham“. Mourinho non ha escluso, in un futuro, di potere allenare il Milan: “Io, invece, non andrò mai all’Inter -ha detto Ancelotti- ho la mia storia e ci tengo”.

    La controprova, tra l’altro, non è nei piani immediati del tecnico emiliano: “Le voci sul mio futuro comunque non mi hanno dato alcun disturbo e ho tempo ancora un anno e tre mesi per rinnovare, quindi c’e’ tempo. Non e’ una priorita’”.

    Esauriti i discorsi futuri o futuribili, Ancelotti torna al presente e non nega che, più di altri, quello di domenica sera è un derby pesante, che vale doppio: “Sono convinto che possiamo ancora vincere lo scudetto. Abbiamoa ncora molte carte da giocarci. Ma la nostra rincorsa al titolo passa per la vittoria nel derby  –spiega chiaramente Ancelotti– sara’ una partita diversa dall’ultima volta. L’Inter cambiera’ atteggiamento rispetto all’andata e noi dovremo trovare altri accorgimenti. L’altra volta hanno utilizzato le due ali, stavolta non credo sara’ cosi’. Dovremo comunque essere intelligenti e giocare sui loro difetti”. Tattica perfettamente riuscita nelle ultime due occasioni: “Non credo però che ci siano favoriti, come ha dimostrato l’andata”.

    Rispetto all’andata, ad ogni modo, Ancelotti non avrà a disposizione Kakà e Gattuso: senza entrambe le sue colonne, il Milan ha sempre perso: “Allora li portiamo al campo di sicuro -risponde scherzando il mister rossonero- Comunque sono convinto che possiamo vincere, perché stiamo giocando bene, cosa che non siamo riusciti a fare sempre nel girone di andata. Siamo in un buon momento di forma. Le difficoltà con le piccole? Paghiamo il fatto di non avere avuto determinate caratteristiche negli attaccanti e’ stato limitante. Non ci ha permesso di attaccare in modo diverso. Gli otto punti di ritardo vengono dal fatto che loro hanno gestito meglio alcune partite. Inter e Milan hanno caratteristiche diverse e magari in certe gare la fisicita’ puo’ essere piu’ importante della tecnica. Ma, per esempio, Pato e Ronaldinho hanno fatto gli stessi o più gol di Ibrahimovic e Adriano, quindi sono ugualmente efficaci”

    C’è tempo e voglia anche di dedicare due o tre  pensierini a Mourinho, che da Appiano Gentile non gli ha riservato parole zuccherose: “Qualche difetto ce l’ha pure lui, nessuno e’ perfetto. Ma non lo dico. Ha detto che non esclude di potere allenare il Milan? Mi sembra una cosa normale, l’ambizione di guidare una grande squadra e’ legittima. Io non potrei pero’ allenare l’Inter- ha sottolineato Ancelotti– sarebbe contro la mia storia, che penso sia una bella storia e ci tengo. Il derby è anche questo Ancelotti contro Mourinho. Senza favoriti”. Mourinho ha ancora una volta puntato sul discorso arbitrale tirando in ballo, tra l’altro, nientemeno che capitan Maldini: il timore del portoghese, sempre pronto a rialzare la temperatura psicologica dei match, è che in nome dell’ultima recita nella “sua” partita, il capitano rossonero possa godere di un trattamento di favore. “Mourinho puo’ stare tranquillo– ha risposto Ancelotti- Rosetti e’ il migliore arbitro in circolazione, non solo in Europa”

    Mourinho:

    Metterei la firma per perdere il derby e vincere il campionato“. Josè Mourinho preferisce la vittoria finale a un successo contro il Milan. “Non mi ha dato nessun fastidio perdere all’andata e se il campionato finisse domani ci metterei la firma per perdere con il Milan e vincere subito il campionato“. Il tecnico portoghese ha convocato Maicon, ma non ha voluto rivelare se lo utilizzerà dall’inizio oppure no.

    Meglio pensare alla vittoria finale, quindi: “Io sono convinto di vincere questo campionato. Ma ci sono comunque delle grandi difficoltà da superare in ogni partita. E’ un cammino difficile e si possono perdere punti facilmente. Il Milan, la Juve e la Roma sono le squadre più forti, ma anche tutte le altre diventano un problema al momento di affrontare l’Inter: aspettano la prima della classe per metterla in difficoltà. Non è un campionato così lineare come qualcuno dice. Non è solo l’Inter che può perdere questo scudetto… “.

    Maicon convocato per il derby. Per il difensore dell’Inter, alle prese con un problema muscolare alla coscia destra, si tenterà il recupero. Gli esami, d’altronde, non hanno evidenziato stiramenti o altre lesioni importanti. “Non parlo però della sua assenza o presenza – ha detto Mourinho -. Non dico nulla di formazione. Oppure la do tutta e poi vado subito via. Decidete voi” – le parole del portoghese rivolte ai giornalisti. “Resto? Allora niente domande sulla formazione. La squadra, comunque, l’ho già decisa. Non mi servono test dell’ultimo minuto…“.

    Io non perdo tempo a parlare di Ancelotti, io non critico il suo modo di lavorare come ha fatto lui. Se lui ha tempo da perdere per parlare di me, io non perdo il mio parlando di lui…” – ha detto Mourinho, che ha anche commentato l’ulttmo derby di Maldini, lanciano indirettamente un appello a Rosetti. “Mi spiace che per lui sarà l’ultimo derby, ma durante i 90′ di domani dovrà essere trattato come un giocatore normale. Se farà fallo da rigore dovrà essere fischiato il rigore, se meriterà un giallo o un rosso l’arbitro dovrà farlo“.o

    fonte sportmediaset


  • Torino: ecco il volto e i programmi di mister x

    Si chiama Raffaele Ciucariello, è nato a Nucera il 17/2/1941 ed è un imprenditore pugliese che opera nel campo della ristorazione. Stiamo parlando del famoso Mister X che aveva annunciato un’offerta a Urbano Cairo – offerta tra l’altro già rifiutata – per l’acquisto del Torino. L’identità dell’uomo, che ha ereditato una grossa somma e intenderebbe investirne parte per acquisire il club granata, è stata svelata dai suoi avvocati.

    Tra i punti del suo programma, oltre alla costruzione di uno stadio che ospiti solo il Torino e la conquista di un posto in Europa, c’è la cacciata di Walter Novellino.

    Ciuccariello vive da 40 anni a Torino ed è un grande tifoso del club granata. L’avvocato Porta, il legale che ha avuto l’incarico di trattare l’acquisizione del club, lo ha presentato così: “E’ una squadra che lui ama da molto tempo, una persona assolutamente affidabile, che ha lavorato moltissimo anche all’estero, sempre nel campo della ristorazione. E’ un appassionato di calcio, tifoso del Toro, e ha preso questa decisione per questa sua passione“.

    La ricchezza dell’imprenditore pugliese sarebbe frutto di un’eredità di 600 milioni (in immobili, liquidi e titoli) su cui avrebbe messo le mani dopo aver vinto una causa di riconoscimento di paternità. La parte del suo patrimonio che vorrebbe investire nel Torino si aggirerebbe attorno ai 100 milioni.

    Questo i punti principali del suo programma:
    – Rafforzare la squadra per ottenere l’ingresso nello scacchiere europeo
    – In caso di retrocessione una rapida risalita in serie A
    – Riasseto della struttura societaria con uomini affidabili
    – Rafforzamento del settore giovanile
    – Uno stadio nuovo per il Toro ma nessuna promessa sul Filadelfia
    – Una squadra e un ambiente frequentabile dalle famiglie
    – Il numero 12 sulle spalle della curva Maratona

    fonte:sportmediaset

  • Lo sfogo di Ancelotti

    E’ un Carlo Ancelotti a 360° quello che si confessa dalle pagine de La Stampa a pochi giorni dal derby. Dal futuro di Beckham: Per lui si possono fare sacrifici“, alla risposta a Galliani: Ci manca una punta di peso per questo soffriamo le difese chiuse“,  passando per il suo di  futuro:”Ad Abramovich dirò ancora di no” e commentando  il Mourinho pensiero: “Non si critica la squadra in pubblico“.

    L’allenatore del Milan esce allo scoperto e risponde a tono un po’ a tutti e a tutto. Innanzitutto all’arrabbiatura dell’ad rossonero Adriano Galliani che parla di sprechi contro le “piccole”: “Il Milan ha problemi in determinate partite quando trova squadre con certe caratteristiche. Noi non abbiamo giocatori di peso davanti e contro le difese chiuse andiamo in difficoltà“.  Insomma nessun alibi. Il tecnico rossonero sa bene qual è il problema del Milan e lo svela senza troppi giri di parole.

    Poi c’è l’affaire Beckham sul quale anche qui Carletto dimostra di avere le idee chiare: “Per uno così si possono fare sacrifici, perché è un giocatore importante per la squadra”.
    Poi sul piatto in questo momento c’è anche il suo futuro. Si parla di numerose pretendenti, ma lui sembra voler restare dov’è: “Concretamente l’unico club  che si è fatto avanti è il Chelsea. In estate ho incontrato Abramovich ma non volevo andare via dal Milan. La stessa cosa succede adesso, non penso ad andarmene”.
    Poi il derby di domenica che vede Kakà sempre più verso il forfait, anche se Ancelotti non sembra troppo preoccupato per l’assenza del brasiliano: “Si lo salterà,  ma noi possimao ripetere il risultato dell’andata”.

    Infine Mourinho. Dopo aver speso parole di elogio per la sua schiettezza, il tecnico rossonero gli lancia un rimprovero:”Criticare i giocatoriin pubblico è sbagliato. E’ un atteggiamento che nuoce all’armonia. Ci sono rimproveri che vanno fatti individualmente, altri a livello di squadra, ma mai in pubblico”.

    fonte sportmediaset

  • derby:le statistiche

    Sono 268 i derby fin qui disputati. Il bilancio della sfida vede in vantaggio il Milan con 105 vittorie contro le 91 dell’Inter. Per quanto riguarda le gare giocate con l’Inter padrona di casa, da quando il campionato è a girone unico, si contano 74 precedenti: 25 successi nerazzurri, 22 rossoneri e 27 pareggi, che rappresentano il risultato più ricorrente. Curioso il conteggio dei gol fatti e subiti: 101 per entrambe le squadre.

    L’ultima vittoria dell’Inter risale alla passata stagione: 2-1 per i nerazzurri di Mancini il 23/12/07. Con lo stesso risultato si è concluso il derby della stagione 2006-2007 (11 marzo). Gli ultimi risultati hanno premiato la formazione nerazzurra che ha portato a casa i tre punti anche nell’annata 2005-2006 (3-2 il finale).

    Il Milan non vince il derby, in casa dei rivali, dal 27 febbraio 2005. Risale all’annata 2004-2005, infatti, l’ultima vittoria dei rossoneri grazie al gol di Ricky Kakà al 29′ del secondo tempo.
    Ecco, in sintesi, le ultime sei gare in casa dei nerazzurri:

    23 DICEMBRE 2007: INTER-MILAN 2-1 (17′ GIORNATA – STAGIONE 2007-2008)
    11 MARZO 2007: INTER-MILAN 2-1 (28′ GIORNATA – STAGIONE 2006/2007)
    11 DICEMBRE 2005: INTER-MILAN 3-2 (15′ GIORNATA – STAGIONE 2005/2006)
    27 FEBBRAIO 2005: INTER-MILAN 0-1 (26′ GIORNATA – STAGIONE 2004/2005)
    5 OTTOBRE 2003: INTER-MILAN 1-3 (5′ GIORNATA – STAGIONE 2003/2004)
    12 APRILE 2003: INTER-MILAN 0-1 (28′ GIORNATA – STAGIONE 2002/2003)

    ALTRE STATISTICHE
    L’ULTIMA VITTORIA DEL MILAN
    : 27 febbraio 2005, INTER-MILAN 0-1. Marcatori: 74′ Kakà (M)
    L’ULTIMO PAREGGIO: 13 marzo 1999, INTER-MILAN 2-2. Marcatori: 7′ aut. N’Gotty (M), 52′ e 77′ Leonardo (M), 77′ Zanetti (I)
    L’ULTIMA VITTORIA DELL’INTER: 23 dicembre 2007, INTER-MILAN 2-1. Marcatori: 18′ Pirlo, 36′ Cruz, 64′ Cambiasso
    PARTITA CON PIU’ GOL: 6 novembre 1949, INTER-MILAN 6-5. Marcatori: 1′ 7′ Candiani, 14′ Nordahl, 19′ Liedholm, 59′ Annovazzi  (MILAN); 10′  Nyers, 39′  Amadei, 40′  Nyers, 50′  Amadei, 58′  Lorenzi, 64′  Amadei (INTER)

    fonte: acmilan.com

  • E’ già clima derby:sponda rossonera.

    La settimana che ci porterà al derby è iniziata ieri sera, come peggio non avrebbe potuto, ossia con la conferma dell’assenza di Kakà. Innegabilmente, il 22 visto sabato sera contro la Reggina, così come in tante altre partite di questa prima fetta di stagione, non è quello che eravamo abituati ad ammirare, ma è altrettanto innegabile che il Milan sempre pronto a cambiar pelle negli appuntamenti importanti, con Kakà sarebbe un’altra storia. A presto, Ricky: si guarda avanti, si guarda al derby, una super-sfida a cui l’Inter di Mourinho arriva col vento in poppa, dopo il successo esterno di Lecce, e con la certezza di poter salpare in anticipo, lasciando a terra il resto del campionato.

    Il Milan, dal canto suo, di certezze non sembra averne molte, dopo aver provato per l’ennesima volta quanto sia doloroso scivolare contro chi lotta per non retrocedere. Per giunta, la 23^giornata porta con sè il sorpasso della Juve di Ranieri, corsara a Catania tra tante polemiche. Senza nulla togliere ai meriti delle prime della classe, questo turno di campionato ha rafforzato la consapevolezza che nella maggior parte dei casi sono gli episodi a decidere chi va avanti e chi resta indietro e che il confine tra gloria e baratro sia molto più labile di quanto si creda.

    Senza scendere nei dettagli, tanto non ce n’è bisogno, guardiamo avanti, anzi, guardiamoci in faccia per capire da dove ripartire. Si riparte, innanzitutto, dalla voglia di essere forti, più forti della sfortuna, degli episodi e delle assenze. Si riparte dalla fiducia, in un Milan che contro le grandi non ha mai avuto timore di imporre la legge del proprio gioco e dei propri ritmi. Si riparte dalla consapevolezza di non poter fallire, perchè sebbene il campionato sia ancora lungo, e malgrado l’Inter sia composta di fallibili esseri umani, undici punti sono un’infinità. Infine, si riparte dal cuore, quello rossonero, che domenica sera per 90 minuti pulserà all’unisono nella speranza di poter gioire. E in questa lunga, accidentata vigilia di derby, abbiamo una sola certezza: il Milan può vincere e chi ci crede fa due passi avanti verso la gloria: la storia di chi crede e combatte insieme sarà comunque vittoria, poichè in ogni istante di gloria c’è la passione del singolo e la forza di tutti. Avanti Milan!

    fonte: Milannews.it